Data | Risultato | ||||
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11/01 01:00 | ![]() |
CHARLOTTE HORNETS | 111-115 | DALLAS MAVERICKS | ![]() |
28:20, 52:59, 77:83 | |||||
11/01 01:00 | ![]() |
INDIANA PACERS | 106-114 | MIAMI HEAT | ![]() |
26:38, 47:58, 78:84 | |||||
11/01 01:00 | ![]() |
WASHINGTON WIZARDS | 104-107 | UTAH JAZZ | ![]() |
32:25, 50:46, 77:83 | |||||
11/01 01:30 | ![]() |
BROOKLYN NETS | 80-114 | DETROIT PISTONS | ![]() |
26:34, 41:63, 61:90 | |||||
11/01 01:30 | ![]() |
NEW YORK KNICKS | 119-122 OT2 | CHICAGO BULLS | ![]() |
25:26, 52:48, 82:78, 105:105, 112:112 | |||||
11/01 02:00 | ![]() |
HOUSTON ROCKETS | 121-112 | PORTLAND TRAIL BLAZERS | ![]() |
25:19, 55:45, 86:77 | |||||
11/01 02:00 | ![]() |
MEMPHIS GRIZZLIES | 105-102 | NEW ORLEANS PELICANS | ![]() |
29:38, 60:61, 77:70 | |||||
11/01 02:00 | ![]() |
MILWAUKEE BUCKS | 110-103 | ORLANDO MAGIC | ![]() |
30:29, 53:46, 89:69 | |||||
11/01 02:00 | ![]() |
MINNESOTA TIMBERWOLVES | 104-88 | OKLAHOMA CITY THUNDER | ![]() |
23:23, 47:47, 76:65 | |||||
11/01 03:00 | ![]() |
DENVER NUGGETS | 97-110 | ATLANTA HAWKS | ![]() |
21:29, 46:54, 78:82 | |||||
11/01 04:30 | ![]() |
GOLDEN STATE WARRIORS | 106-125 | LOS ANGELES CLIPPERS | ![]() |
35:32, 62:58, 90:97 |
Senza Curry e Thompson, i Golden State Warriors cadono in casa 106-125 davanti a uno scatenato Lou Williams, protagonista con il suo massimo in carriera da 50 punti. Ai campioni in carica non bastano i 40 di Kevin Durant, che diventa il secondo più giovane di sempre a raggiungere quota 20.000 in carriera.
Per i Golden State Warriors la sfida contro gli L.A. Clippers non era nata sotto i migliori auspici già dal mattino: pur riabbracciando Kevin Durant dopo tre partite di assenza (e per questo motivo lasciando fuori Klay Thompson per un turno di meritato riposo), i campioni in carica prima della gara hanno dovuto fare i conti con l’inaspettato forfait di Stephen Curry, a cui si era girata la caviglia destra in chiusura di shootaround durante la sua classica routine di tiro mattutina. Niente di preoccupante, almeno a sentire coach Steve Kerr, ma comunque abbastanza per tenerlo fuori dalla partita contro i rivali di conference, come al solito alle prese con un’infermeria pienissima (Blake Griffin, Patrick Beverley, Danilo Gallinari, Austin Rivers e Milos Teodosic). Nonostante le tantissime assenze, la gara si è però rivelata più piena di storie e spunti di quanto ci si potesse attendere: Kevin Durant, ad esempio, ha chiuso con il suo massimo in maglia Warriors a quota 40 punti, di cui i 25 segnati nel primo tempo gli sono serviti per arrivarte precisamente a quota 20.000 in carriera (il secondo più veloce di sempre dopo LeBron James); ancora meglio ha fatto però Lou Williams, che ha firmato il suo massimo in carriera a quota 50 punti e ha dominato la sfida nel secondo tempo, portando i Clippers a una vittoria tanto insperata quanto importante per la loro stagione. “Sono venuti qui e ci hanno fatto il c**o: si meritano tutto quello che hanno fatto” il commento di Kerr dopo la partita rendendo merito agli avversari, capaci di resistere alle zampate di Durant (14/18 al tiro e 6/7 da tre) rimontando 9 punti di svantaggio a metà terzo quarto e spazzando via i campioni in carica da quel momento in poi, chiudendo gli ultimi 18 minuti con un clamoroso parziale di 53-25.