Eliminiamo subito un’ecquivoco se no quelli dell’Eurobasket, sponsorizzata Leonis, suscettibili come sono al punto di aver accusato All-around di ogni nefandezza in questa settimana pre derby ( ma ne riparleremo a fine stagione perché il comportamento è stato davvero difficilmente qualificabile): il derby lo ha vinto chi lo ha meritato. La Leonis ha vinto 63 a 54 sulla Virtus Roma. Ha avuto un pò meno paura. Ed il suo “famigerato” tiro da 3 questa volta è stato un buon strumento. Sempre 9 su 24 la percentuale, ma rispetto al 4 su 23 degli avversari che fino a 5 minuti dal termine era addirittura un imbarazzante 0 su 17, è tanta roba.
Ha vinto con merito perché ha innescato con continuità Sims che ha mandato in tilt la difesa virtussina, ha vinto con merito perché ha disinnescato Lee Roberts e soprattutto Aaron Thomas e dopo di che è stato tutto più facile perché gli italiani della Virtus quest’anno sono inesistenti quando si tratta di vincere le partite, figuriamoci quelle che contano.
Ha vinto perché quando ha preso il comando della partita, 5 a 0 con due liberi di Brkic e tripla di Deloach a due minuti dal termine del primo quarto, non lo ha più lasciato cercando di incrementarlo o quanto meno di difendere quel vantaggio. Ha concesso molto a rimbalzo difensivo – ma si sa che è un limite – ma ha poi chiuso bene le secondo opportunità. Primo tempo con punteggio da basket d’altri tempi altro che A2, 17 a 13.
E secondo ancora peggio perché dopo 10 minuti di brutture tecniche da tutte e due le parti – pretendere che fosse anche una bella partita visto quel che si giocavano era davvero troppo – Turchetto e Bucchi hanno portato le squadre negli spogliatoi sul 24 a 21…
Il terzo quarto è cominciato con Sims sugli scudi ma poi Landi ha rimesso la Virtus in pari, 28 a 28 con 6 minuti e 40 da giocare con dei liberi ed una buona giocata. Ma ancora una volta una tripla Leonis – di Venuto – ha rimesso i “padroni di casa” avanti. La confusione mentale della Virtus e la conseguente miglior disposizione della Leonis si è vista anche nei 4 sfondamenti che la difesa Eurobasket è riuscita a prendere in meno di 25 minuti, tutti ineccepibili e la “tigna” di Deloach si è vista quando dopo un libero segnato da Thomas per un tecnico di Moe e la palla mal giocata sulla rimessa, proprio la guardia americana della Leonis si è fatta tutto il campo per il canestro del 33 a 31 e subito dopo ha piazzato la tripla del 36 a 31. Nulla di nuovo fino alla fine del periodo chiuso avanti dalla Leonis sul 42 a 35.
Ed ancora Sims ha dato il via a quello che è sembrato il break ammazza partita: dal 44 a35 al 52 a 38 in 4 minuti e 30″ con la Virtus a 0 su 17 da tre. Ma la pallacanestro è un gioco bellissimo proprio per questo: in meno di due minuti Chessa e Parente hanno messo 4 triple di seguito, firmato il parziale di 0 a 12, portato la Virtus sul 52 a 50 ed evocato i fantasmi di Trapani per quelli della Leonis. Poi però ingolosito, Parente ha sparato sul ferro la presunta quinta tripla consecutiva , Thomas ha perso una palla incredibile in contropiede e Deloach e Sims hanno confezionato un alley oop bellissimo nel cuore della difesa avversaria. Il 54 a 50 è sembrata la condanna perché è vero che poi c’è stato il 54 a 52 ma il pallino lo aveva ormai ripreso la Leonis che con una serie di liberi ha chiuso, meritatamente la contesa e probabilmente il discorso salvezza. Mentre la Virtus dovrà sobbarcarsi il duro lavoro dei play out. Giustamente.
PS: amici, conoscenti, addetti stampa e dirigenti dell’Eurobasket per favore astenersi da whatsapp, sms, telefonate, messaggi diretti o indiretti, trasversali o diagonali per un pò…Godetevi in pace questo successo
Eduardo Lubrano