Semifinali di FIBA Europe Cup al via oggi, con Sidigas Avellino e Reyer Venezia chiamate a recitare la parte delle favorite d’obbligo, per andare a comporre una finale. Gli avversari, d’altronde, non sembrano, sulla carta, dei più insidiosi: la Scandone se la vedrà con i danesi del Bakken Bears, mentre i lagunari con il Donar Groningen, squadra in testa alla classifica del campionato olandese.
Si gioca stasera, per entrambe alle 20:30, con diretta sul canale Youtube FIBA.
SIDIGAS AVELLINO – BAKKEN BEARS
La squadra danese è certamente una delle sorprese della competizione. Secondi nel proprio girone in regular season, hanno poi vinto il proprio raggruppamento nella seconda fase e nei playoff hanno eliminato squadre decisamente più quotate come i lettoni del Ventspils, battuti di venti in trasferta all’andata, e i francesi del ESSM Le Portel, soprattutto grazie al +14 di gara 1. Non arrivano, però, da un buon momento, visto che in patria, dove il campionato è alle semifinali, si trovano sotto per 2-0 contro il FOG Naevstved, avendo perso, a sorpresa, entrambe le prime due gare della serie. L’uomo da tenere d’occhio è uno su tutti: DeVaughn Akoon-Purcell. Guardia-ala al primo anno in Europa dopo essere uscito da Illinois State, è stato l’anima della squadra fin qua e uno dei migliori giocatori della competizione girando a 19 punti, 5 rimbalzi e 4 assists di media.
https://www.youtube.com/watch?v=uMHm928Nxg8
Nel reparto stranieri troviamo anche un volto noto dalle nostre parti, quel Jeff Crockett (16 punti e 8 rimbalzi di media) che l’anno scorso si è diviso tra Forlì e Trapani in A2. Divide il front court con Michel Diouf (12+7 rimbalzi e quasi due stoppate a incontro), centro senegalese lungo e smilzo (208 centimetri per una novantina di chili) che avrà l’improbabile compito di fermare Kyrylo Fesenko. In doppia cifra anche Tony Bishop, ala di due metri per cento chili (12 punti e 6 rimbalzi di media col 51% da due e il 35% da tre), e Darko Jukic, ala danese da 57% da due e 37% da dietro l’arco. I Bears sono una squadra che ha viaggiato molto sulle ali dell’entusiasmo fin qua, facendo cose ottime in attacco (quasi 85 punti di media segnati). Ma il livello del roster è decisamente inferiore, come qualità e lunghezza, rispetto a quello a disposizione di coach Sacripanti. L’obiettivo della Scandone deve essere quello di mettere già una pietra sul passaggio del turno stasera (evitando di pareggiare come fatto nei due turni precedenti), vincendo con buon margine di vantaggio per non doversi troppo preoccupare della gara di ritorno nella prossima settimana.
UMANA REYER VENEZIA – DONAR GRONINGEN
Gli olandesi sono state una delle squadre più convincenti di questa edizione di Europe Cup. Anche loro hanno avuto un cammino simile a Bakken, arrivando secondi nel girone di regular season e poi vincendo quello di seconda fase (con lo stesso record complessivo di 8-4). Nei playoff, poi, due successi abbastanza facili anche se contro avversari di spessore inferiore rispetto a quelli affrontati dagli avversari della Scandone, il Cluj Napoca negli ottavi e il Mornar Bar nei quarti. Il Donar ha fin qui messo in mostra una grande difesa, almeno per il livello del torneo, che li ha portati spesso a vincere con larghissimi scarti, subendo appena 70.4 punti di media (secondo miglior rilievo statistico della coppa) con un rating difensivo di 98.9, terzo migliore della competizione. Il tutto accompagnato dal quinto miglior attacco per rating offensivo con 115 punti per cento possessi, buono per generare il miglior net rating della competizione, con +16.4. Insomma, pur parlando di statistiche accumulate contro una competizione di livello medio decisamente inferiore a quello della Reyer, si capisce che Groningen sia una squadra, comunque, da non prendere sotto gamba.
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La stella è Brandyn Curry, playmaker uscito nel 2014 da Stanford, l’anno scorso in Slovenia all’Helios Domzale. E’ lui fonte e catalizzatore del gioco degli olandesi: 16 punti (anche se ottenuti su oltre diciassette conclusioni a partita), 4.5 rimbalzi e quasi sei assists di media, tirando con oltre il 37% da tre. Evan Bruisma e Drago Pasalic sono la coppia di lunghi sotto canestro (23 punti e 11 rimbalzi in coppia). Il primo è un’ala che si adatta a giocare da quattro, 25enne uscito da Detroit Mercy, il secondo un esperto croato con un passato a Bilbao agli albori della sua carriera e anche un paio di apparizioni in Summer League NBA. In generale, però, Groningen è squadra abbastanza lunga, che ruota una decina di giocatori e ne ha altri sei che segnano in media tra i sette punti di Sean Cunningham e i 9.9 di Arvin Slagter. Sulla carta, insomma, Venezia sembra avere un compito un po’ più complesso rispetto ad Avellino. Ma resta la netta superiorità degli uomini di De Raffaele che, come detto in precedenza per la Sidigas, stasera hanno il compito di vincere con lo scarto più ampio possibile e togliersi ogni pensiero in vista del ritorno.