Al termine di un estenuante altalena di emozioni, la Red October Cantù, si arrende, dopo un over time, ai campioni d’Italia della Reyer Venezia, per un solo punto, dopo essere riuscita a ricucire il -17 del primo periodo, che avrebbe stroncato anche la velleità di rimonta di un elefante. La partita al PalaBancoDesio si è svolta davanti ad una buona cornice di pubblico, ritornato a gremire gli spalti dopo un avvio di stagione che lo ha visto quasi deserto.
La passione e l’amore del popolo canturino hanno avuto la meglio sul dissesto finanziario, presunto tale, che la commissione Italbasket dovrà appurare nei prossimi giorni, recandosi per una ispezione nella sede di Vighizzolo (Co). Certamente l’assenza della famiglia Gerasimenko, sia in sede di conferenza stampa durante la settimana che ieri sera, durante il match contro i lagunari, non lascia presagire nulla di buono.
Nell’incognita delle questioni societarie, comunque, la buona gestione tecnica della squadra ad opera di coach Sodini e l’impegno profuso dall’intero roster nella competizione agonistica, danno segnali positivi a tutto l’ambiente, in particolare a tutti quegli imprenditori locali che hanno a cuore le sorti di una delle più blasonate società cestistiche italiane, purtroppo sul baratro del fallimento, a causa della trasformazione e dei mutamenti sociali che condizionano il mercato globale europeo.
Tutti quanti, addetti e non addetti, ci auguriamo che la questione Pallacanestro Cantù, possa risolversi nel migliore dei modi, trovando linfa e nuove risorse affinché una delle più gloriose società europee possa avere ancora lunga vita, essendo essa stessa patrimonio culturale per l’intero movimento cestistico del vecchio continente.
Serafino Pascuzzi