Pistoia, 31 ottobre 2018 – E’ il 31 ottobre e stanotte sarà la notte delle streghe secondo la tradizione anglosassone, o più specificatamente americana, nella quale non esiste il Carnevale come invece da nostra tradizione. Ma a Pistoia le streghe le stanno vedendo sul serio e sul parquet del PalaCarrara anche domenica scorsa, la brutta prestazione con relativa sconfitta vs la Happy Casa Brindisi non è stata la sola al momento e trovarsi dopo 4 turni a zero punti era un’ipotesi possibile questa estate ma poco (logicamente) gradita al popolo biancorosso.
Per questa ragione, considerando quanto sia delusa la piazza ma anche tutto l’ambiente biancorosso, si è conclusa stamane un’attesa conferenza stampa tenuta dal presidente Massimo Capecchi, dal suo vice Ivo Lucchesi, oltre che dal responsabile dell’area tecnica Giulio Iozzelli, annunciata nei giorni successivamente seguenti alla sconfitta casalinga vs Brindisi. L’incontro è stata l’occasione per parlare dell’attuale, complicato, momento della squadra e gettare contemporaneamente anche uno sguardo sul futuro.
Ha preso parola per primo il Presidente della OriOra Pistoia, Massimo Capecchi:
“Ho sentito dire che in estate abbiamo allestito una squadra per prepararci già al prossimo campionato di A2. Bene, ci tengo a dire che, come in ogni stagione, anche quest’anno il nostro obiettivo è quello di fare il massimo, ovviamente con le risorse a disposizione. Siamo i primi a essere insoddisfatti e a pretendere da tutti quanti di più, ma siamo anche consapevoli che alcune difficoltà, con una squadra totalmente nuova e con un cambio di guida tecnica, potesse essere messe in preventivo. Confesso che comunque non ci aspettavamo una partenza così e siamo vigili per quanto riguarda la possibilità di operare dei correttivi, perché la serie A è un bene da preservare, per noi e per la città. Sicuramente non passeremo al 6+6, perché non siamo d’accordo nell’aggiungere “ad ogni costo” a quanto appena detto sulla serie A come bene da preservare”.
Presidente, allora cosa ha in serbo il futuro per il basket a Pistoia?
“Stiamo cercando, ormai da quest’estate, di migliorare la nostra struttura societaria. Lo abbiamo fatto a livello di CdA e ci stiamo impegnando a farlo anche a un secondo livello. Abbiamo un consorzio che ci sostiene e continua a crescere e, proprio in questi giorni, abbiamo avviato un dialogo con la Lega, il sistema del credito sportivo e l’amministrazione comunale per la realizzazione di un nuovo palazzetto: vogliamo garantirci un futuro e questo sarebbe un passaggio molto importante”.
E’ stata poi la volta del vicepresidente Ivo Lucchesi prendere la parola:
“Siamo ormai esperti di situazioni difficili, ma questa esperienza ci ha insegnato che dai momenti difficili con la giusta unità di intenti si può uscire. Pistoia ha dimostrato di essere una città di basket e dovrà esserlo anche in futuro: il problema degli impianti è reale, concreto e grave. La necessità di un nuovo palazzetto dello sport mai come adesso è impellente: come società ci stiamo facendo promotori di iniziative, incontri, dialoghi, affinché questo progetto, che chiaramente deve potersi realizzare anche grazie agli investimenti privati, possa prendere il via. La “cittadella dello sport” è stata accantonata dall’amministrazione comunale che ha fatto scelte urbanistiche diverse: questa può essere l’occasione perché a Pistoia si possa parlare di un nuovo palasport”.

Il Presidente Capecchi
Infine, è stata la volta di Giulio Iozzelli al quale è toccato il compito di parlare dell’aspetto sportivo e delle problematiche del gruppo:
“Il nostro confronto con il coach è quotidiano, a maggior ragione in momenti come questo. Ci sono criticità che vanno forse anche al di là del valore o meno dei singoli e siamo in una fase di riflessione e valutazione di quello che il mercato può offrire, ovviamente in base alle nostre possibilità. Confidiamo anche nei segnali che questi giocatori sapranno darci anche perché l’idea non è certamente quella di fare rivoluzioni, dal momento che se ripensiamo allo scorso anno, non è che cambiare tutto porti a chissà quali risultati. E’ giusto ovviamente porsi delle domande, ma il nostro primo dovere è cercare di restituire fiducia ed entusiasmo a dei giocatori che hanno un passato cestistico sicuramente importante e che in questo momento sembrano inspiegabilmente smarriti. Ci abbiamo parlato e non sono emerse particolari criticità circa il loro ambientamento, il loro rapporto con i compagni di squadra e quant’altro. Quel che è certo è che, al di là di tutte le considerazioni, ognuno deve dare di più anche perché, continuando a fornire certe prestazioni, sarà inevitabile operare dei cambi e intervenire sul mercato”.