Che la Virtus Roma volesse fare le cose per bene lo si era intuito. Inoltre per tutta una serie d’indizi che, come recitava una famosa frase di Sherlock Holmes, personaggio nato dalla fervida fantasia di Sir Arthur Conan Doyle, alla fine si tramutano in prova, ormai è certificato che l’Urbe quest’anno punterà seriamente alla promozione in Lega A. Ma che andasse a prendere, per colmare la casella di centro nel proprio roster, un certo Henry Sims, la scorsa stagione in Lega A in maglia Vanoli Cremona, beh…In pochi se lo potevano aspettare!
Nativo di Baltimora nel ’90, 208 cm per 110 kg. di peso, Henry Sims passa i suoi quattro anni di college (tra il 2008 ed il 2012), nella prestigiosa Georgetown, mettendosi in luce con gli Hoyas nel suo anno da senior segnando 11.6 punti con 6 rimbalzi e 3.5 assist di media, venendo incluso nel terzo quintetto ideale della Big East.
Il passaggio in D-League è obbligato ed è con gli Erie Bayhawks che si guadagna la chiamata all’All-Star Game della lega, nonchè un antipasto di NBA (2 gare con i New Orleans Hornets), prima di chiudere l’anno nelle Filippine, ai Petron Blaze Boosters.
Nel 2013 Henry Sims firma con i Cleveland Cavaliers collezionando 20 presenze, per poi passare a febbraio ai Philadelphia 76ers dove parte in quintetto in 26 gare e segna 11.8 punti con 7.0 rimbalzi e 1.8 assist. Con i 76ers gioca anche nella stagione successiva, viaggiando a 8 punti, 4.9 rimbalzi e 1.1 assist.
Nel 2015-16 Henry Sims riparte dalla D-League con i Grand Rapids Drive, guadagnandosi a febbraio la chiamata dei Brooklyn Nets: 14 gare a 6.5 punti e 5.1 rimbalzi.
Nel 2016 Henry Sims è in Cina con lo Shanxi per 11 partite (22.4 punti con 11.6 rimbalzi), prima di tornare in D-League con i Salt Lake City Stars.
Poi per Henry Sims la scorsa stagione l’approdo in Europa con la Vanoli Cremona dove in 33 partite ha viaggiato a 11.3 punti e 6.5 rimbalzi in 22.4 minuti di utilizzo: insomma un elemento che può serenamente far la differenza in serie A2!
L’entusiasmo è contagioso nel leggere le sue prime dichiarazioni da giocatore virtussino:
«Sono entusiasta dell’idea di venire alla Virtus Roma e di cercare di riportarla in Serie A. Per me venire in club con questa storia e in una città come Roma è una grande opportunità, una novità importante per la mia carriera. Voglio salutare tutti i tifosi e spero di coinvolgerli il più possibile».
Dello stesso avviso, forse anche più entusiasta, coach Piero Bucchi sulla firma di Henry Sims:
«Sono molto contento che Henry Sims abbia firmato per noi, sposando il nuovo corso della Virtus Roma. Ringrazio il Presidente Claudio Toti e la Società per lo sforzo fatto per portare un giocatore che è un’importante aggiunta per il nostro roster perché Henry Sims, così come Moore, conosce già l’Italia venendo dalla Serie A e questo comporterà sicuramente un inserimento più veloce in squadra. Oltretutto Henry Sims ha già accumulato una discreta esperienza non solo in Italia ma anche in Nba, e ha dimostrato di essere un elemento di ottima qualità soprattutto nella seconda metà della scorsa stagione, quando ha fatto vedere di avere un buon tiro dalla media abbinato al gioco spalle a canestro, con un gran corpo e una discreta mobilità che lo rendono un elemento di grande impatto. Il fatto che sia lui che Moore vengano dalla Serie A è un’ulteriore riprova della voglia di questi giocatori di mettersi in gioco e della bontà del progetto intrapreso questa estate dalla Virtus».
Concludendo, un giocatore che se manterrà fede a quanto già vistogli fare in maglia Cremona, potrebbe realmente fare la differenza da solo nel campionato di A2, a patto che abbia voglia di sbucciarsi le ginocchia o di “menare” le mani sotto canestro dopo qualche gara, in cui credo difficilmente giocherà vs centri che potranno metterlo in seria difficoltà: le motivazioni per lui saranno fondamentali.
A mio avviso, è tutto quì la scommessa di Henry Sims alla Virtus Roma.
Fabrizio Noto/FRED