Milano, 26 ottobre 2017 – Ancora una volta l’Olimpia risponde ai momenti di difficoltà rovistando nel fondo di un cuore enorme. Rientra da meno 15 già nel primo tempo e poi finisce meglio nel finale, così l’ennesimo grande sforzo di EuroLeague si traduce in una vittoria meritata e bellissima, ottenuta senza Andrew Goudelock (assenza dell’ultimo minuto, piccolo stiramento ai flessori della coscia sinistra), ma con un Jordan Theodore da 19 punti e sette assist, la prova strepitosa dei due centri e la capacità di giocare con assetti mai visti prima ad esempio con i tre playmaker tutti in campo contemporaneamente. 78-74 il finale, segnando cinque triple ma difendendo forte contro il Barcellona che era la squadra migliore dell’EuroLeague nel tiro da due ma è stata forzata a prendere 20 tiri da tre e 16 tiri in meno dell’Olimpia da due.
Primo tempo – Senza Andrew Goudelock, Dairis Bertans parte in quintetto per la prima volta in questa stagione. L’Olimpia trova buoni tiri da tre, con M’Baye, Micov e lo stesso Bertans: sono quelli a permetterle di restare incollata al Barcellona che prevedibilmente gioca molto sulla presenza in area di Seraphin che segna o attira la difesa favorendo i rimbalzi offensivi blaugrana, un problema nel primo periodo. Dopo sette minuti sul 17-19, la partita si ferma, l’Olimpia controlla i rimbalzi ma non trova il canestro. Una tripla da otto metri sulla sirena di Moerman la spinge a meno cinque sul 22-17 al termine del primo periodo. Cinciarini prova a dare nerbo alla difesa aggredendo Pressey, ma senza fluidità, il Barcellona può respirare e tentare l’allungo con l’ingresso dei veterani Tomic e Navarro. Quets’ultimo segna otto punti di fila ed estende il vantaggio catalano in doppia cifra, poi Tomic con il gancio cielo raggiunge i 15 punti di margine sul 34-29. Con tre piccoli, Theodore, Kalnietis e Bertans, l’Olimpia alza i ritmi. Segnano M’Baye da tre, poi Kalnietis dalla lunga, Bertans firma un gioco da tre punti e Tarczewski due liberi che riportano Milano a meno quattro. Il Barcellona interrompe la rimonta con due liberi di Vezenkov. Ma l’intensità difensiva dell’Olimpia improvvisamente si moltiplica. Tarczewski stoppa Seraphin e controlla i rimbalzi. Theodore esplode negli ultimi due minuti con un alley-oop schiacciato da Tarczewski e poi uno straordinario floater dalla lunetta per il pareggio a quota 39 dell’intervallo.
Secondo tempo – L’Olimpia mette la testa avanti con un libero di Tarczewski e poi un gioco di prestigio di Theodore. Ma il Barcellona risponde subito: dopo il quarto fallo di Seraphin, cavalca i centimetri di Tomic. Con una tripla di Heurtel schizza di nuovo a più cinque sul 51-46. Qui l’Olimpia morde di nuovo, torna a giocare con tre piccoli, Kalnietis attacca il canestro, segna due volte poi assiste Cinciarini per una rovesciata. Il parziale che chiude il periodo è di 8-2 e Milano va avanti 54-53. Tomic supera in avvio di quarto periodo quando l’Olimpia è piccolissima attorno a Tarczewski. Bertans risponde con la tripla, prima che Coach Pianigiani vada con i tre playmaker. Kalnietis apre cinque punti di vantaggio per l’Olimpia. Il Barcellona usa la sua fisicità per andare in lunetta e accorciare ancora a meno uno. Theodore si prende la squadra sulle spalle in due possessi consecutivi che chiude con due colpi da biliardo per scavare ancora il 65-60. Coach Alonso spende il time-out. Theodore fa 3/4 dalla lunetta e tiene l’Olimpia avanti. Poi inventa un floater e quando Tarczewski esce per falli (partita strepitosa la sua), Gudaitis corregge due palloni a rimbalzo per lanciare in fuga Milano sul 74-65. Dopo il time-out, il Barcellona arma i tiratori. Moerman e Ribas segnano da tre in due possessi consecutivi e il vantaggio in un attimo scende a tre punti. L’Olimpia difende forte sul possesso chiave, Kalnietis mette due liberi per il nuovo più cinque, Ribas segna dall’angolo e Micov prende l’antisportivo di Hanga. Mette solo un libero quindi la vittoria deve certificarla Gudaitis con il 78-74.
Sala Stampa
Simone Pianigiani
“Sono ovviamente contento. I giocatori meritavano di sbloccarsi per l’impegno e la qualità espressa giocando alla pari con le migliori d’Europa. Non cambia niente una vittoria ma siamo partiti senza Young e senza Pascolo e sappiamo quanto sono importanti le rotazioni con questo calendario infame. Oggi eravamo anche senza Goudelock. Fisicamente eravamo morti e sapevo che non saremmo stati fluidi ma avevo chiesto una gara da sangue e sudore. Siamo partiti bene come approccio ma sbagliando tiri facili. Potevamo demoralizzarci quando Navarro ha fatto quei canestri consecutivi e siamo andati sotto. Invece abbiamo dimostrato di avere anima e ringrazio la gente perché ha capito che eravamo in riserva di energie e ci ha sostenuto. Questa vittoria ci aiuta per il morale e ci dà entusiasmo nel lavoro. Abbiamo eseguito davvero bene il piano gara isolando i giocatori da attaccare uno contro uno e non avendo il tiro da tre di altre volte abbiamo aggredito il ferro. Era importante vincere per evitare il rischio che sentissimo di arrivare sempre solo ad un passo dalla vittoria”.
AX Armani Exchange Milano – FC Barcellona Lassa 78-74
Parziali: 17-22; 22-17; 15-14; 24-21