Pesaro, 3 dicembre 2017 – Alla fine la spunta la Vuelle, se vogliamo anche meritatamente, ma dopo tre quarti in cui gli ospiti avevano sonnecchiato ed i padroni di casa si erano quasi costantemente mantenuti sulla doppia cifra di vantaggio, la vittoria è arrivata solo grazie ad una palombella acrobatica di Moore che ha evitato i supplementari che sembravano ormai incombenti.
L’agonismo aveva in effetti latitato per i primi tre quarti, complice il fatto che Varese non riusciva a togliersi di dosso il torpore che l’accompagnava fin dalla palla due, mentre la Vuelle era stata sapiente a mantenersi lucida e concentrata quel tanto che bastava per mantenere sempre un discreto margine di vantaggio.
Tutte le emozioni si sono quindi concentrate nell’ultimo quarto, quando arrivava finalmente la reazione degli uomini di Caja, mentre i padroni di casa non riuscivano più a cambiare passo e ad adattarsi ai nuovi ritmi della partita.
Alla fine la vittoria è arrivata con quattro preziosissimi liberi di un efficacissimo Mika ed anche a qualche situazione fortunata, non riferendosi solo alla preghiera finale di Moore ma anche ad un rimbalzo offensivo raccattato dalla spazzatura da Omogbo al termine di un’azione offensiva a dir poco orribile e che il nigeriano riusciva a riconvertire in un gioco da tre punti quando la pressione degli ospiti si stava facendo sempre più preoccupante.
L’Openjobmetis Varese alla fine può quindi addirittura recriminare per come è andato il finale ma, ad essere onesti, bisogna riconoscere che la vittoria della Vuelle è stata sicuramente meritata, anche perché di fatto ha condotto per tutti i quaranta minuti e, se è pur vero che gli ultimi dieci minuti sono stati da incubo, non si può ignorare che comunque Varese ha concluso con un 40% complessivo al tiro , 9 palle perse ed un 63 complessivo di valutazione.
Il nuovo arrivato Kuksiks in avvio è in panchina, mentre Caja propone, come di consueto nelle ultime partite, Ferrero in starting five da ala forte.
Nei primi due minuti Pelle è una furia sotto il suo canestro, con almeno un paio di stoppate (a fine primo tempo il tabellino ne segnalerà tre ma almeno una deve esser sfuggita ai rilevatori) rifilate agli avversari che si avventuravano sotto canestro.
Ciò nonostante i ragazzi di Leka non si fanno intimorire e, dopo la tripla in avvio di Ceron, trovano punti importanti con Mika e, soprattutto, con un Bertone che sta crescendo per intraprendenza partita dopo partita.
L’Openjobmetis non perde comunque il contatto e, dopo essere stata in vantaggio sull’8-9, a circa metà del primo quarto è ancora in parità a quota 11; per i ragazzi di Caja sugli scudi ci sono soprattutto Okoye e Ferrero, i più bravi ad approfittare anche di qualche amnesia difensiva dei padroni di casa.
La parità viene interrotta da Kuksiks, appena entrato a 4 minuti dal termine, che si presenta ai suoi tifosi con una tripla a freddo che invece scalda l’ambiente. Varese reagisce subito con un cesto di Waller ma poi, in conclusione del primo parziale, la Vuelle allunga grazie alle seconde linee Monaldi ed Ancellotti; il primo quarto si conclude con una tripla di Moore, fin lì piuttosto assente, che sancisce il massimo vantaggio per i padroni di casa sul 22-15.
Al ritorno in campo l’Openjobmetis sembra in grado di ricucire, con due canestri di Hollis ed Avramovic che riportano gli ospiti sul -3 (22-19); di lì in poi invece i varesini entrano in una grave crisi offensiva che li porterà a segnare solo 8 punti nei rimanenti 9 minuti.
La Vuelle invece, pur senza mostrare nulla di superlativo, è estremamente concreta, limando anche quelle disattenzioni difensive che le avevano un po’ tarpato le ali nel primo quarto; così, mentre l’Openjobmetis continua a litigare con il canestro e perde anche qualche palla di troppo, i padroni di casa dilatano gradualmente il vantaggio, trovando triple ancora da Ceron e Kuksiks, ma anche canestri preziosi da Mika e da un Moore sempre più in partita.
A circa 3:30 minuti dalla fine, quando Caja deve per forza chiamare time out, la Vuelle raggiunge la doppia cifra di vantaggio (35-25) e poi, sulla sirena di fine primo tempo, tocca il massimo vantaggio (40-27) con una spettacolare schiacciata di Mika su alley-hoop di Bertone.
L’inizio del terzo quarto non porta nulla di nuovo per Varese che anzi, nonostante due triple consecutive di Okoye, tocca anche il -17 (52-35) dopo 5:15 minuti, con i soliti Mika e Moore sugli scudi.
Coach Caja deve per forza chiamare time out e al rientro in campo Varese ha un primo sussulto, anche perché in contemporanea c’è un fisiologico rilassamento dei padroni di casa; l’Openjobmetis, grazie al solito Okoye e ad un Hollis abbastanza dinamico, si riporta sotto la doppia cifra di svantaggio (54-46) sul finale del quarto, prima che una bella iniziativa di Monaldi non fissi il punteggio all’ultima pausa sul 56-46.
La partita si rianima improvvisamente nell’ultimo quarto, con l’Openjobmetis che ritrova un’inaspettata vitalità, mentre Pesaro non riesce più ad uscire dal ritmo compassato che l’aveva comunque portata in doppia cifra di vantaggio.
Così in soli 5 minuti gli ospiti ritornano addirittura in parità a quota 59, grazie anche al fatto che al solito Okoye si aggiunge anche Wells (autore di 9 punti nel solo ultimo quarto) a portare fine nella cascina di coach Caja .
La Vuelle non riesce più ad eseguire i suoi giochi e si aggrappa ad ogni occasione, anche fortuita, per non farsi superare; Moore si issa la squadra sulle spalle con una tripla e due tiri liberi, cui però replica sempre Wells.
A 1:30 minuti dalla fine c’è una prima azione fondamentale per la Vuelle quando, dopo un’azione offensiva emblematica in cui la confusione aveva regnato sovrana, Omogbo trova una rimbalzo offensivo che poi porta in dote tre punti che risospingono i suoi sul +4 (67-63).
La partita ovviamente non è finita e sul ribaltamento offensivo Okoye segna tre liberi su uno sciocco fallo di Ceron su un suo tiro da tre; Pesaro continua a soffrire le pena dell’inferno sui suoi attacchi ma trova, non si sa come due falli, su Mika, che è eccezionale a segnare i quattro tiri liberi guadagnati.
A 30 secondi dalla fine la Vuelle è quindi ancora sul + 2 (71-69), con gli ultimi due liberi di Mika guadagnati sul quinto fallo di Okoye; sull’attacco varesino è Avramovic a segnare a otto secondi dalla fine ed a portare il match sull’orlo dei tempi supplementari.
Coach Leka chiama time out per orchestrare l’ultimo attacco, ma i suoi ragazzi non riescono ad organizzare niente di meglio che una tripla sbilenca (e con sospetta infrazione di passi, a dire del coach Caja) di Moore, che impatta sulla tabella e poi entra clamorosamente nel canestro tra il tripudio dei tifosi.
Rimane ancora poco più di un secondo e Caja chiama time out per provare l’impossibile sull’ultimo attacco dei suoi, che infatti non si concretizza.
Victoria Libertas Pesaro – Openjobmetis Varese 74-71
Parziali: 22-15; 18-12; 16-19; 18-25
Progressione: 22-15; 40-27; 56-46
Mvp: le fredde statistiche premiano ancora una volta la doppia cifra di Omogbo ma se Pesaro ha vinto bisogna ringraziare chi nel finale ha mantenuto la freddezza necessaria e quindi, oltre al solito Moore, un Mika monumentale soprattutto nell’ultimo quarto ed autore di 11 punti e 12 rimbalzi (oltre ai preziosissimi tiri liberi di cui si è detto)
Wvp: giunti all’inizio dell’ultimo quarto c’era solo l’imbarazzo della scelta nel cercare il peggiore degli ospiti ma poi, con il risveglio di Wells e la ritrovata concretezza rimbalzo di Cain, non rimane che Waller, evanescente per tutto il match, da additare come peggiore in campo.
Spogliatoi
Leka: sono due punti dedicati a Gianluca Mattioli ed alla sua famiglia, a cui siamo molto vicini. Abbiamo disputato due ottimi quarti, giocando insieme e muovendo la palla; ci aspettavamo poi il loro rientro e nei momenti importanti siamo stati bravi a stringere i denti, riuscendo a segnare tiri liberi preziosi quando loro ci impedivano di eseguire i nostri schemi e di far ricevere la palla a Moore. La rotazione a otto giocatori ci è servita molto e Kuksiks ci ha dato quello che ci aspettavamo sia come minutaggio che come rendimento. Per noi non esistono partite facile ed oggi si è visto, perché in questo campionato non ci si può rilassare
Caja: c’è rammarico per il risultato e per come abbiamo interpretato passivamente il primo tempo, dopodiché nel secondo tempo abbiamo finalmente giocato la nostra pallacanestro e nel finale possiamo maledire qualche episodio sfortunato o dubbio. Oltre al tiro finale di Moore Pesaro l’ha spuntata con tre fondamentali rimbalzi offensivi presi al termine di azioni piuttosto confuse ed in cui, onestamente c’è stata qualche fischiata dubbia. Peccato, perché era bastato giocare con più energia per ritrovare fiducia e canestri con cui avevamo ribaltato l’inerzia.
Giulio Pasolini