Son passati solo tre giorni dalla festa scudetto al Forum: nelle orecchie dei tifosi riecheggiano suoni, canti e cori, nei cuori biancorossi sono ancora vivissime le emozioni che il ventottesimo titolo ha portato con se. Le lacrime di Goudelock a Trento e quelle di Gudaitis sul palco della festa scudetto, la gioia del capitano Cinciarini , le danze di Curtis Jerrells e di Abass, la soddisfazione discreta dello staff tecnico e societario.
Ma tutto questo ormai è il passato, società e tifosi guardano gia’ al futuro ed ecco che come in una calda sera estiva irrompe il temporalone chiamato mercato.
Quale Olimpia difenderà lo scudetto faticosamente raggiunto? Verrà riconfermato il 90% del roster come disse qualche tempo fa il presidente Proli oppure si cambierà metà del roster come ogni anno? Scopriamolo insieme.
A differenza degli altri anni il mercato Olimpia più che estivo sarebbe corretto definirlo primaverile: in quel periodo sono state condotte la maggior parte delle trattative e in qualche caso firmato pre o contratti veri e propri: come ad esempio quello di Della Valle, annunciato con pessima scelta di tempo dal presidente in diretta tv pochi minuti dopo la sirena finale di Gara6 (vi ricorda qualcosa?).
Vediamo comunque nel dettaglio, ruolo per ruolo la situazione dei giocatori a roster nell’annata appena conclusa.
Playmaker.
Cinciarini sarà ancora il capitano ma occorre fare un approfondimento: nonostante sia reduce dalla sua miglior annata in carriera viaggia per le 33 primavere. Sarebbe bene definirne ruolo e responsabilità già ad ottobre per evitare equivoci come quelli di questa stagione. Pianigiani è sicuro che con lui al timone la squadra farà strada anche in Eurolega? Giusto affiancargli Jerrells o James od entrambi? Ecco, Jerrells titolare di contratto garantito ed uomo di fiducia del coach, verrà usato ancora da 1 per tutto l’anno? Anche in caso di arrivo pesante tipo Mike James? Interrogativi da risolvere subito.
Capitolo Theodore: verrà esercitata l’opzione di uscita, ci sono già parecchie società di livello sul giocatore anche italiane (le V Nere?), vedremo se ne comparirà qualcuna di Eurolega che sinceramente il buon Jordan ha dimostrato di valere. Poi ci sarebbe Kalnietis che è stato fuori squadra da Natale in poi e che è da tempo rientrato in patria: è stato trattato male a mio avviso perchè ha dato tanto aveva ancora tanto da dare alla causa biancorossa, non e’ un mercenario e lo ha dimostrato. Buona fortuna Mantas!
Guardie
Alla fine Goudelock non verrà riconfermato e la cosa sta spaccando già la tifoseria. In effetti in due mesi sono state stravolte le opinioni sul minimamba. Ben pochi prima dei playoff l’avrebbero voluto rivedere in canotta biancorossa ma sia per suoi meriti tecnici (mvp delle finals con giocata chiave, ha fatto ricredere molti sulle sue doti difensive), sia per l’attaccamento alla maglia ha fatto innamorare tutti. Quasi tutti, perchè coach e società han deciso di voltare pagina. Questa decisione sarà il leit motiv dell’estate, c’è da scommetterci.
Bertans invece è ancora in bilico: potrebbe restare per fare lo straniero di coppa nonostante l’arrivo di Della Valle ne precluda l’utilizzo in campionato. Sarebbe bene tenerlo, ma conta anche la sua opinione.
C’è anche Cerella che rientra dal prestito in laguna. Proli ha detto che verrà valutata la sua situazione, potrebbe fare il roster ma sapendo che non giocherà mai, qualora lui decidesse di voler minuti allora si andrà per una separazione stavolta definitiva.
Ali
Micov e Kuzminskas confermati, Abass in bilico nonostante nessuna uscita contrattuale (avrebbe l’NBA escape, ma sorvoliamo elegantemente). La sensazione è che per tornare ad avere minuti dirà addio insieme a Pascolo che con gli schemi di Pianigiani ha fatto a botte tutto l’anno. Lui ha bisogno di area libera, di tagli e di spazi creati da un 5 perimetrale, Milano è andata e va in altra direzione. Mbaye troverà lui pure altro indirizzo, gli estimatori non mancano. Annata formativa per lui, da Brindisi all’Eurolega è stato comunque un salto triplo: non ha completamente demeritato come l’esclusione dai playoff potrebbe far sembrare. Per me vale la rotazione di una squadra media di EL, vedremo se avrà un’altra chance o dovrà scendere di livello.
Centri
Il reparto e’ praticamente fatto con le conferme delle twin towers Gudaitis e Tarczewski. Resta da vedere che farà Cusin titolare di contratto ma nella stessa situazione di Abass costretto cioè a cambiare aria se vuole giocare con continuità.
Ora vediamo chi arriverà e chi potrebbe arrivare.
Della Valle: ormai ufficiale andrà a rimpolpare il settore guardie, giocherà tanto in LBA e meno in EL dove ci sarà curiosità per vedere il suo impatto. Un acquisto inevitabile secondo le logiche presidenziali (secondo quintetto Eurocup, allora è buono), e dato il nuovo format 6+6 del campionato. Evitabile secondo chi scrive, si sarebbe potuto prendere Flaccadori al suo posto, di 3 anni più giovane, più abituato a subentrare dalla panca per cercare di spezzare la partita, atleticamente un giocatore più da Eurolega e dall’investimento complessivo più basso, molto più basso.
Burns: il buon Christian ha solo da ringraziare chi gli ha permesso di prendere il passaporto e di andare in nazionale. Da italiano è un buon innesto, molto più adatto di Pascolo al gioco di Pianigiani e reduce da un ottima stagione. Peccato sia un 1985, ma ci assicurano che ha una cura del corpo maniacale, simile a un suo coetaneo ora impegnato in Russia dal nome simile.
Nedovic: sembra sia tutto fatto per il suo arrivo a Milano. Pareri discordanti su di lui, di certo avrà la responsabilità di sostituire GoudBlock. Più uomo squadra e meno accentratore di AG0, vedremo se sarà la scelta giusta.
Brooks: per qualcuno ha già firmato, per altri deve ancora decidere. C’è la questione del passaporto italiano in ballo. Convocato da Sacchetti per la nazionale si sa già che non verrà utilizzato nella finestra di luglio, potrebbe esordire con gli azzurri a settembre e ottenere cosi la possibilità di giocare in quota italiani da subito. Altrimenti dovrà aspettare novembre. Io mi auguro che lo firmino comunque: giocatore moderno, solido, bidimensionale che ben si adatterebbe a giocare sia con Micov che con Kuz, da italiano poi libererebbe uno spot da straniero e renderebbe l’Olimpia veramente una corazzata, sulla carta.
James: fatta l’offerta di 2+1 da 5.4 milioni complessivi, si sta aspettando la sua decisione. Il Pana ha come priorità la conferma di Calathes, si dice che James potrebbe venire coinvolto in un domino di play-guardie che coinvolgerebbe anche Wanamaker e forse Teodosic se rientrerà in Europa. I dubbi sul valore del giocatore sono pochi, quelli sul suo ruolo invece molti di più: siamo sicuri che sia il leader adatto per affidargli le chiavi della squadra? Non è invece solo un giocatore di rottura, per quanto di lusso?
Questi sono i papabili arrivi, adesso vediamo qualche profilo che potrebbe diventare interessante per l’Olimpia versione 2018-19.
Il presidente Proli ha ribadito che gli innesti dovranno avere comprovata esperienza europea: questa affermazione restringe di molto il cerchio di possibili arrivi a sorpresa. L’esclusione eccellente è quella di Shevon Shields, a molti, vedendolo fare malissimo alla difesa biancorossa è parso chiaro come fosse un giocatore da prendere assolutamente. Giovane, prendibile a cifre oneste, in costante crescita, leadership appurata, tipo di giocatore come se ne vedono pochi. Collante, non mangia palloni, multiuso. Un piccolo Scottie Pippen, con le dovute proporzioni. Chissà dove andrà dopo la summer league a Charlotte.
Comunque sia, qualche profilo interessante c’è, specie in caso saltasse qualche trattativa data già per fatta. Vediamoli ruolo per ruolo.

Wanamaker in azione vs il Baskonia
Esterni
Dovesse servire un giocatore completo, fisicato, di esperienza e leadership il primo nome è Brad Wanamaker. E’ diverso da James, è più equilibratore e molto meno da 1contro1, costa tanto (forse troppo, il Barcellona gli ha offerto un biennale da 3 milioni), ma stiamo parlando di uno dei top europei nel ruolo. E pensare che si poteva prendere pochi anni fa da Pistoia a cifre ben diverse, beata lungimiranza…A voler stare su un profilo più vicino a quello di James ci sarebbe Darius Adams gia’ accostato all’Olimpia lo scorso anno e fresco vincitore del titolo di capocannoniere in Cina (38.7 di media), oppure Jonathan Gibson visto anni fa a Brindisi e pure lui reduce a crivellare canestri avversari in Cina.
Ali
I profili interessanti qui dipendono dalle reali esigenze della squadra. Oltre a dipendere dall’esito delle trattative con Brooks bisogna vedere se Kuzminskas continuerà ad essere utilizzato da 4 oppure verranno dati minuti anche da 3. In caso serva un giocatore spendibile per entrambi i ruoli di ala potrebbe venir utile un profilo come quello di Dorell Wright, veterano NBA con ultima stagione spesa a Bamberg. Tiro da 3 come skill principale, esperienza ed abitudine a partire dalla panca. Oppure Victor Rudd, quest’anno al CSKA per mezza stagione, più atleta e realizzatore e meno tiratore di Wright. Altri profili sarebbero curiosamente delle minestre riscaldate: Rakim Sanders e Jonas Maciulis. Giocatori diversi ma vincenti entrambi, darebbero un bel po’ di fisicità, tiro da fuori e leadership accanto a Micov e Kuz. Autonomia limitata per entrambi ma non sarebbe un problema.
Se invece si volesse inserire a roster un ala-pivot magari con la rinuncia a Cusin allora sul mercato si potrebbero esplorare le seguenti opzioni: il sogno sarebbe Chris Singleton, capace come forse nessun altro di abbinare cattiveria agonistica, velocita di piedi (cosa che contro gli Hogue di casa nostra e’ molto importante), esperienza e pericolosità perimetrale. Giocatori interessanti sono poi Kim Tillie (anche se e’ sbarcato da pochissimo all’Oly), Thompkins (ma difficilmente il Real se ne privera’), Latavius Williams (dopo il disastro nei playoff ACB del Valencia potrebbe essere prendibile), e Bolden che dopo aver fatto vedere lampi di atletismo al Maccabi deve crescere e tanto tecnicamente, ma l’età (22) è dalla sua parte.
Nei prossimi giorni vedremo quali trattative verranno chiuse e a squadra fatta daremo un nostro giudizio definitivo, per ora possiamo dire che partire da una base consolidata e con l’entusiasmo post-scudetto significa farlo nel modo giusto anche se le pressioni da favorita numero uno in Italia si faranno sempre sentire.
Cristiano Garbin