L’Amatori Pescara cede 84-89 in casa contro Recanati, dopo aver mancato la zampata decisiva tra la fine del secondo quarto e l’inizio del terzo. Il coraggioso tentativo di rimonta finale non è bastato per raddrizzare la gara, anche se Drigo ha avuto in mano il tiro del meno due, finito sul ferro. Pescara ha gestito le operazioni per i primi 22 minuti di gioco, ma non è mai riuscita a prendere davvero il largo. Nel terzo quarto, alcuni possessi mal gestiti hanno dato il via al pesante break ospite; merito agli avversari, che hanno costruito alcuni canestri dall’altissimo coefficiente di difficoltà. L’Amatori, adesso, è a 4 punti di distanza dal secondo posto, conservato proprio dai quotatissimi marchigiani; ha ben 11 partite per provare a raggiungerlo, forti della differenza canestri a favore.
I padroni di casa hanno giocato una buona gara: potevano e dovevano capitalizzare meglio alcune situazioni favorevoli, ma il giudizio complessivo deve essere positivo. Davanti a una squadra molto attrezzata come Recanati, vale la pena guardare il bicchiere mezzo pieno: per la prima volta in stagione Masciarelli e Bedetti hanno calcato contemporaneamente il parquet e finalmente lo staff tecnico ha avuto a disposizione corpose rotazioni per gestire la squadra. Con questi under a disposizione, l’Amatori è senza dubbio la squadra più lunga del girone. Miglior marcatore del match e vero trascinatore dei biancorossi è stato Ennio Leonzio, 26 punti a referto con un favoloso 10/14 dal campo. L’Amatori adesso deve guardare avanti e concentrarsi sulle 11 partite che restano: ha già affrontato le tre avversarie più forti del girone, giocherà gli altri scontri diretti in casa e finalmente sembra poter dimenticare l’infermeria affollata. Insomma, gli ingredienti giusti per un filotto ci sono. Tra gli ospiti, che si sono confermati una squadra attrezzata per il salto di categoria, davvero importante la prova di Gurini, autentico salvatore nei momenti più difficili. Dalla qualità di Zampolli e Guarino è nato il break decisivo.
Coach Rajola conferma Grosso nello starting five, mentre Recanati schiera già dalla palla a due Zampolli, Guarino e Di Viccaro. Le guardie degli ospiti hanno grande talento, ma all’inizio della partita fanno una fatica tremenda a tenere gli attacchi degli esterni di casa: Grosso segna la prima tripla del match e poi taglia come il burro la difesa marchigiana, generando situazioni favorevoli per liberare sugli scarichi Leonzio, che in avvio è infallibile. Così Pescara scappa (12-4; 14-6). Con il passare dei minuti Recanati prende un po’ di fiducia, contiene l’ardore dei locali e con due bombe si riporta a contatto (14-13). Ora la partita è più equilibrata, mentre Masciarelli torna in campo dopo qualche settimana. Sull’ultimo possesso del primo tempino arriva la tripla da applausi di Drigo, per il 21-17 che chiude il primo tempino.
D’Eustachio, Masciarelli, Bedetti, Bini, Drigo: questi i biancorossi sul parquet a inizio secondo quarto. Le due squadre ora vanno avanti a fiammate (parziale di 6-0 per Pescara, poi sette punti praticamente di fila di Pierini) e coach Rajola ruota parecchi quintetti, in una situazione di sostanziale equilibrio. Con Masciarelli e Bedetti a disposizione, lo staff tecnico abruzzese ha tante frecce al proprio arco: i due non sono al cento per cento ma hanno il talento per incidere parecchio sul match e non si fanno pregare, segnando 17 punti in due in questo quarto. Recanati si affida spesso alla soluzione spalle a canestro: nel primo quarto con Broglia, adesso con Fall. Cinque pesantissimi punti di fila di Gurini segnano il pareggio sul 33 pari. Pescara scappa di nuovo ma altri quattro punti consecutivi dell’ala ospite determinano un nuovo contatto (38-37). Zampolli definisce il primo vantaggio ospite, subito cancellato da Bedetti per il 40-39 che manda le squadre negli spogliatoi.
Il secondo tempo inizia nel segno di Leonzio: rimbalzo offensivo, tripla, fallo subito. Pescara però, nel momento decisivo, non gestisce al meglio i possessi: Recanati non perdona e per la prima volta prova davvero a scappare via (43-47; 45-50) con un Gurini chirurgico. L’Amatori adesso offre un buon livello di gioco, ma commette qualche errore di fila in attacco: un po’ di imprecisione e qualche scelta affrettata. Scelte errate che il talento degli ospiti punisce con giocate di altissimo livello, ben guidate dall’eterno Guarino (alla fine i suoi assist saranno nove). Recanati si spinge fino al +9, trascinata dal solito Zampolli. Leonzio tiene in piedi l’Amatori, che nel momento di confusione trova il suo riferimento nella sua inarrestabile guardia (56-62). Cinque tiri liberi consecutivi di Pierini gonfiano il vantaggio ospite fino alla doppia cifra (56-67), distacco confermato nelle ultime azioni del parziale (59-70).
Pescara sembra in difficoltà, ma come sempre non molla di un centimetro. Non lo ha fatto quando aveva i giocatori contati, non lo fa stasera che intravede la luce in fondo al tunnel degli infortuni. La squadra alza il pressing e lotta in ogni zona del campo: non ha ancora la forma fisica adatta per giocare 40 minuti ad altissimo livello e, di conseguenza, sbaglia troppo al tiro, ma comunque rintuzza lo svantaggio (66-74) e ora limita bene gli attacchi degli ospiti. La gara adesso è equilibratissima ma il cronometro, evidentemente, non gioca a favore dei biancorossi. Leonzio risponde alla bomba del solito Gurini, Bedetti stoppa Fall nonostante i centimetri di differenza, Caverni strappa la palla dalle mani di Guarino (73-80) e sul fallo in attacco di Pierini la partita sembra poter incredibilmente girare: è il quinto fallo personale del lungo marchigiano, che va a far compagnia in panchina a Broglia, fuori per lo stesso motivo. Capitanelli trasforma i liberi (75-80), Guarino butta via la rimessa e il palazzetto letteralmente esplode, perchè l’Amatori ha la palla del -2. Nel momento chiave, la Dea Bendata premia la precisione degli ospiti: il tiro di Drigo trova il ferro e va fuori; si va dall’altra parte e Zampolli infila la più classica delle triple di tabella. Pescara trova incredibilmente la forza di provarci ancora, con i canestri di Masciarelli e le palle recuperate di Caverni, mentre Fall non riesce a fare amicizia nemmeno al Palaelettra, dopo un contatto con Leonzio che fa imbestialire la panchina locale. Pescara tenta la via del fallo sistematico per provare a ribaltare il punteggio, ma non basta: la spunta Recanati e l’Amatori ora deve guardare avanti, dopo aver visto per la prima volta in azione il roster al completo.
Stefano Rajola
“Secondo me abbiamo giocato una gran bella partita nel primo tempo, credo anche spettacolare, divertendo il pubblico. Ci è mancata un po’ di cattiveria per chiudere quei venti minuti con un vantaggio più sostanzioso. Nel terzo quarto siamo stati troppo ingenui e subire 31 punti senza usare tutti i falli del bonus è imperdonabile, soprattutto con una rotazione a nove giocatori come la nostra. Purtroppo contro una squadra contro Recanati paghi certe errori: Pierini, Zampolli e Gurini non li scopriamo oggi. Per il resto, credo che abbiamo offerto una buona prestazione: ci è mancato qualcosa nel tiro da tre punti, ma può succedere che per una volta i giocatori che hanno sempre fatto la differenza siano meno precisi. Voglio prendere il buono di questa partita e pensare che finalmente abbiamo messo insieme tutti i giocatori a disposizione. Anche se non al top della forma -Masciarelli ha fatto un solo allenamento con la squadra dopo l’infortunio, Bedetti non è al meglio- per la prima volta abbiamo visto la squadra che abbiamo tra le mani. Ora dobbiamo provare a vincerle tutte e vedere dove possiamo arrivare. Mancano undici partite e dobbiamo pensare solo ad allenarci bene. Vogliamo conquistare i due punti già domenica a Porto Sant’Elpidio“.
Parziali: 21-17; 40-39; 59-70
Vincenzo De Fanis – Ufficio Stampa Amatori Basket