C’era un digiuno lunghissimo da interrompere in campionato per la Dinamo Sassari: oltre un mese senza vittorie in serie A. E certamente non ci poteva essere modo migliore di farlo che con un bel successo sul campo di una Virtus Bologna a lungo irriconoscibile.
STREPITOSO BAMFORTH, COOLEY BANCHETTA IN AREA
La vittoria ha il nome e cognome di Scott Bamforth marchiato a fuoco su di sè. L’americano di Vincenzo Esposito ha fatto il diavolo a quattro per tutti i minuti passati in campo, risultando imprendibile per qualsiasi difensore Bologna abbia provato a mettergli sulle tracce. 25 punti e 6/10 dall’arco, ma soprattutto una capacità incredibile di segnare sempre in ogni momento di difficoltà sassarese, quando Bologna ha avuto la sensazione di poter riprendere una partita compromessa nel terzo quarto.
Quando gli ospiti hanno messo le mani sulla partita grazie al dinamismo di Polonara e Thomas, ai chili di Cooley e alle fucilate dello stesso Bamforth e di un positivo Jaime Smith: 11 rimbalzi offensivi per la Dinamo, che hanno fruttato sedici tentativi dal campo in più rispetto ai padroni di casa. Di fronte a un Paladozza stranito nel vedere una VNera così in difficoltà, la Dinamo è arrivata fino al +11, dando la netta sensazione di controllare emotivamente e tecnicamente la gara. Così, in effetti è stato. Bologna è rientrata solo di nervi e con le triple cavate dal nulla di Kevin Punter (25 con 6/8 da dietro l’arco), ma sul -2 (69-71), ha esaurito le energie e il Banco ha chiuso la partita senza troppo faticare.
ILLUSIONE VIRTUS, MA I LAMPI DI PUNTER NON BASTANO
Bologna si era illusa di una partita facile, con un avvio agevolato da una difesa sassarese immobile in avvio. Tredici punti di Kevin Punter in poco più di 5′ sembravano buon presagio. Ma nel momento in cui Esposito ha iniziato a ruotare la sua panchina, variando i quintetti e mettendo dentro killer Bamforth, la musica è cambiata radicalmente.
Totalmente fuori dalla partita tutto il reparto lunghi: Qvale in difficoltà a contenere Cooley, M’Baye e Baldi Rossi piatti e quasi impresentabili, il solo Kravic a dare qualcosa, ma non a sufficienza. Il colpo da KO è stato il quarto fallo di Tony Taylor in avvio di secondo tempo. Lì Bologna si è trovata senza la sua guida, con il solo giovane Pajola incapace di guidare un attacco comunque di suo in giornata negativa.
Rovescio pesante per Bologna, che finisce sotto il 50% di vittorie (4-5 il record) e ora vede davanti a sè un calendario terribile. Rilancio in gran stile per Sassari, invece, ora di nuovo in fiducia e pronta a mettersi alle spalle il novembre da incubo.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – BANCO DI SARDEGNA SASSARI 74-86
Parziali: 25-18; 18-24; 15-27; 16-17.
Progressione: 25-18; 43-42; 58-69; 74-86.
MVP: Scott Bamforth.
WVP: Amath M’Baye.