Per quasi tre quarti di gara la Germani Brescia ha retto benissimo l’impatto con la prima trasferta europea della sua storia ma nel quarto finale la maggior esperienza del club di Andorra ha avuto la meglio. Il Morabanc ha vinto 110 a 91 trascinata da Reggie Upshaw (29 punti) e David Jelinek (20). Qui il tabellino della gara.
La Germani subisce l’avvio rabbioso di Andorra (8-0 e subito time out chiesto da Diana) prima di ingranare la marcia giusta e iniziare la graduale rimonta. Alla prima sirena il punteggio recita 23-19 per i padroni di casa ma ad inizio secondo quarto la Leonessa balza in vantaggio grazie ad un parziale di 11-2 nel quale spicca un ottimo Marco Ceron (17 punti a referto per lui a fine partita). Ha così inizio un continuo ed avvincente botta e risposta fra le due squadre, spesso interrotto dai molteplici fischi degli arbitri (61 i falli fischiati in totale). All’intervallo lungo, Andorra è sempre avanti di 4 lunghezze (47-43) ma la Germani appare ampiamente in partita.
La Leonessa si mantiene aggrappata al risultato per ampia parte del terzo quarto di gioco, creando non propri grattacapi all’attacco di Andorra grazie ad una difesa asperrima ed efficace. Il vento però, cambia repentinamente quando due palle perse dall’attacco bresciano danno il largo a due contropiedi finalizzati al meglio da Andorra. È la scintilla che infiamma la prateria. Il Morabanc, sorpreso dal ritrovato entusiasmo, non si volta più indietro, guadagnando sempre più vantaggio e rintuzzando i tentativi di rimonta bresciana. Dopo aver chiuso il terzo quarto avanti 75-67, Andorra dilaga nell’ultima frazione certificando il risultato finale sul 110-91.
Per Andorra i 101 punti rappresentano il massimo segnato in una competizione europea. Il commento del coach bresciano, Andrea Diana:”
“I miei complimenti vanno innanzitutto ad Andorra anche se sono molto deluso per la prestazione della mia squadra. Il basket è uno sport di squadra, e fino a quando siamo stati una ‘squadra’ siamo rimasti dentro la partita. Nella seconda parte di gara abbiamo smesso di giocare insieme, soprattutto in difesa. Se il nostro gameplay prevede di difendere a zona per proteggere l’area, non possiamo permetterci di chiudere la partita concedendo agli avversari 17 canestri nel pitturato su 17 tentativi. Questo è, secondo me, il motivo principale della sconfitta. Dobbiamo imparare a mantenere la concentrazione per tutta la partita, giocando sempre di squadra, restando attenti nell’uno contro uno e senza forzare conclusioni in attacco. Solo così facendo, potremo competere contro qualunque avversario, sia in campionato che in EuroCup”.
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La Germani subisce l’avvio rabbioso di Andorra (8-0 e subito time out chiesto da Diana) prima di ingranare la marcia giusta e iniziare la graduale rimonta. Alla prima sirena il punteggio recita 23-19 per i padroni di casa ma ad inizio secondo quarto la Leonessa balza in vantaggio grazie ad un parziale di 11-2 nel quale spicca un ottimo Marco Ceron (17 punti a referto per lui a fine partita). Ha così inizio un continuo ed avvincente botta e risposta fra le due squadre, spesso interrotto dai molteplici fischi degli arbitri (61 i falli fischiati in totale). All’intervallo lungo, Andorra è sempre avanti di 4 lunghezze (47-43) ma la Germani appare ampiamente in partita.
La Leonessa si mantiene aggrappata al risultato per ampia parte del terzo quarto di gioco, creando non propri grattacapi all’attacco di Andorra grazie ad una difesa asperrima ed efficace. Il vento però, cambia repentinamente quando due palle perse dall’attacco bresciano danno il largo a due contropiedi finalizzati al meglio da Andorra. È la scintilla che infiamma la prateria. Il Morabanc, sorpreso dal ritrovato entusiasmo, non si volta più indietro, guadagnando sempre più vantaggio e rintuzzando i tentativi di rimonta bresciana. Dopo aver chiuso il terzo quarto avanti 75-67, Andorra dilaga nell’ultima frazione certificando il risultato finale sul 110-91.
Per Andorra i 101 punti rappresentano il massimo segnato in una competizione europea. Il commento del coach bresciano, Andrea Diana:”
“I miei complimenti vanno innanzitutto ad Andorra anche se sono molto deluso per la prestazione della mia squadra. Il basket è uno sport di squadra, e fino a quando siamo stati una ‘squadra’ siamo rimasti dentro la partita. Nella seconda parte di gara abbiamo smesso di giocare insieme, soprattutto in difesa. Se il nostro gameplay prevede di difendere a zona per proteggere l’area, non possiamo permetterci di chiudere la partita concedendo agli avversari 17 canestri nel pitturato su 17 tentativi. Questo è, secondo me, il motivo principale della sconfitta. Dobbiamo imparare a mantenere la concentrazione per tutta la partita, giocando sempre di squadra, restando attenti nell’uno contro uno e senza forzare conclusioni in attacco. Solo così facendo, potremo competere contro qualunque avversario, sia in campionato che in EuroCup”.