Trento e Cantù escono alla grande dalla venticinquesima giornata del massimo campionato. In un torneo ormai spaccato in quattro tronconi (prime quattro a far corsa di testa, dalla quinta all’undicesima per i playoff, Reggio, Pistoia e Brindisi che paiono ormai fuori da ogni gioco, infine Pesaro e Capo d’Orlando per la salvezza) le squadre di Buscaglia e Sodini suonano due squilli di tromba importanti in ottica playoff.
I trentini, sconfiggendo senza patemi Brindisi in casa (22 punti Shavon Shields), sono alla terza vittoria consecutiva, sesta nelle ultime sette, che li catapulta in solitaria al quinto posto. La Red October gioca un’altra sorprendente partita, violando il Paladozza di Bologna (22+11 Christian Burns), prendendo un pesante 2-0 negli scontri diretti con la Segafredo e issandosi al sesto posto.
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Peraltro, ora, il calendario gioca decisamente a favore dei brianzoli, che dopo il derby con Milano della prossima settimana avranno quattro gare molto abbordabili con Pesaro, Reggio Emilia, Brindisi e Capo d’Orlando: il quinto posto è un obiettivo più che concreto. Diverso il discorso per Trento, attesa a cinque partite decisamente probanti (trasferte a Cremona, Torino e Avellino, Pistoia e Sassari in casa).
In vetta, vince ancora Milano (ottava in fila) contro una Torino che ha fatto una partita onesta ma non ha potuto evitare il quinto rovescio di fila (23 Goudelock; 20 Diante Garrett), scivolando fuori dalla zona playoff. Alle spalle delle Scarpette Rosse mantiene il passo Venezia, sempre a -2 in graduatoria dopo la vittoria, ottenuta grazie a un ottimo ultimo quarto, sul campo della Grissin Bon Reggio Emilia (18 Haynes e Peric; 24 Chris Wright). Terza Brescia, che nel lunch match conquista una preziosissima vittoria in Sardegna contro la Dinamo Sassari (13 Bamforth: 20 Michele Vitali) e si prepara al big match della prossima settimana proprio contro la Reyer, in cui esordirà il nuovo arrivo Bryce Cotton.
Avellino consolida il quarto posto sconfiggendo senza problemi Cremona (95-72, 18 punti per Dez Wells), mentre Varese, con un’altra vittoria (ottava nelle ultime dieci partite), questa volta in volata sul campo dell’Orlandina del neo coach Andrea Mazzon grazie a un miracolo di Stanley Okoye (18 punti) sulla sirena, aggancia il treno playoff a quota 24 e ora sogna un posto nelle otto.
Orlandina che resta sola all’ultimo posto (siamo a quattordici sconfitte consecutive), stante la vittoria di Pesaro tra le mura amiche contro Pistoia. 80-72 il finale dopo un supplementare, con il nuovo arrivato, Taylor Braun, che si conferma subito degno sostituto di Dallas Moore, timbrando 21 punti e 8 rimbalzi.