Cermenate (CO), 2 novembre 2018 – Una trasferta importante e delicata per la Red October Cantù in Puglia nel 5° turno del massimo campionato di pallacanestro italiano. Alle ore 19:00 di domenica 4 novembre canturini di scena al PalaPentassuglia vs l’Happy Casa Brindisi di Frank Vitucci, per una sfida che ha anche bei ricordi recenti per Cantù che ritroverà come avversario quel Jeremy Chappell, protagonista assieme a Charles Thomas lo scorso anno della vittoria allo scadere che diede la F8 di Coppa Italia nel febbraio scorso, grazie proprio alla tripla scagliata da nove metri del centro canturino.
Era il 14 gennaio del 2018 e in quella Cantù Jeremy Chappell era uno dei perni della squadra.
Corsi e ricorsi storici, qualcuno si emozionerà domenica al “PalaPentassuglia” di Brindisi rievocando nei cuori dei tifosi canturini un’emozione particolare. Un’emozione che il successore di Chappell, capitan Ike Udanoh, spererà di provare battendo la Happy Casa incamerando una vittoria domenica che non avrebbe forse la stessa sfumatura di quella dell’ultimo precedente in terra brindisina ma, con altri due punti in tasca, consentirebbe alla Red October Cantù di salire a quota otto in classifica. Siamo ad inizio stagione ma arrivare anche quest’anno alle Final Eight di Coppa Italia significherebbe molto.
La sfida di domenica sera vedrà comunque di fronte il secondo miglior attacco del campionato, Cantù con 90.5 punti di media, contro gli 88.5 di Brindisi (quinta). Molto più ampia la differenza sotto canestro: la Red October è prima con 43.5 rimbalzi catturati di media, 11.5 in più ad incontro rispetto a quelli dei brindisini (penultimi con 32). Più equilibrio negli assist: Cantù quarta con 19, Brindisi quinta con 17.3 assist a partita. Happy Casa, invece, prima in LBA per palle recuperate (10.3), Red October ottava con 6.8 recuperi di media.
La formazione pugliese della Happy Casa Brindisi, allenata per la seconda stagione consecutiva da coach Frank Vitucci dopo il subentro lo scorso anno a Sandro Dell’Agnello, si presenta al match con due vittorie e due sconfitte. Ma attenzione, è un bilancio assolutamente positivo visto il calendario dei biancoazzurri, viste le sfide già disputate contro due grandi squadre come Olimpia Milano e Dinamo Sassari, nelle quali Brindisi è caduta pur dimostrando di potersela giocare. Sia contro i campioni d’Italia in carica infatti che contro la squadra sarda, la Happy Casa ha lottato a lungo, riuscendo persino a chiudere avanti nel punteggio all’esordio al Forum di Milano al termine del primo tempo.
Poi, dopo la sconfitta abbastanza preventivabile contro la corazzata del patron Giorgio Armani, due vittorie importanti contro Pesaro e Pistoia, rispettivamente in casa ed in trasferta. Due vittorie pesanti soprattutto in ottica salvezza. In mezzo la già citata sconfitta contro la Dinamo, arrivata alla terza giornata di campionato per soli sei punti di scarto. Al quinto turno di LBA quindi terza casalinga per Brindisi, con la formazione di coach Vitucci che ci arriva con il morale alto dopo aver espugnato il “PalaCarrara” di Pistoia, dove John Brown (20 punti in 26’) e compagni hanno avuto la meglio sulla OriOra con un convincente +16 finale (74-90).
Ma se in casa Brindisi il morale è alto, in casa Red October lo è ancora di più dopo le tre vittorie consecutive contro Trento, Cremona e Reggio Emilia. Il gruppo guidato con grande maestria dal saggio Pashutin, ha dimostrato carattere – ed allo stesso tempo di avere talento – nel reagire alla brutta sconfitta all’esordio contro Avellino, andando a vincere poi con pieno merito le successive tre partite, conquistate con uno scarto medio sulle avversarie che sfiora i dodici punti di vantaggio. Al match di Brindisi non parteciperà attivamente Salvatore Parrillo, out anche domenica scorsa contro la Grissin Bon. Il vice capitano della Red October seguirà i compagni in Puglia e andrà ugualmente a referto, senza tuttavia poter scendere in campo a causa di una distorsione alla caviglia sinistra che lo terrà ai box per almeno un mese. Pertanto, coach Pashutin punterà ancora su Maurizio Tassone, chiamato a sostituire l’amico e compagno di squadra proprio nel match contro i reggiani. Match che la guardia torinese ha interpretato alla perfezione, calcando il parquet con aggressività e precisione (8 punti in 15’ con 2/3 dall’arco).
Una squadra, la Happy Casa Brindisi, messa in piedi dal DS Simone Giofrè (in passato per ben 10 anni nello staff di Cantù), nella quale spiccano le doti offensive dell’esperto Adrian Banks, 32enne guardia americana di rientro in Italia dopo due anni trascorsi in Israele. Nominato capitano dalla società pugliese, il classe 1986 di Memphis è indubbiamente il giocatore di riferimento della squadra, avendo già giocato a Brindisi un anno e potendo contare su dei numeri di altissimo profilo: oltre 2.000 i punti realizzati in Serie A, 126 le partite disputate, 16 punti di media nelle esperienze tra Varese, Avellino e, appunto, Brindisi. Attualmente, con 13 punti a partita, non è la principale bocca di fuoco della Happy Casa (terzo marcatore) ma è comunque questione di tempo. Da lui passa il destino della squadra di Vitucci.
Al fianco di Banks, un’altra figura di grande esperienza e di grande carisma: Jeremy Chappell, uno specialista difensivo in grado di giocare in tre ruoli differenti, dal “due” al “quattro”. Un’ala con l’altezza di una guardia ma con il fisico di un’ala forte. Possente e difficile da spostare a rimbalzo, Chappell è il “tre” titolare della squadra ma che – in caso di necessità – può giocare qualche minuto anche da ala grande, permettendo al proprio allenatore di abbassare il quintetto per praticare un basket molto più veloce. Classe 1987, l’ex capitano di Cantù è il miglior difensore del campionato con 2.5 palloni recuperati di media, a cui aggiunge anche tanta sostanza in termini di punti (12.5) e rimbalzi (4.3).
Se sugli esterni Brindisi può contare su due veterani come Banks e Chappell, nel ruolo di play titolare figura il rookie Wes Clark, 24 anni il prossimo 12 dicembre. Il nativo di Detroit, appena uscito dal college di Buffalo, è alla prima esperienza nei professionisti. Velocità e punti mani sono le caratteristiche migliori di Clark che, dopo quattro giornate di campionato, sta segnando quasi 17 punti di media in soli 25’ di utilizzo. Una macchina. Completano lo starting five i lunghi Tony Gaffney ed il centro John Brown, quest’ultimo “promosso” in Serie A dopo due ottime stagioni in A2 con le maglie di Virtus Roma prima e Treviso poi. Nonostante l’altezza ed il fisico siano più quelli di un’ala, Brown riesce a compensare con atletismo e aggressività, riuscendo a fronteggiare molto bene i suoi pari ruolo, come dimostrato daltronde nel match di esordio contro Milano. Un banco di prova difficilissimo che lo ha comunque visto protagonista con 19 punti, 8 rimbalzi e 30 di valutazione. Con 17 punti di media, Brown, è momentaneamente il top scorer brindisino, senza dimenticare però i rimbalzi: 6 a partita, di cui ben 2.5 offensivi. Chiude Gaffney, altro veterano della Happy Casa, che spegnerà 34 candeline tra due settimane.
Panchina quasi tutta italiana quella della Happy Casa, con Riccardo Moraschini nei panni del “sesto uomo”. Due stagioni fa a Trento, Moraschini è una guardia-ala intelligente e dotata di ottimi mezzi atletici. Dopo una carriera vissuta a fasi alterne tra Serie A e A2, il nativo di Cento quest’anno ha la grande chance di dimostrare tutto il proprio valore, con coach Vitucci intenzionato a riservargli tanto spazio, come dimostrano i 20’ di media in questo avvio di stagione. Minuti nei quali Moraschini fa registrare 10 punti, 2.5 rimbalzi e 1.8 assist di media, tirando con un buonissimo 41.7% dall’arco. Al pari di Moraschini c’è Erik Rush, altra guardia-ala che dalla panchina può portare minuti di qualità. Nato nella Silicon Valley, negli States, ma in possesso della cittadinanza svedese, Rush torna nel massimo campionato italiano dopo quattro anni di assenza, trascorsi principalmente in A2 (salvo una breve parentesi in Francia).L’esterno, che nel 2013 ha vestito la maglia della Nazionale svedese ad EuroBasket, in quel di Brindisi ha ritrovato tanti amici: da Banks, al duo Vitucci-Giofrè, tutti compagni di avventura a Varese, passando per coach Alberto Morea – primo assistente di Vitucci – che allenò Rush a Ferrara nella stagione 2015-2016 quando ricopriva il ruolo di capo allenatore della formazione di A2. In 15’ di utilizzo, l’ex varesino porta alla causa 7.5 punti di media.
Chiudono le rotazioni Alessandro Zanelli, Niccolò Cazzolato e Jakub Wojciechowski, quest’ultimo a Capo d’Orlando lo scorso anno con coach Nicola Brienza. Zanelli, in luce nella passata stagione a Legnano con oltre 12 punti e 3.7 assist di media (che nei playoff sono diventati quasi 5 con ben 21 punti), è un playmaker molto bravo in marcatura che ama pressare l’avversario fin dai primi secondi dell’azione. Apprezzabile per grinta e carattere, Zanelli ha un lungo passato in A2 avendo difeso i colori di Recanati, Fulgor Omegna, Rieti e, appunto, Legnano. A lui coach Vitucci riserva 12’ di media, poco più del minutaggio riservato a Wojciechowski, in campo 10’ con 4.3 punti a partita. Nato in Polonia ma di formazione italiana, il centro di 213 centimetri per 112 chili ex Orlandina ha vestito in passato anche la maglia di Cantù, nella stagione 2015-2016. Quanto a Cazzolato, tornato in Serie A dopo un biennio a Bergamo tra Serie B e A2, per adesso sono soltanto 2’ in campo in questa stagione.
La partita tra Happy Casa Brindisi e Red October Cantù, in diretta su Eurosport Player, sarà arbitrata dai signori Saverio Lanzarini, Christian Borgo e Guido Giovannetti.