Come sulla scena di un crimine, raccogliamo indizi che possano darci conto della vittoria ottenuta, per altro con piena merito, dalla Tiber contro la Costa d’Orlando. Se all’andata fu il “tonfo” più fragoroso, e per certi versi inaspettato, il ritorno è diametralmente opposto. Primo indizio l’assenza di Bertoldo. Giocare una partita dal coefficente così alto di difficoltà, senza il top scorer, non solo bluarancio, ma dell’intero girone ed in senso assoluto anche della Serie B, è come giocare alla roulette russa, con più di un proiettile nel tamburo.
Secondo indizio il campo di “casa” a Battipaglia. Location insolita per la squalifica del PalaDonati. Confidenza con il campo, punti di riferimento diversi ed una routine stravolta che potrebbe “spezzare” ritmo ben prima della palla a due. Una vera palude.
Terzo indizio il carattere. Che questo codice sia presente nel codice genetico di questa squadra, è scientificamente provato, tuttavia il carattere non basta. Ci vogliono capacità tecniche e sagacia tattica, con quella “terza ci” che inizia sempre con la stessa lettera, ma che tutti potrete intuire. Di partite giocate con carattere, quante ne volete in questa stagione, che non sempre hanno portato punti in classifica. Si sa che gli “episodi” alla fine si riallineano, e quelle poche partite (tre o quattro al massimo), sfumate all’ultimo secondo, a conti fatti ci avrebbero portati esattamente dove siamo in classifica. Indubbiamente con un altro morale, ma pur sempre a centro classifica.
La vittoria ottenuta con piena autorevolezza, su un campo amico ma non di casa, anche se l’organizzazione della Pol. Battipagliese l’ha reso possibile sentire l’effetto “PalaDonati”, e sopratutto una vittoria conseguita senza il “go-to-guy” tiberino, sono i tre i indizi che fanno una prova. La prova è che questa squadra, pur sempre con i propri tempi, chiamiamolo periodo di ambientazione, senza dimenticare l’unico obiettivo stagionale (salvezza), è una squadra da play-off. La prova di maturità, sopperendo all’assenza, dell’intera squadra è da sottolineare quanto più che sia possibile. Come anche l’acume tattico dello Staff capitanato da Coach Polidori, ma con l’espertissimo Coach Innocenti e dal prezioso lavoro del terzo assistente Coach Donati. Il piano partita è stato modellato in modo intelligente, aggiustando le situazioni per i giocatori convocati. Questo ha indubbiamente responsabilizzato la squadra, che mai come ieri, ha giocato di squadra, portando il proprio mattoncino alla causa.
Come contro Barcellona, sprint iniziale dei tiberini che piazzano giù più che un parziale, una dichiarazione d’intenti. 10-0, che dopo l’inevitabile time-out è recuperato dagli ospiti. Nella parte centrale, attacchi un pó asfittici, con il Solo Ricciardi che ne mette due sempre impossibili per noi umani. La seconda fondamentale dopo il primo allungo della Costa d’O nel terzo quarto. Ed è li che esce tutto il carattere, o se preferite l’altra “C”. Altro altro gancio sul mento dell’avversario, che barcolla incapace di reagire fino al gong finale.Vittoria pesante, contro una diretta concorrente, anche se la differenza punti resta a favore dei siciliani, ma iniezione di fiducia enorme (siringa da cavallo), per tutti i bluarancio. I risultati della giornata, pochi a favore Tiber, consolidano il settimo piazzamento della squadra di montesacro, in attesa del prossimo turno, che per effetto di moltissimi scontri incrociati, potrebbe essere favorevole ai nostri colori, purchè Isernia, altra partita vinta con il carattere, sia affrontata fin da oggi con la consapevolezza mentale giusta. Gli americani che hanno sempre una frase per tutto, a questo proposito direbbero:” practice as u ‘r the last, play as u ‘r the first” “allenati come se fossi l’ultimo, gioca come se fossi il primo“. Chiaro il messaggio!?
Parziali: 23-20; 37-34; 50-50;
Tiber: Algeri 11, Dal Sasso, Moretti 4, Ridolfi 13, Reali 5, Napolitano 13, Galli, Ricciardi 15, Santucci 14, Valentini, Padovani, Campelli ne. Coach: Marco Polidori.
Pol. Costa D’Orlando: Ferrarotto ne, Marinello 17, Balic 13, Fort, Di Coste 6, Tabbi 4, Paunovic 15, Sorrentino 2, Munastra 2, Pozzi 8. Coach: Giuseppe Condello.
Alessandro Barilani – Ufficio Stampa US TIBER BASKET