Riassunto delle puntate precedenti. Da mesi si sapeva che il Palazzetto dello sport di piazzale Apollodoro a Roma (quello vicino allo stadio Flaminio) avrebbe chiuso per importanti lavori di ristrutturazione. Voci, documenti, articoli in città lo raccontavano appunto da tanto tempo. Virtus Roma, Eurobasket e CGF Scarabeo Volley che nella stagione conclusa un mese fa circa, hanno utilizzato l’impianto felicemente costruito per l’Olimpiade del 1960, erano preavvertite dunque: obbligatorio trovare un’alternativa.
La Scarabeo alla fine del campionato ha deciso di tornare nella sua sede di partenza, Civita Castellana ed in serie B quindi problema risolto. La Virtus Roma con una mossa sorprendente ma anche molto affascinante per certi versi ha chiuso un accordo con la All Events per giocare al PalaLottomatica per i prossimi tre anni.
E l’Eurobasket? Paradossale: la società del presidente Buonamici che ha una palestra tutta sua, una sede tutta sua (in via dell’Arcadia all’Eur) al contrario della Virtus, non è riuscita a trovare ancora un campo. Perché non basta dire che serve un impianto con 2.000 posti a sedere.
Sulle DOA della Fip 2018-19 c’è scritto chiaramente e noi lo abbiamo sintetizzato così:
“Capitolo 4; l’impianto deve avere come requisiti minimi, tra gli altri: un campo di 28 metri x 15. L’altezza minima del soffitto deve essere di 7 metri ed una fascia di rispetto intorno all’area destinata all’attività agonistica di 2 metri.
Tra il campo di gioco e gli spettatori debbono esserci separazioni fisse o mobili o – in deroga – 10 addetti alla sicurezza riconoscibili con 2 coordinatori. Capienza: 2000 spettatori con tolleranza del 10% fino al termine della stagione 2018/19. Sala per il I° soccorso medico; sala antidoping; accesso per i disabili; spogliatoi per le due squadre; spogliatoio per gli arbitri e per la A2 maschile e la A1 femminile anche per gli ufficiali di campo. Inoltre deve esserci la connessione internet wifi”.
Chiarissimo: un impianto con queste caratteristiche pronto subito – per settembre – a Roma non esiste. Quindi?
E qui dobbiamo inserire le parole dell’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini di Roma Capitale, Daniele Frongia in merito alla situazione Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano e prospettive stagione agonistica 2018/2019.
“La buona notizia è che dal 2019 iniziano i lavori per rifare il palazzetto, sia dentro che fuori. Si tratta di due lotti per 2,9 milioni e i lavori dureranno un paio di anni. Io ho visitato la parte sotterranea e sono rimasto scandalizzato perché la manutenzione non manca da tre o quattro anni, in alcuni casi manca da 20 anni. La brutta notizia, invece, è che per due stagioni non ci sarà un posto dove giocare. Quindi, noi cerchiamo di trovare una soluzione tra privati: le squadre di basket, di pallavolo e determinati soggetti pubblici o privati, per trovargli una casa per il 2019-2020. Dunque abbiamo tre situazioni diverse, per quanto riguarda il volley che richiede degli standard più contenuti, 600 posti, per A2, abbiamo la federazione nazionale che sta trovando una soluzione con dei privati nella periferia di Roma. Per quanto riguarda Virtus Roma basket, A2, abbiamo facilitato l’incontro tra loro e Eur spa, l’azienda che gestisce il Palalottomatica. Questo sta andando bene, perché sappiamo che Virtus Roma e Palalottomatica stanno trovando un accordo”.
Assessore Frongia, l’accordo è stato trovato ed annunciato ormai due settimane fa.
Ed è la All Eventis che gestisce il PalaLottomatica non la Eur Spa che ne è “solo” il proprietario.
Andiamo avanti:
“In merito ad Eurobasket abbiamo percorso tutte le vie possibili: Fiera di Roma, per la quale è attiva una collaborazione tra noi e Fiera di Roma per i padiglioni 12 a 14, quelli non utilizzati, ma questo per il futuro. Per l’immediato, uno dei padiglioni, invece, dall’1 all’11, i padiglioni già esistenti che non hanno bisogno di un intervento. Un altro scenario molto interessante è quello del porto turistico di Ostia: “ci sono stati anche dei sopralluoghi nei giorni passati per capire se fosse possibile per il futuro allestire delle aree per giocare a questo sport. Poi abbiamo lavorato anche con i sindaci delle zone limitrofe, in particolare Genzano di Roma e Marino. Entrambi i sindaci disponibili ad ospitare basket e pallavolo. Per Genzano di Roma c’è un palazzetto disponibile, mentre per Marino, il palaghiaccio, di proprietà di Esselunga, quest’anno è inutilizzato, quindi abbiamo pensato di fare un anno li. Ho incontrato i vertici di Esselunga e c’è stata grande disponibilità per fare giocare le squadre“.
Assessore, assessore!!?? Genzano ha un palazzetto da poco più di 1000 posti, per la pallavolo femminile va bene, ma per il basket maschile e la pallavolo maschile no! Il Palaghiaccio di Marino avrebbe in effetti 5mila posti a sedere – quasi buono per la Lega A – ma è chiuso dal 2015, e sembra ci sia un problema con il cedimento di una parte della struttura, come lei stesso sembra riferire in un’altra parte del suo intervento:
“A Marino abbiamo incontrato anche la nuova proprietà del palaghiaccio, la società Esselunga: in attesa che il prossimo anno inizino i lavori per la costruzione di un ipermercato, abbiamo pensato di far disputare lì alcune gare. I vertici della società non avrebbero avuto nulla in contrario ma abbiamo riscontrato un problema con l’agibilità delle tribune”.
Un dettaglio? Si può sistemare subito? Il 9 luglio va presentata la domanda di iscrizione al campionato di A2 di basket e bisogna necessariamente indicare l’impianto di gioco. La Fiera di Roma ed Ostia mi sembrano allo stato delle cose ipotesi belle ma fantascientifiche. Sempre perché, mi ripeto, c’è quel particolare del 9 luglio che incombe e sui moduli federali non si può indicare un campo che potrebbe nascere…
Ok Genzano e Marino ipotesi non praticabili o molto difficili, Monterotondo e Colleferro hanno impianti con capienza non sufficiente (600 e 780 rispettivamente). Dunque?
Bisogna allontanarsi dalla città. Di 80 e 90 chilometri dove ci sono gli impianti di Ferentino, il “Pala Ponte Grande” (2010 posti) e di Frosinone, “Città di Frosinone” (2.800) pronti subito. Bisognerebbe solo trovare l’accordo con i gestori. E spiegare al pubblico dell’Eurobasket che per 15 volte almeno (le partite in casalinghe della stagione regolare), più gli eventuali e sperati play off quest’anno, bisogna farsi poco meno di 200 km alla volta per vedere le partite in casa…della squadra.
Assurdo ma è così: la Capitale d’Italia non è in grado di ospitare gli sport di alto livello che non siano il calcio. E questo per responsabilità di chi negli anni a qualunque livello, di qualunque colore politico, di qualunque circolo e lobby, ha lasciato che le cose arrivassero a questo sfascio totale. Se ci fosse un disegno dietro si potrebbe anche far finta di crederci, ma purtroppo io credo ci siano una ignavia ed una incompetenza da far paura. Bambini delle elementari non sarebbero così sciatti e trascurati mentalmente nella gestione della cosa pubblica e privata.
A breve si attendono notizie dalla sede dell’Eurobasket, sperando che abbia soluzioni alternative. In bocca al lupo
Eduardo Lubrano