Bello. Bellissimo: Larry Brown l’allenatore che ha vinto tutto da giocatore prima e da allenatore dopo nella NBA e con la Nazionale USA allenerà in Italia, la Fiat Torino la prossima stagione. Roba da mettere su un pellegrinaggio a piedi per andare a vedere gli allenamenti e le partite e guardare solo quello che dice e fa il “mitico ” Larry.
Titolo NBA da giocatore e da allenatore, medaglia olimpica da giocatore e da allenatore, 9 squadre NBA allenate 8 di queste portate ai playoffs, due finali NBA, quinto nella classifica dei coaches più vincenti, nella Hall of Fame dal 2002. E basta così se no serve l’intero spazio del web mondiale. L’allenatore più vincente mai arrivato nel Bel Paese? Penso di sì, non ho ancora fatto verifiche, ma non mi stupirebbe se così fosse, e comunque non importa è la qualità di quello che ha vinto che conta e come lo ha fatto.
Ma soprattutto quello che conta da ora in avanti è che la pallacanestro italiana, ma in particolare la Auxilium Pallacanestro Torino comprenda che Larry Brown non è al suo servizio ma il contrario. Ad uno così non si può riservare il trattamento riservato agli allenatori sin qui alle dipendenze dei signori Forni. Non perché siano meno importanti o qualificati di Mr. Brown ma perché Mr.Brwon rappresenta o può rappresentare un salto di qualità diverso – nè più importante nè più alto – rispetto al passato.
Basti un esempio: nella sua carriera ha trattato un giocatore come Allen Iverson. Travolgente in campo, tecnicamente meraviglioso, fantasioso, veloce, visionario, leader. E come tutti i giocatori talentuosi soggetto anche alla lune del suo carattere, alla voglia di riscatto dalla propria infanzia difficile trascorsa in una città della Virginia. Ebbene secondo moltissimi osservatori le stagioni di Iverson a Philadelphia con Brown sono state le migliori di “The Answer” (soprannome del giocatore) in NBA, e nel 2004 insieme hanno vinto il bronzo olimpico ad Atene.
Cosa voglio dire? Che chiunque a Torino si troverà davanti Larry Brown farà bene a fare prima un bagno ed una doccia di umiltà prima di aprire la bocca e di dire e fare le cose che abbiamo sentito in questa stagione. Ricordate signori dell’Auxilium quanto poco ci hanno messo Luca Banchi e Carlo Recalcati a mollare tutto? Ecco Larry Brown potrebbe metterci ancor meno e far fare alla società torinese e di riflesso a tutta la pallacanestro italiana una figuraccia questa volta mondiale.
Dunque che venga accolto come una risorsa preziosa e che come tale venga trattato. Senza farsi mettere i piedi in testa ovviamente, non sto scrivendo questo per carità. Ma che sia coccolato e magari anche viziato se serve. Può essere utile a tutti noi.
In bocca a lupo all’Auxilium Torino e complimenti per la scelta
Eduardo Lubrano
Ecco il comunicato della società
Un monumento del basket americano e quindi del basket all-time, lo statunitense Larry Brown, nuovo head – coach della Fiat Torino. Nato a Brooklyn il 14 settembre del 1940, ha un curriculum “mostruoso” nel quale spiccano due momenti epici, ovvero la vittoria nel 1988 del titolo NCAA con l’Università di Kansas e quella del 2004, in NBA, con i Detroit Pistons. Nelle sue 23 stagioni da allenatore in NBA ha guidato 9 squadre, portandone 8 diverse ai play-off. Nella massima lega americana ha centrato altre due finali, nel 2001 con i Philadelphia 76ers e nel 2005 ancora con i Detroit Pistons.
E’ anche l’unico uomo della storia del basket ad aver vinto sia una medaglia olimpica da giocatore (Tokyo 1964 – oro) che da allenatore (Atene 2004 – bronzo) ed ancora da assistente (Sydney 2000 –oro). E’ il quinto allenatore nella storia della NBA per vittorie (1010). Numerosissimi i riconoscimenti ricevuti. Nel 2001 è stato allenatore dell’anno in NBA e per due volte è stato allenatore nell’All Star Game NBA (1977 e 2001). E’ membro dal 2002 del Naismith Memorial Basketball Hall of Fame in qualità di allenatore.
Arriverà a Torino con il compito di sovrintendere l’area tecnica, affiancato dagli assistenti Paolo Galbiati e Stefano Comazzi e dallo staff tecnico della Fiat Torino.
Una sfida, quella di potersi confrontare con il basket europeo, che Larry Brown ha raccolto con grande entusiasmo desideroso di mettere al servizio dei colori gialloblù le tante esperienze maturate nel difficile ed esaltante mondo del basket più importante dell’intero pianeta.
“La scelta di coach Brown – osserva il vice-presidente Francesco Forni – nasce innanzitutto dalla considerazione di un bagaglio unico di qualità, doti e cultura cestistica che fanno di lui un allenatore geniale. Siamo certi poi che la sua figura contribuirà a promuovere, a Torino e non solo, la passione per lo Sport che amiamo e che egli rappresenterà per il nostro staff un formidabile strumento didattico di sviluppo di capacità e competenze. Crediamo che il linguaggio della Pallacanestro sia universale ed avere un maestro dell’esperienza e della personalità di coach Brown sarà un’occasione irripetibile per tutti noi, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche sotto l’aspetto umano”.
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