Data | Risultato | ||||
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02/05 04:30 | ![]() |
GOLDEN STATE WARRIORS | 121-116 | NEW ORLEANS PELICANS | ![]() |
SERIE: 2 : 0 27:29, 58:55, 88:86 | |||||
03/05 02:00 | ![]() |
HOUSTON ROCKETS | 108-116 | UTAH JAZZ | ![]() |
SERIE: 1 : 1 28:36, 55:64, 85:86 | |||||
04/05 00:00 | ![]() |
TORONTO RAPTORS | 110-128 | CLEVELAND CAVALIERS | ![]() |
SERIE: 0 : 2 29:26, 63:61, 87:98 | |||||
04/05 02:30 | ![]() |
BOSTON CELTICS | 108-103 | PHILADELPHIA 76ERS | ![]() |
SERIE: 2 : 0 22:31, 51:56, 79:75 |
Golden State riabbraccia Steph Curry dopo un mese d’assenza (28 punti in 27 minuti in uscita dalla panchina), si porta 2-0 nella serie contro New Orleans e fa un ulteriore passo avanti verso la quarta finale di Conference consecutiva
Dopo aver visto l’ennesima tripla in transizione di Step Curry andare dentro, la quinta della serata del n°30 che vale il +13 a due minuti dalla fine, Kevin Durant si toglie il paradenti e si avvia verso la panchina sorridente: “It’s over”. È finita. In realtà i Pelicans, come fatto per tutti e 48 i minuti continueranno a dare filo da torcere a New Orleans, costringendo lo stesso KD a tenersi la palla stretta tra le braccia in attesa della sirena finale, quando gli ospiti decidono di alzare bandiera bianca. Golden State si gode dunque il 2-0 nella serie; un successo molto più complicato rispetto al primo conquistato tre giorni fa. Coach Alvin Gentry infatti prepara bene la sfida, godendosi un quintetto che riesce più dell’episodio precedente a fare il suo dovere. Ventiquattro punti, otto rimbalzi e otto assist per Jrue Holiday, 22 con 12 assist e sette rimbalzi (e cinque recuperi) per Rajon Rondo, 18 con nove rimbalzi per Nikola Mirotic, 14 con quattro triple per E’Twaun Moore. Tutto perfetto, così come la partita di Anthony Davis, limitato soltanto in parte nel suo impatto dalla difesa di Green e/o Durant su di lui. Il n°23 dei Pelicans chiude con 25 punti, 15 rimbalzi e cinque assist, ma non riesce quasi mai a trovare quelle ricezioni in post che tanto fastidio danno a Golden State. Il piano difensivo dei campioni NBA è chiaro: assegnare nominalmente la marcatura di Rondo a Green, che resta così costantemente in area da battitore libero in aiuto e pronto al raddoppio (soprattutto su Davis). La point guard dei Pelicans ha metri di spazio sull’arco, mette tre canestri dalla lunga distanza su quattro tentativi, ma il piano partita degli Warriors non cambia e funziona. Anche perché Green gioca un’altra super partita sfiorando la tripla doppia con 20 punti, 12 assist e nove rimbalzi; vero motore di una squadra che perde Klay Thompson per strada (dieci punti con 4/20 al tiro e 2/11 dall’arco) dopo le splendide prestazioni precedenti e abile a imbeccare un Durant che si scuote nel finale e segna 15 dei suoi 29 punti totali nell’ultima frazione: “Draymond finora è stato fenomenale in ogni partita di questi playoff”, sottolinea coach Kerr a fine gara. Difficile dargli torto.