Questo matrimonio si doveva fare. E s’è fatto. Parafrasando e chiedendo scusa al Manzoni ed ai letterati puri, la celebre frase dei Promessi Sposi, sembra di poter riassumere così l’accordo che il Green Basket Palermo ed Ariel Svoboda, italo-argetino classe ’85, dal 2004 in Italia, hanno raggiunto in queste ore. Esperienza da veterano, classe da top di gamma nella categoria, recita il comunicato della società palermitana e con ragione: nella sua storia italiana Svoboda – nato a Buenos Aires da padre di origini della Repubblica Ceca e sangue italiano di Genova e Reggio Calabria – ci sono tre promozioni in LegaDue, una in serie B, una Coppa Italia di serie C.
Un metro e 93cm per 96 chili che ne fanno una guardia temibile che può essere anche un’ala piccola, Ariel è il rinforzo voluto da coach Verderosa nel pacchetto esterni. La scorsa stagione ha giocato con la Tramarossa Vicenza, avversaria del Green nel Girone B di Serie B. Per lui 13.3 punti di media, sfiorando il 40% da tre punti, conditi da 3.5 rimbalzi e 5 assist a partita; un season high da 27 punti fatto registrare proprio a Palermo contro il Green nell’ultima gara del girone d’andata, in cui ha tirato col 53% (8/15) dall’arco.
Sull’arrivo di Ariel Svoboda, firmato fino al 2020, si è espresso così il Presidente Mantia: «Con Ariel abbiamo trovato un accordo biennale proprio perché siamo certi che si possa insieme fare un bel percorso – ha detto il patron biancoverde – Siamo felici di aver portato a Palermo un giocatore di valore assoluto che, sono certo, si integrerà perfettamente col gruppo e farà gioire i nostri tifosi».
Grande entusiasmo anche per Svoboda, pronto a sbarcare nuovamente in Sicilia dopo le esperienze a Trapani e Barcellona: «Il Green e Palermo sono una squadra e una città in cui volevo venire da tempo, forse per la sintonia che ho con la Sicilia ormai da parecchi anni – ha dichiarato Svoboda – Questa realtà mi ha affascinato entrambe le volte in cui abbiamo giocato contro lo scorso anno. Vedere un così grande entusiasmo e voglia di fare, anche quando le cose non vanno per il verso giusto, è un chiaro segnale che alle spalle c’è un progetto serio, sostenuto da grandi persone. La cosa mi ha davvero colpito – ha affermato l’italo-argentino – Per non parlare poi delle persone che conosco: Peppe, Andrea e Giacomo (i fratelli Lombardo e coach Genovese NDA) sono stati uno stimolo in più». A detta di Ariel, un’intesa maturata senza grandi trattative: «Quando sono arrivato a Palermo, è bastata un’ora per metterci d’accordo. La volontà di iniziare questo percorso era evidente da entrambe le parti. Voglio aiutare a creare qualcosa che porti entusiasmo in questa città, perché se lo merita. La gente c’è stata anche nei momenti difficili – ha concluso Svoboda – adesso è giusto ripagarla con una grande stagione».
Ufficio Stampa Green Basket