Le date sono importanti. Eccone alcune che ci introducono in questa storia affascinante. Nell’ottobre del 1955 a Sesto San Giovanni un quartiere molto industriale di Milano, all’interno del Gruppo Escursionistico Atletico Sestese viene composta la sezione basket femminile con 25 ragazze. La più alta era un metro a 70, allenatore Angelo Masnari.
Stagione 1969-1970: arriva il primo scudetto, dopo la finale con la Standa Milano. Otto anni più tardi ed esattamente 40 anni fa, il 30 marzo del 1978 a Nizza il Geas vince la prima Coppa dei Campioni della pallacanestro femminile italiana. Nel frattempo erano arrivati altri sette scudetti.
Nel 1984 la prima retrocessione in A2, nel 1993 la seconda durata quindici anni. Nel 2008 di nuovo la serie A1 fino al 2012 quando la società deve rinunciare alla massima serie per motivi economici e finisce nella “A3” dell’epoca. Immediata risalita nella A2 e poi in A1 che però dura solo un anno. Nel 2016 il Geas disputa la finale promozione col Progresso Bologna ma viene sconfitta.
Intanto a livello giovanile la società ha riempito la bacheca : 18…titoli di tutte le categorie! Uno spettacolo.
Sabato 21 aprile 2018 intorno alle 18 il Geas si è ripreso il posto che le compete. Guidato in panchina da una ex grande giocatrice degli anni ’80 diventata una bravissima allenatrice, Cinzia Zanotti, la società di Sesto San Giovanni vince 35 a 67 sul campo del Selargius in Sardegna e torna con una giornata di anticipo sulla fine della stagione regolare in A1.
Ecco le autrici di questa bellissima favola: Ilaria Panzera Guardia, Cecila Zagni Ala, Martina Grassia Ala, Elisa Ercoli Pivot, Lucia Decortes Pivot, Veronica Schieppati Ala, Beatrice Barberis Ala, Francesca Gambarini Play, Virginia Galbiati Guardia, Marta Pellegrini Guardia, Giulia Arturi Play, Camilla Mariani Guardia, Irene Pusca Guardia.
I miei complimenti al Presidente, Filippo Penati e tramite lui a tutta la società, nessuno escluso perché risultati del genere si ottengono solo con la collaborazione di tutti, compresi quelli che al sabato al PalaNat vendono gelati ed acqua minerale.
Ora la storia della pallacanestro femminile può ricominciare al completo
Eduardo Lubrano