Cremona, 17 novembre 2018 – Un derby regionale dal sapore speciale. Certo, non sarà uno dei derbies che han fatto la storia del basket italiani ma è pur sempre un derby regionale tra una pluridecorata della pallacanestro italiana, la Openjobmetis Varese, ed il nuovo che avanza, i biancoblu della Vanoli Cremona, di scena al PalaRadi nel #LunchMatch delle ore 12:00 di domenica 18 novembre, valido per il 7° turno di Legabasket.
La retorica forse uccide l’imprevedibilità del narrato ma come non essere stupiti per i risultati che sta compiendo questa Vanoli Cremona di coach Meo Sacchetti, seconda virtuale in classifica (alle spalle della coppia che sempre domenica sera si sdoppierà per effetto del #BigMatch del Taliercio tra Venezia e Milano)? Un gioco scintillante, dei giocatori nuovi alla ribalta da Andrew Crawford al sorprendente Giampaolo Ricci ma solo per citarne alcuni, sino al play di complemento Michele Ruzzier. Una Vanoli Cremona che non ha minimamente fatto passi indietro, ad esempio, nemmeno davanti alla defezione di Marco Portannese accasatosi alla FIAT Torino o rispetto all’infortunio di Dario Boccasavia che ha giocoforza ristretto le rotazioni Meo Sacchetti. Un gruppo vero dunque, reduce dall’ottima prestazione di Pistoia nella quale non ha quasi fatto respirare gli avversari seppure con qualche pausa, avversari desiderosi di vincere la prima gara in campionato.
Dall’altro lato del campo la Openjobmetis Varese di Attilio Caja, proprio un altro modo di vivere ed interpretare il basket. Entrambi in comune un grosso feeling con l’ambiente Azzurro della Nazionale, Meo come grande condottiero sul campo nei ’70-’80 ed oggi Head Coach della stessa che la settimana prossima vorrà sigillare la qualificazione ai Mondiali cinesi; Attilio “Artiglio” Caja come allenatore di indiscusso valore in ambito federale, forse dal carattere discutibile in certi atteggiamenti (leviamo il “forse”), però dalle idee sempre chiare. Semmai stupisce come la sua Varese quest’anno faccia fatica a decollare fuori casa, con una struttura di squadra quasi immutata rispetto alla scorsa stagione, in virtù comunque di un budget importante con il quale riesce ad allestire sempre dei roster interessanti. I numeri parlano chiaro: su 6 giornate al momento disputate, la Openjobmetis Varese ne ha giocate ben 4 in casa e solo 2 in trasferta, bottino finale 3 W e 3 L. Le 3 sconfitte sono arrivate proprio in queste due gare fuori da Masnago: a Sassari prima ed a Reggio Emilia, non è andata oltre i 68 punti a referto (proprio al PalaBigi, al PalaSerradimigni appena 60 punti), domenica invece a passare nella tana dei biancorossi è stata quella simpatica e divertente basket machine che è quest’anno Avellino.
Pronostico chiuso quindi? Neanche per idea nonostante sia chiaro che la Vanoli Cremona parta da favorita ma non ditelo a Meo, non ne vuol sentir parlare:
“Fino ad ora per noi non è stato facile vincere nessuna delle partite che abbiamo vinto e non lo sarà da qui alla fine con alcuna squadra che incontreremo. E questo vale specialmente per la partita di domenica con Varese, anche per una serie di situazioni riguardanti sia me, che ho giocato a Varese tanti anni, sia il ritorno di Andrea Conti e Attilio Caja a Cremona, che la rendono una partita un po’ diversa dalle altre.
Dobbiamo, con Varese, cercare di fare meno sbagli di quelli che abbiamo fatto a Pistoia dove, in certi momenti, abbiamo avuto un po’ di sufficienza. Questo non deve succedere perché la nostra squadra, al di là del giocar bene o giocar male, non se lo può permettere. Qualche pallone di troppo che domenica abbiamo lasciato per strada non è nelle nostre caratteristiche. Varese cercherà di rompere un po’ della fluidità del nostro gioco, noi dovremo avere un po’ più di pazienza rispetto a quella avuta nelle altre partite, nell’attaccare la loro difesa.
Nonostante i punti fatti finora, noi abbiamo bisogno di continuare ad avere questa fame che ci ha contraddistinto fino a questo punto della stagione e che ci ha permesso e ci permetterà di vincere qualche partita. Se smettiamo di avere questa fame e cominciamo a credere a tutti quelli che dicono che siamo diventati la terza forza del campionato rischiamo veramente di farci molto male.
Dal modo in cui ci alleniamo non mi sembra però che finora ci sia questo tipo di sufficienza. Sotto questo aspetto sono abbastanza tranquillo. Magari c’è un po’ più di considerazione nei nostri confronti e quello può aiutare, ma dico sempre di ricordarci dove siamo, da dove arriviamo e dove vogliamo arrivare. È questo l’importante. Domenica infine, a dispetto dell’orario un po’ insolito, speriamo che la gente partecipi comunque numerosa perché fa sempre piacere giocare in una bellissima cornice di pubblico”.
Ecco infine le dichiarazioni di coach Attilio Caja che presenta il match di domani: