Cermenate (CO), 19 ottobre 2018 – Passano le ore e sale la febbre per il derby del PalaRadi che vedrà difronte la capolista Vanoli Cremona e la Red October Cantù. Dopo le parole del coach Evgeny Pashutin di Cantù abbiamo raccolto le parole anche di Francesco Quaglia e Frank Gaines.
Il pivot italiano in forza alla Pallacanestro Cantù nativo di Firenze non ha ancora debuttato in LBA in questa stagione, ma nel corso del campionato il suo contributo tornerà sicuramente molto utile per far rifiatare il centro titolare Ike Udanoh, come in occasione dei preliminari di Basketball Champions League, dove il lungo toscano ha ben figurato.
«Contro Trento siamo stati molto bravi ad essere continui per quaranta minuti. Siamo stati molto attenti sia in difesa che a rimbalzo, queste sono state le due chiavi principali per controllare la partita con Trento. Grazie a questo siamo riusciti a portare a casa i due punti. Adesso affrontiamo Cremona che è un squadra sicuramente ben costruita. Con un gruppo, quello degli italiani, che si conosce bene e che gioca insieme da diverso tempo».
Già biancoblù nella stagione 2016-17, dove aveva disputato 16 partite a 2 punti e 1.3 rimbalzi di media in 6’ di utilizzo ad incontro, Francesco Quaglia è tornato in Serie A per vestire nuovamente i colori biancoblù dopo un anno a Tortona, in A2.
«Beh, Cremona ha iniziato il campionato al meglio perché hanno ottenuto due vittorie molto importanti contro due squadre sulla carta molto forti. Quindi sarà nostro compito riproporre, anche fuori casa contro Cremona, la stessa concentrazione messa in campo contro l’Aquila».

Francesco Quaglia al Media Day di Cantù
Anche l’esterno americano Frank Gaines si sofferma particolarmente sull’ottimo esordio casalingo in campionato, lui che è stato decisamente uno dei migliori in questa prima fase della stagione. Nel match con la Dolomiti Energia il playmaker di Fort Lauderdale (Florida) ha chiuso con 16 punti a referto, risultando decisivo nel primo quarto con cinque triple mortifere, per un totale di 15 punti in poco più di 3’ di gioco. Canestri pesanti, quelli del 28enne ex Caserta e Pesaro, che hanno “spaccato” la partita a favore della Red October.
«Contro Trento abbiamo finalmente trovato la nostra identità di squadra, iniziando a giocare nel modo giusto. Abbiamo condiviso il pallone e ci siamo aiutati a vicenda. Indipendentemente da chi andava in quintetto, tutti hanno voluto aiutare il compagno durante il corso della partita. In questa settimana di allenamenti stiamo cercando di continuare a fare lo stesso anche in vista della partita con Cremona, con l’obiettivo di restare concentrati e di vincere una partita dietro l’altra».