Diciamoci la verità: tra i 9.500 presenti al Forum mercoledì sera sperando in un impresa contro il Real Madrid rimanendo delusi e sommati alle decine o centinaia di migliaia davanti alla tv nessuno avrebbe creduto alle proprie orecchie se qualcuno gli avesse predetto il risultato della trasferta ateniese.
Roboante nel punteggio e per come avvenuto, questo trionfo rischia di essere un vero spartiacque non solo della stagione ma financo della storia recente dell’Olimpia. Perché come le batoste possono segnare in negativo un periodo causando effetti collaterali che avvelenano l’intera stagione di contro partite di questo tipo etichettate come impresa fanno l’effetto contrario.
E su una squadra come Milano l’effetto rischia di essere doppio perché ora la convinzione e la fiducia in se stessi e nello staff tecnico aumenterà a dismisura; in parole povere d’ora in avanti potrebbe essere che la squadra si convinca che può vincere contro chiunque e dovunque perché i mezzi tecnici li possiede e ora pure forza mentale e tenacia, ciò che serve per ripetere questa impresa. Come è ovvio questa consapevolezza, se acquisita, farà in modo di aumentare il rendimento della squadra specie nei finali punto a punto dove non c’è posto per le esitazioni e le mancanze di fiducia.
Dopo questa vittoria il cammino in Eurolega inizia a diventare interessante anche perché guardando le altre contenders per i playoff non è che sembrino tutte corazzate inaffondabili. La fiducia per una stagione in cui si possa puntare veramente in alto aumenta.
Bene così quindi, nessuna pagella negativa stavolta. Tutti hanno dato il loro contributo e messo mattoni (chi più chi meno), per la costruzione di questa epica impresa. Tra le chiavi tecniche per ottenerla ci sono state sicuramente la precisione al tiro (92% ai liberi ,il 57% da 2 e 41% da 3 sono da leccarsi i baffi), le poche palle perse e la tenuta a rimbalzo.
Se per quanto riguarda il tiro c’è sicuramente la complicità della difesa greca che stranamente aveva più falle di un formaggio svizzero non così si può sostenere sul numero di palle perse. Otto per la precisione e considerando il tipo di avversario è una cifra veramente bassa e che conferma la tendenza di quest’anno a perdere pochissimi palloni.
A rimbalzo invece dopo aver sofferto tremendamente contro i lunghi del Real Madrid i due centri hanno offerto una prova poco appariscente ma di molta sostanza anche se all’inizio hanno sofferto la fisicità di Milutinov. Però non si sono abbattuti come di fronte a Tavares e sono stati una risorsa importante specie difensivamente chiudendo tutti i buchi nella seconda metà di gara.
Sugli scudi ovviamente i tre tenori che confezionano 61 punti in totale. Sono stati presi e sono pagati per quello, per cui non ci sorprendiamo particolarmente se non per Micov perché non sbaglia una gara da tempo immemore nonostante Pianigiani lo sprema come un limone (auspico un bel riposo domenica).
Detto dei due centri anche le due ali forti hanno dato il loro contributo. Brooks per la verità è stato limitato dai falli ma quando è stato sul parquet si è fatto sentire in difesa e a rimbalzo mentre Kuzminskas ha alternato sbadataggini in difesa con buone giocate offensive. Anche qua, niente di nuovo sotto il sole.
Ottime risposte invece sono arrivate dalla panchina: Jerrells è in netta crescita di condizione ed è stato importante nel mettere canestri pesanti, Della Valle e Bertans hanno giocato poco ma sono riusciti a piazzare una tripla a testa importante in quel momento.
Passiamo ad analizzare ora le (poche) note negative di questa memorabile serata: a mio modo di vedere 13 assist di squadra sono forse pochi se rapportati al talento offensivo disponibile. Un aspetto da migliorare semplicemente trasformando in azioni corali tanti uno contro uno e tanti tiri dopo palleggi inutili.
Un altra questione da risolvere è la difesa sul pick and roll centrale a tratti molto lacunosa anche se dal terzo quarto in poi sono stati effettuati aggiustamenti efficaci.
Due parole infine sull’Olympiacos: tutt’altra squadra rispetto a quella che ha fatto l’impresa a Vitoria due giorni prima, ha scontato la pessima serata di Spanoulis (1/9 al tiro). Non l’ho mai visto così in difficoltà atletica, mi vien da pensare che non riesca più a reggere tante partite in pochi giorni: forse però è solo indietro di condizione o forse la carta d’identità sta presentando il conto.
Detto di un Milutinov in netta ascesa e di un Vezenkov che si sta ritrovando dopo anni passati a scaldare la panca a Barcellona ci sono troppi giocatori che hanno deluso. Timma e Papanikolaou su tutti , ed anche i vari Williams-Goss, Toupane e LeDay non hanno certo brillato ma sono specialisti (gli ultimi due soprattutto) che risentono del rendimento generale.
Se devo fare una previsione dico che a breve i greci torneranno sul mercato per aggiungere talento perché per competere con Cska, Fener e Real l’impressione è che attualmente il roster ne sia troppo povero.
Garbin Cristiano
@garbo75