La vicenda della Juvecaserta esclusa dalla Lega A PosteMobile nel luglio di quest’anno per non aver ripettato secondo la Fip e la Com.Te.C. alcuni parametri economico/finanziari necessari è ben lontana dal dirsi conclusa.
Già dai giorni successivi l’esclusione la dirigenza della società campana annunciò che la partita sarebbe proseguita in ambito giudiziario e come riporta oggi il quotdiano di Napoli Il Mattino il presidente della Juve, Raffaele Iavazzi ha compiuto un passo singificativo. Ecco l’articolo pubblicato oggi a firma di Salvatore Cavallo
“Caserta. Il fuoco sotto la cenere non è spento, anzi è pronto a divampare alla prima scintilla. La Caserta dei canestri, seppur mortificata dall’esclusione dalla A, non vuole arrendersi e il patron Raffaele Iavazzi vuole andare fino in fondo per ottenere la riammissione in quella A dalla quale la Juvecaserta, come ha sempre sostenuto, è stata ingiustamente esclusa.
Da qualche mese la partita si gioca nelle aule di giustizia amministrativa e ora finisce in Procura. Iavazzi, nei giorni scorsi, ha presentato una denuncia per falso in atto pubblico derivante dall’irregolarità del «foglio presenza della riunione Comtec del 13 luglio». Il documento in questione, indispensabile per la validità del verbale numero 253 (che avrebbe poi determinato l’esclusione di Caserta da parte del Consiglio Federale), riporta i nominativi e le firme di tutti i componenti dell’organo di controllo della Fip ed è stato depositato nelle memorie difensive della Fip al Tar e al Consiglio di Stato. Il legale della Juvecaserta, Adinolfi, ha prelevato il file pdf (allegato 34 delle memorie difensive federali) direttamente dagli atti del Consiglio di Stato e Iavazzi, dopo aver notato qualche anomalia, ha dato mandato a una società specializzata per una perizia. L’analisi del documento ha portato a concludere che il file pdf è composto da due immagini e non da una sola come avrebbe dovuto essere trattandosi della scansione di un unico foglio. Inoltre l’immagine con i nomi è in bianco e nero con una risoluzione di 300 dpi mentre l’altra con le firme è a colori con risoluzione da 150 dpi. La perizia giurata arriva dunque alla conclusione che il documento finale è stato ottenuto con la sovrapposizione delle due immagini.”