Philips Arena, Atlanta, 25 novembre. Toronto spazza via Atlanta con una prova di squadra eccezionale che non ammette repliche (78-112), traendo energie dalla panchina e macinando gioco, a tratti dando spettacolo. Gli Hawks reggono solo un quarto, per poi crollare miseramente, traditi dal loro leader Schroder (che pure era reduce da cinque gare a quasi 21 di media), impotenti sotto le plance (32-46 il bilancio delle carambole), sovrastati in tutte le fasi del gioco. Entrambe le squadre erano in back-to-back, ma della brillante Atlanta che, solo il giorno prima, aveva messo a tacere i Knicks si sono perse le tracce.
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Primo quarto. L’inizio è di marca ospite, con Valanciunas ed Ibaka che dominano il confronto contro i diretti avversari (2-9 dopo 4′), mentre i padroni di casa trovano i corridoi chiusi dalla stazza del lituano. Budenholzer corre ai ripari ordinando il pick and roll laterale, con Schroder che attacca gli spazi sfruttano i mismatch, per chiudere al ferro o assistere Dedmon. Belinelli subentra ad uno spento Bazemore e raccoglie subito i primi frutti dal lato debole. Alzando il pick and roll, trovando migliori spaziature grazie al Marco nazionale, i padroni di casa vanificano la difesa ospite, operano il sorpasso (16-13 all’8′) e costringono Casey al timeout. È già tempo di seconde linee: Belinelli prende il posto di Schroder at the point, è una sentenza in situazione di spot up e guida ottimamente i giochi a due con i suoi lunghi, Bembry si fa notare per la difesa aggressiva sulla palla, ma Siakam e Poeltl, dall’altra parte, rispondono colpo su colpo e consentono ai canadesi di restare in vantaggio al primo mini-intervallo (25-28). Il nostro Belinelli è decisamente in palla e gli Hawks giocano meglio quando Schroder è in panchina: questa amara considerazione sarà una costante, durante la gara…
Secondo quarto. Sono in campo le riserve: i Raptors schierano Brown e Van Vleet in backcourt, ma sono ancora i giovanissimi lunghi ospiti a stupire per lucidità tattica ed abnegazione su ambo i lati del campo, mentre Norman Powell (17 con il 50% da 3 e 3 recuperi, a fine gara, top scorer e uomo chiave dell’incontro) inizia a colpire dall’angolo ed a pressare sulla palla: al 4′ è già +9 Toronto. Coach Bud prova a spezzare l’inerzia chiamando timeout, ma ottiene, se possibile, l’effetto opposto: il rientrante Schroder si ostina ad attaccare dal pick and roll centrale, rimediando stoppate e palle perse; al contrario, i giochi Van Vleet-Poeltl (eccezionale la prova dell’austriaco, chiuderà con 14+7 e tanta, tanta difesa) non trovano ostacoli ed in un amen gli ospiti volano sul +19, chiudendo qui, di fatto, la contesa.
Atlanta, giustamente, tenta la carta dello smallball, con Beli e Bazemore in campo contemporaneamente, Pince schierato da 4 tattico ed Ilyasova centro. È una buona idea, che viene vanificata dall’insistenza con cui Schroder continua a cercare i drive al ferro, perennemente oscurato dalle lunghe leve canadesi e dai sincronismi delle rotazioni difensive ospiti. Il rientro di DeRozan (chiuderà con soli due punti, ma anche otto assist all’attivo) inceppa momentaneamente l’attacco ospite, ma Atlanta non sa approfittarne, ed anzi Lowry inizia a martellare con le sue triple in transizione, allargando il solco tra e due squadre fino al + 28 all’intervallo lungo (39-67). Non ci dilungheremo, davvero, nel descrivere il secondo tempo…
Il segreto tattico del trionfo ospite è molto semplice: la difesa ha buon gioco contro gli ostinati attacchi a testa bassa cercati dai georgiani per vie centrali, alternando raddoppi sulla palla, per poi rientrare rapidamente sul rollante, ad una “matchup” che accetta tutti i cambi difensivi (abbiamo visto Van Vleet chiudere in post basso Dedmon soffiandogli la palla, Siakam non perdere il primo passo di Schroder), non consentendo più agli Hawks di creare un vantaggio o di smarcare l’uomo al tiro. In attacco, Toronto vola sulle ali del pick and roll, con Poeltl che vero dominatore del secondo parziale, finalizzando quasi senza errori, mentre Siakam gioca in PF, attaccando dalla linea di fondo o, più spesso, schierato in pop up, da cui crea per sé (sua la tripla del +19) o per gli altri (alto-basso spettacolare a chiudere il parziale di 5-21 che, di fatto, manda la partita in archivio dopo meno di venti minuti di gioco). Con i titolari in campo, invece, DeRozan giostra più spesso da PG, mentre Lowry, libero di giocare off the ball, esibisce difesa del ferro, corsa e tiro dall’arco, la migliore novità dei Raptors di quest’anno (chiuderà con 4/7 da 3 e ben13 rimbalzi!) .
Terzo quarto. Il divario tra le due squadre è tale da indurre ritmi più blandi nella ripresa. Atlanta gioca ancora lo smallball schierando Belinelli o Pince in PG e togliendo palla e pressione dalle mani di Schroder, il quale, vistosi chiusa la via del canestro, tenta la strada del tiro dalla media-lunga distanza dopo aver ricevuto il blocco (a dire il vero, con scarsa fortuna). Indubbiamente il gioco di casa ne giova, ma paga tremendo dazio in difesa, perché Valanciunas (16+8) si erge a padrone assoluto del pitturato, realizzando la gran parte del suo bottino in questo frangente di gara. Toronto scollina i 40 punti di vantaggio, relegando l’ultimo quarto a mero garbage time (58-99).
Quarto quarto. In campo le terze linee, gara in ghiaccio da tempo, c’è tempo, prima dei titoli di coda, per ammirare ancora le giocate dei ragazzi terribili di Toronto: Poeltl si esibisce in un terzo tempo dopo pick and roll alto da manuale del basket! Dall’altra parte, Delaney e Dorsey danno un minimo di verve ad un attacco stagnante, giocando il “penetra e scarica”, sia pure con alterne fortune al tiro. C’è spazio per tutti, anche per la prima apparizione stagionale di Miles Plumlee tra le fila di Atlanta, mentre Powell regala spettacolo in crossover e Lowry continua a martellare il canestro di casa con la sua transizione…
Atlanta si lecca e ferite in attesa di ritrovare il miglior Schroder e… di affrontare avversari più alla sua portata. Toronto, invece, riscatta subito la sconfitta di Indianapolis, conferma quanto di buono messo in luce in questo primo scorcio di stagione rivendicando il proprio ruolo di contender ad Est. Si, Toronto c’è, e tutti dovranno farci i conti….
Tutti i risultati della notte
Data | Risultato | ||||
---|---|---|---|---|---|
26/11 01:00 | ![]() |
CHARLOTTE HORNETS | 86-106 | SAN ANTONIO SPURS | ![]() |
15:14, 29:40, 58:72 | |||||
26/11 01:00 | ![]() |
PHILADELPHIA 76ERS | 130-111 | ORLANDO MAGIC | ![]() |
31:28, 70:55, 101:85 | |||||
26/11 01:00 | ![]() |
WASHINGTON WIZARDS | 105-108 | PORTLAND TRAIL BLAZERS | ![]() |
30:27, 52:41, 83:73 | |||||
26/11 01:30 | ![]() |
ATLANTA HAWKS | 78-112 | TORONTO RAPTORS | ![]() |
25:28, 39:67, 58:99 | |||||
26/11 02:00 | ![]() |
HOUSTON ROCKETS | 117-102 | NEW YORK KNICKS | ![]() |
29:39, 58:61, 95:74 | |||||
26/11 02:00 | ![]() |
INDIANA PACERS | 98-108 | BOSTON CELTICS | ![]() |
32:27, 54:45, 70:82 | |||||
26/11 02:30 | ![]() |
DALLAS MAVERICKS | 97-81 | OKLAHOMA CITY THUNDER | ![]() |
25:24, 52:37, 78:55 | |||||
26/11 02:30 | ![]() |
GOLDEN STATE WARRIORS | 110-95 | NEW ORLEANS PELICANS | ![]() |
17:31, 53:53, 84:75 | |||||
26/11 03:00 | ![]() |
UTAH JAZZ | 121-108 | MILWAUKEE BUCKS | ![]() |
31:30, 64:57, 95:85 | |||||
26/11 04:00 | ![]() |
SACRAMENTO KINGS | 95-97 | LOS ANGELES CLIPPERS | ![]() |
31:25, 61:47, 71:76 |