La prima contro la terza del girone Est, Alma Trieste contro De’ Longhi Treviso, gara 1 di semifinale A2 Old Wild West, finisce come in tanti si aspettavano, con uno scarto minimo. All’Alma Arena di Trieste vince la squadra di casa 84 a 78 perché nel finale ha avuto più lucidità nel giocare i palloni decisivi ed ha avuto tutti e due i suoi americani in campo, mentre Treviso ha dovuto rinunciare già dal secondo quarto a John Brown.
La partita è stata sempre in equilibrio perché alla partenza 3 a 7 di Treviso in meno di 3 minuti ha risposto il 15 ad 11 di Trieste con 4’30” per chiudere la prima frazione con le triple ben cercate e trovate di Bowers e Prandin, la varietà delle conclusioni di Green ed i buoni movimenti di Da Ros. Gli ospiti amano buttarsi dentro e cercare uno scarico per il tiro da fuori, mentre i triestini appoggiano il gioco sotto e se non va a buon fine riaprono alla ricerca di un buon tiro. Pagano entrambe le tattiche buoni frutti e quando entra in campo Swann per Treviso, la gara sembra pendere dalla parte della TVB perché la guardia americana piazza die triple di seguito. Ma TRieste ha fisicità e la usa molto bene con Da Ros e Green, Treviso fa malissimo dalla lunetta il tempo si chiude sul 19 a 20.
Secondo quarto bruttissimo per almeno 4 minuti: scelte di tiro brutte da tutte e due le parti, tiri altrettanto inguardabili, errori e palle perse in serie, molta confusione in campo. Il punteggio si muove, per modo di dire, dalla lunetta sul 20 a 22 fino a 6 minuti e 6 secondi dall’intervallo. Qui Fernandez piazza una tripla dal palleggio e dà fuoco alle polveri: 23 a 22 per Trieste. Immediata replica di Antonutti e poi Mussini con due liberi fa 25 pari. Nrown si infortuna quando mancano 4’20” ed appena si ricomincia a giocare Da Ros serve a Green uno splendido pallone per un alley oop che fa esplodere il Pala Trieste. Pillastrini si infuria e chiama time out dal quale Treviso esce benissimo perché in circa 40″ Fantinelli e Lombardi rubano due palloni che trasformano in comodi contropiede e portano Treviso sul 27 a 30. Green fa 30 pari ma l’inerzia è degli ospiti che senza ricorrere al tiro da tre chiudono la frazione avanti di 4, 36 a 40, giocando sulle linee di passaggio dell’Alma.
E così continuando aprono anche la terza parte di gara ed arrivano al più 9, 38 a 47 con un parziale di 2 a 7 in 2 minuti e 40″ con Musso che si iscrive a referto con una tripla. In questa fase la De’Longhi trova sempre un tiratore molto libero nella sua circolazione di palla tanto che poco dopo ancora Musso si ritirova con i piedi per terra per mettere il 42 a 50. Però Green è diventato una macchina da canestri e la sua trance agonistica trascina Trieste al recupero inesorabile e veloce pur senza il tiro da tre, a parte la tripla di Fernandez del 49 a 52. Il protagonista della fase finale del tempo è Alessandro Cittadini che sotto il canestro trevigiano fa cinque punti consecutivi compresi i due che consentono alla sua squadre di chiudere avanti al 30°minuto, sul 60 a 58. Treviso spende ancora molti falli e diversi tiri da tre ma la mira non è quella del primo quarto e l’assenza di Brown è molto pesante perché i centimetri dei padroni di casa sono ancora di più per reggere l’impatto di una gara così atletica.
Quarto periodo e questa volta la partenza è di Trieste che con Mussini allunga sul più cinque, 63-58 e poi con Cittadini e Da Ros fino al 67-59 dopo 2 minuti. Si rimette al lavoro Swann per Treviso ma da due, torna Green in campo dopo un piccolo colpo alla fine del terzo quarto ed Imbrò rimette in corsia la De’Longhi con una tripla, 69 a 66. Ma questa volta Trieste ha preso il comando della gara, la palla viaggia che è un piacere ed arriva facile a Green ed a Bowers che pur con tre falli la mette sempre nel canestro avversario. Si gioca sull’elastico dei 7/8 punti di distacco ma Treviso non ne ha più ed i padroni di casa fanno esultare i 5900 convenuti al palazzo dello sport.