Palestrina (RM), 29 settembre 2018 – Ultimo match prima del semaforo verde in campionato sia per la Pallacanestro Palestrina che per l’Unibasket Pescara, affrontatisi oggi in amichevole al PalaIaia di Palestrina.
Vincono i prenesti per 94-86 ma Pescara, senza il totem Andrea Capitanelli fermato dalla febbre, ha disputato oggi una gara di collettivo che, senza il suo pivot e con la prestazione opaca di qualche trascinatore, ha comunque giocato una bella partita di fronte a una delle corazzate del girone C.
Capitanelli resta a casa per un febbrone. Al suo posto, in quintetto parte Serafini, con Micevic -anche lui influenzato- che gioca sotto canestro da “posto cinque”. Nei locali, è ai box Gaetano Spera, in panchina per un problema alla caviglia. Avvio a senso unico, con i padroni di casa che in sessanta secondi volano sul 7-0. Passano altri due minuti e Pescara non ha ancora realizzato (11-0). Come succede spesso, i pescaresi escono rigenerati dal timeout chiamato di coach Rajola e, con la spinta di Micevic, Pescara entra finalmente in partita (13-7) e ora è coach Ponticiello a dover fermare il gioco. Cominciano le rotazioni e Pescara continua a rispondere bene all’urto dei locali e torna a contatto con un ottimo Carpanzano. Due bombe micidiali di Rossi scagliate da otto metri tengono avanti Palestrina, che alla sirena è avanti di un possesso (19-16).
Si riazzerano i tabelloni e il secondo quarto procede a ritmo spedito con gli attacchi che prevalgono totalmente sulle difese. Palestrina è un orologio al tiro da tre punti con tutti gli interpreti, con Rizzitiello in particolare evidenza, mentre Pescara taglia la difesa ospite con bellissimi giochi a due che smarcano gli uomini sotto canestro. L’Unibasket mantiene questo dominio nel pitturato ma i laziali davvero imprimono un ritmo altissimo alla partita realizzando da lontano, mettendo a referto quattro bombe di fila per chiudere il parziale 32-25.
Al rientro, le squadre hanno aumentato l’intensità difensiva e di conseguenza limitano gli attacchi avversari. Pescara adesso ha leggermente a favore l’inerzia della partita , mentre sprazzi di bel gioco ed errori grossolani si alternano da tutte e due le parti. Ochoa pesca in tutto il suo repertorio e segna due volte da tre punti, rintuzzando un po’ lo svantaggio dopo che la bomba di Luchino D’Eustachio aveva portato Pescara anche a +6. Gli abruzzesi vincono il terzo tempino 24-21 raccogliendo parecchio dal pick’n’roll giocato dal giovanissimo asse play-pivot D’Eustachio–Del Sole (rispettivamente classe 1999 e 2000).
L’Unibasket gioca gran parte dell’ultimo parziale con quattro piccoli, testando qualche quintetto alternativo che potrebbe risultare preziosissimo nel corso della stagione. L’azione più spettacolare della partita è di marca pescarese, con il passaggio schiacciato a terra di D’Eustachio per la schiacciatona di Serafini, che raccoglie anche gli applausi del pubblico locale. L’Unibasket potrebbe vincere anche l’ultimo tempino, ma a dieci secondi dalla fine, in vantaggio 21-20, perde palla e Carrizo confeziona il sorpasso di Palestrina per il 22-21 a favore dei ragazzi di coach Ponticiello.
Si chiude qui il precampionato dei ragazzi di coach Stefano Rajola, che ha commentato così questa sfida:
“Abbiamo ricevuto buone indicazioni da questa partita. Ovviamente non possiamo partire così soft, un’ora e mezza di viaggio non può assolutamente farci iniziare così morbidi in attacco. Abbiamo poi iniziato a giocare, subendo una brutta pausa nel secondo quarto che non possiamo permetterci. Abbiamo poi dimostrato che quando stiamo in campo con cattiveria e attenzione possiamo trovare gli accorgimenti difensivi che ci fanno migliorare molto il gioco. Questa è la strada da seguire. Il precampionato mi soddisfa, ora abbiamo due giorni di riposo per recuperare qualche energia e iniziare la settimana-tipo di lavoro che ci conduce verso gli impegni ufficiali“.
Pallacanestro Palestrina – Unibasket Pescara 94-86