Un match totalmente diverso dalle precedenti due gare a Milano. Era l’unica chance che restava a Trento per poter restare a pieno titolo nella Serie, doveva essere così e Trento è riuscita finalmente a mettere in serie difficoltà Milano la quale, ingabbiatasi troppo nel tiro da tre questa sera poco preciso, ha sofferto la forza, la tenacia e l’atletismo dei padroni di casa della Dolomiti Energia.
Serie dunque sul 2-1 per Milano, lunedì 11 giugno Gara4 con la prospettiva che la stessa possa allungarsi forse anche a Gara6, vedremo. Intanto ecco le parole del post gara:
Simone Pianigiani
Non siamo stati bravi a capire bene il tipo di partita. Dopo un primo quarto in cui abbiamo tirato bene ci siamo intestarditi ad attaccare il ferro, sbattendo contro un muro. Siamo andati all’intervallo pensando troppo a quanti falli e quanti tiri liberi avevamo tirato, cadendo in troppo nervosismo. Inutile stare a girarci intorno: Trento ha messo la partita nel suo terreno e ci ha portato pure noi, d’altronde le loro partite sono così dai quarti e mi sembra molto chiaro.
Le partite le vedete, le analisi le potete fare voi io posso lavorare sulla mia squadra. Dobbiamo imparare a vincere le partite anche quando non si gioca a pallacanestro, a giocare nella tonnara. Questo ci serve imparare per portarne via una di qui.
I due falli di Goudelock? Mi va bene che qualcuno faccia fallo se significa stare nella gara, provarci. Il suo vero nervosismo è stato in attacco: hanno messo Sutton su di lui quindi arrivare sotto è più difficile, c’erano però degli spazi di 1 contro 1 da attaccare, lì dobbiamo essere più bravi. Ho detto ai miei giocatori che lo scorso anno l’ultima partita a Trento fu 32 tiri liberi a 12 per i padroni di casa e dovevamo invertire questo dato, non ci siamo riusciti. Dobbiamo essere più bravi ad allargare il campo, più bravi nel tagliafuori, annullare questa differenza e quella a rimbalzo. Il nervosismo iniziale? I giocatori hanno pensato troppo a pensare di aver visto un metro diverso rispetto alle altre gare. Non sono stato bravo a fargli capire che a volte le partite si vincono ai 90 a volte ai 60.
Ci sono state comunque delle cose positive, abbiamo avuto dei buoni tiri per tornare in partita, la squadra è rimasta sul pezzo in un campo difficile senza sbracare del tutto. Dobbiamo essere più calmi prima, fare sempre il nostro, adeguarci al fatto che Sutton e Hogue qui hanno un certo rendimento.
Maurizio Buscaglia
Siamo soddisfatti di aver preso il punto. Essendo una serie aperta dobbiamo guardare a quello che succede. Avevamo fatto certe cose in gara2 e siamo partita oggi dal finale di gara2, dove avevamo fatto buone cose. Oggi ulteriore passi sotto questo aspetto, tenendo il punteggio più basso e difendendo meglio il perimetro, rimanendo più uniti e più vicini a coprire meglio certi spazi. Dall’altro lato siamo riusciti a bilanciarci in attacco a fine primo tempo, ovviamente la differenza era nei palloni recuperati e nei rimbalzi d’attacco presi. A partire da questo possiamo costruire la prossima, abbiamo anche recuperato Sutton e Hogue nelle loro posizioni. Gutierrez? Abbiamo notato da subito che sembrava molto presente. Lui ha sempre i suoi acciacchetti ma lo abbiamo cavalcato, ovviamente anche in base alle situazioni. Lui doveva chiudere la partita in attacco e Forray in difesa, poi abbiamo preso qualche bel rimbalzo e non c’è stato bisogno. Il contropiede? Milano è brava a rientrare rapidamente. Dobbiamo essere anche più bravi noi a muovere la palla più rapidamente, ad avere un flusso più aggressivo per tutto il campo. Bisogna avere più ritmo anche quando attacchiamo a metà campo.
Sutton su Goudelock? Avevamo provato questa cosa ieri ed è stato bravo Dominique ad entrare in partita in base a questo. Chiaramente contro un avversario così bravo ogni cosa può avere una durata limitata.
Giochiamo contro una squadra fortissima, se li lasciamo liberi loro segnano sempre. Oggi abbiamo contestato sempre i tiri, se uno tira con fatica sempre magari sbaglia di più. Chiaramente in casa può esserci più emotività nel farlo. Togliendo qualcosa nel timing agli avversari abbassi la loro confidenza, abbassi la qualità dei loro tiri. Le energie per giocare così le troveremo, è una finale. Queste squadre appena sbagli ti puniscono: Goudelock ha avuto un attimo e ha messo una tripla, la stessa cosa ha fatto Jerrells. Ogni partita abbiamo limato questo gap, siamo carichi per la quarta.