Bologna, 6 maggio 2018 – Successo importantissimo per la Sidigas Avellino, che viola il Paladozza di Bologna (ormai terreno di conquista abituale da un mese a questa parte) e mette in classifica due punti che, prima del match interno di mercoledì con Trento sanno quasi blindatura al quarto posto.
Successo costruito con muscoli, sudore e difesa. E, quando si è decisa la gara, con i canestri di Ariel Filloy, MVP indiscusso, con i punti del break nel terzo quarto e poi la tripla che, di fatto, ha deciso la partita a un minuto dalla fine, quando Jamil Wilson aveva sorpassato gli irpini sempre da dietro l’arco, infuocando il palazzo dello sport e mettendo davvero gli uomini di Sacripanti in una situazione difficilissima. Undici punti tutti pesantissimi. Cinque rimbalzi, due assists, solita presenza difensiva. Oggi l’anima della Sidigas, non certo per la prima volta, è stato lui.
Va fatto un applauso a una squadra reduce dalle fatiche in finale di Europe Cup contro Venezia e che ha saputo mettersi la maschera difensiva in una partita in cui, è stato evidente da subito, non si sarebbe potuto giocare a chi ne segnava uno in più. La Segafredo, infatti, non si è tirata indietro nella bagarre, alzando la pressione difensiva lei pure, cercando di limitare il gap fisico pagato agli avversari con intensità.
Ne è venuta fuori una brutta partita. Spigolosa, imprecisa, caotica a tratti. Dove, però, i Lupi irpini hanno sempre dato l’impressione di condurre le danze. Avanti di tre a fine primo quarto. Di cinque a metà e a dieci minuti dalla fine, dopo che i numeri di Filloy avevano propiziato un 11-1 di parziale per respingere il miglior momento bianconero, con la Virtus arrivata al +3 grazie ai canestri di Slaughter (38-35).
L’imbarcata vera è arrivata proprio alla fine. Sul +2 a poco meno di due minuti dal termine, prima una palla persa ha lanciato un contropiede bolognese sprecato da Wilson con un alley oop senza senso poi, sul ribaltamento, errore al tiro avellinese e di là pronta redenzione per l’ultimo arrivato in casa virtussina, bravo a segnare la tripla del sorpasso. Poi, come detto, il gran canestro di Filloy in uscita dal pick & roll. Di là persa di Lafayette e poi canestro e fallo di Fesenko su assist al bacio sempre del play della Nazionale. Game, set, match.
Jason Rich ha giocato una partita con buoni numeri (16 punti con 5/12), subendo abbastanza la difesa aggressiva della Segafredo (sei palle perse). Solita partita dominante di Fesenko (15+15 rimbalzi e sette falli subiti), protagonista del trionfo ospite a rimbalzo (42-31, 13 offensivi).
Continua a perdere in casa la Virtus Bologna. Anche oggi con qualche attenuante (Alessandro Gentile rientrato ma totalmente fuori forma, -8 di valutazione, oltre alla perdurante assenza di Umeh), ma che continua a perdere partite in fotocopia: cioè arrivando al punto a punto finale e sbagliando sistematicamente le giocate decisive. La persa di Lafayette (2/8 al tiro, tre perse) dopo il sorpasso di Filloy, che ha indirizzato la partita, è stata solo la ciliegina su una amara torta fatta di imprecisioni, tiri mal consigliati ma anche troppi errori banali (39% dal campo, 7/13 ai liberi), pagando il fatto di non riuscire mai ad andare al ferro, eccezion fatta per i momenti in cui in campo c’è stato un enorme Marcus Slaughter (11 punti e 4 rimbalzi, miglior +/- della partita insieme proprio a Filloy, +12), limitato però dai falli.
Bene Pietro Aradori (22 punti con 7/14 al tiro) che tante volte ha salvato l’attacco virtussino dalle secche in cui ristagnava. Poco, se non a tratti, dagli altri. Sprazzi di Jamil Wilson (7+6 rimbalzi), discreto primo tempo di Lawson, soliti alti e bassi per Stefano Gentile. Ma ormai è evidente che questo non basta. Bologna oggi è una squadra con troppe fragilità che, contro collettivi come la Sidigas, escono in maniera sistematica e impediscono di vincere. Ora bisogna vincere mercoledì a Reggio Emilia. Squadra già fuori dai giochi. Un successo vorrà dire qualificazione ai playoff. Una sconfitta, quasi certamente, l’eliminazione. Che dopo tutto quello che è successo nel corso della stagione sarebbe davvero punizione troppo pesante.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – SIDIGAS SCANDONE AVELLINO 64-70
Parziali: 15-18; 13-15; 13-13; 23-24.
Progressione: 15-18; 28-33; 41-46; 64-70.
MVP: Ariel Filloy.
WVP: Oliver Lafayette.
Nicolò Fiumi