Ci sono vari modi di interpretare una partita come quella andata in scena al Forum tra i campioni d’Europa del Real Madrid e i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano. Se siete dei lettori accaniti di carta stampata e siti online saprete senz’altro quale sia la linea preponderante: gran primo tempo di Milano e poi Real che rimonta e vince non senza fatica. Questa è l’estrema sintesi della partita e questo trovate nei vari titoli delle varie testate.
Poi le chiavi di lettura sono molteplici: chi sostiene che l’Olimpia abbia perso smalto nel secondo tempo, chi dice che il Real abbia fondamentalmente guardato i biancorossi segnare nel primo. Vere entrambe le considerazioni a mio modo di vedere.
Per onestà intellettuale dobbiamo fare delle premesse: la prima è che il Real è venuto a Milano senza Ayon e Thompkins e con Llull non al 100% causa venuta alla luce dell’erede ed una condizione precaria. E’ ovvio che senza i due lunghi le rotazioni sono state accorciate e i minutaggi dilatati, e questa potrebbe essere la prima spiegazione al primo tempo letargico di Tavares e Randolph in difesa, ad evitare di caricarsi di falli per poter mettere tutta l’aggressività nel secondo.
Capitolo Llull: alzi la mano chi si ricorda una partita dello spagnolo chiusa con meno di 10 minuti giocati con zero punti segnati e un impatto nullo sulla gara. Evidente quindi che ha giocato per onor di firma, ed è per questo che secondo me i rimpianti di Milano sono molti e da ricercare nella prova essenzialmente di Mike James.
Il numero 2 milanese ha tirato molto da tre, forzando spesso ma a mio parere attaccando poco Campazzo che in difesa non è conosciuto certo per essere un mastino e che come detto fondamentalmente non aveva un back-up. Purtroppo è successo il contrario, con James costretto a subire in difesa la verve e la giornata si in attacco del buon Facundo.
Non che attaccare il play argentino ad ogni azione fosse impresa semplice, cosi come a maggior ragione non è certo facile per James alto a malapena 1.80 andare a sfidare i 218 cm più le lunghissime braccia di Tavares. Sarebbe stato corretto però usare di più il palleggio arresto e tiro dalla media e il penetra e scarica anche per tagli dal lato debole che non si sono mai visti in effetti.
Finché la difesa spagnola ha concesso ribaltare facilmente la palla sul pick and roll per trovare il terzo uomo dietro l’arco oppure finché ha concesso di giocare molto in transizione allora il play ex Suns ha orchestrato bene i compagni ed ha mixato bene iniziative personali ed assistenze ai compagni ma quando la pressione difensiva si è alzata allora è scesa la nebbia su James e su tutta l’Olimpia.
Lo avevamo già paventato, ad oggi Milano è troppo dipendente dal suo razzente play ed in Eurolega non sempre ciò è un bene. Urgono correttivi in fretta, venerdì si va al Pireo dove la pressione difensiva sarà ancora maggiore……
Se la partita di James è stata in chiaroscuro quella di Nedovic è stato proprio pessima: un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni e un piccolo campanello d’allarme. Il serbo potrà avere serate complicate al tiro ma le scelte e la selezione non può permettersi di sbagliarle perché lui dev’essere insieme a Micov l’equilibratore al cospetto di James. Ecco, Micov: altri 31 minuti in campo dopo i 35 di Podgorica e i 25 di Bologna. Caro Simone voglio darti un consiglio; cerca di diminuire il minutaggio del buon Vlado magari facendolo riposare del tutto in campionato e usando anche Kuzminskas da ala piccola.
A parere mio il migliore in campo per l’Olimpia è stato Jeff Brooks con i suoi 12 rimbalzi ed il tanto lavoro sporco, intensità e difesa per quanto possibile su un indemoniato Randolph. Continuo a sostenere che andrebbe coinvolto di più in attacco (anche lui deve osare di più), ma non vorrei che si pensasse a lui come ad un comprimario perché non lo è tout court anche se si adatta bene a farlo.
Le vere note negative di questa serata sono stati i due centri. Terrorizzati da un Tavares dominatore dell’area: oggettivamente non ce lo aspettavamo specie da Gudaitis che è sempre sembrato un giocatore di carattere poco influenzabile da avversari e da agenti esterni. Non l’ho mai visto cosi in difficoltà e voglio pensare sia stata una partita no, altrimenti l’Olimpia avrebbe un bel problema.
Kaleb Tarczewski invece ha fatto il suo in attacco ma deve crescere parecchio dietro: troppe sbavature negli show e poca protezione del ferro sia per le penetrazioni avversarie che a rimbalzo. Un paio strappati dal lungo capoverdiano gridano ancora vendetta.
Tirando le somme e facendo la tara ad un arbitraggio scandaloso sia per le chiamate sbagliate a livello tecnico (vedi i troppi passi non fischiati), sia perché a verso unico pro Real (giocatori come Rudy e Reyes son 20 anni che fanno le stesse porcherie, non vediamo l’ora che si ritirino….), dico che: questa squadra è più indietro rispetto a quanto si pensasse dopo le prime uscite. Ha bisogno che torni Jerrells in buona forma intanto, oltre ad un maggior coinvolgimento di tutti, Cinciarini compreso anche in Eurolega. Più gioco di squadra senza snaturare James e Nedovic, questa la sfida di coach Pianigiani.
Infine ci sarebbe l’atavico problema del 4 barra 5. Ci fosse stato contro il Real ad esempio si sarebbe potuto usare un quintetto leggero per far uscire Tavares dall’area, tanto per fare un esempio. Ma ad oggi bisogna fare di necessità virtù: io son convinto che prima o poi il suo ingaggio si rivelerà necessario e per adesso auspico un maggior utilizzo di Burns, troppo sottovalutato dal coach. Vedremo ad Atene come andranno le cose.
Garbin Cristiano
@garbo75