Dopo l’ottima vittoria casalinga contro l’Aquila Basket Trento di domenica scorsa, la Red October Cantù è attesa da due trasferte impegnative sui campi di Avellino e Pistoia.
Due trasferte consecutive, dunque, per la formazione allenata da coach Marco Sodini, di scena al “PalaDelMauro” sabato sera per l’anticipo della quinta giornata di Serie A. In terra irpina, Cantù ritroverà alcuni grandi ex che in passato hanno vestito i colori biancoblù. A partire dall’allenatore della Scandone, Stefano Sacripanti, canturino di nascita ma anche per formazione professionale. Il coach dei campani è rimasto sulla panchina brianzola per otto anni consecutivi, dal 1999 al 2007 (‘99-’00 come vice), salvo poi tornare in Brianza nel 2013 per altri due anni. Nel luglio del 2015 il trasferimento ad Avellino, con cui centra per ben due volte di fila le semifinali scudetto, dopo aver chiuso entrambe le stagioni (2015-’16 e 2016-’17) al terzo posto in regular season.
In biancoblù, “Pino”, conquista tre scudetti giovanili ed una Supercoppa italiana nel 2003, battendo in finale la Benetton Treviso. L’anno precedente, invece, viene eletto miglior allenatore del campionato dopo aver portato Cantù ad un sorprendente quarto posto.
Passando dalla panchina al campo, nella Scandone milita un altro grande ex biancoblù: l’ala Maarten Leunen, in Brianza per cinque stagioni, dal 2009 al 2014. A Cantù, lo statunitense ha disputato gli anni dell’Eurolega prima e dell’Eurocup poi, conquistando una storica Supercoppa italiana nel 2012, in finale contro la fortissima Siena. Nel quinquennio canturino gioca 191 partite in Serie A, realizzando 1826 punti (9.6 di media, a cui bisogna aggiungere anche 5.2 rimbalzi e 2.3 assist), tirando con un ottimo 41.5% da tre. In Eurolega, invece, è sceso in campo con la maglia di Cantù 26 volte, nel biennio 2011-2013 chiuso a 8.3 punti, 4.3 rimbalzi e 2 assist di media. A livello personale, la migliore stagione di Leunen in biancoblù resta probabilmente quella dell’esordio, dove riuscì a chiudere l’anno con quasi 13 punti di media. Da segnalare anche la sua terza stagione canturina (’11-’12), chiusa con un incredibile 44% dall’arco dei tre punti.
Da un grande ex come Leunen, capitano del dopo-Mazzarino, ad altri due ex canturini come Jason Rich e Kyrylo Fesenko, entrambi alla Pallacanestro Cantù per pochi mesi ma comunque positivi nella loro parentesi biancoblù. Per Fesenko, arrivato a stagione in corso, soltanto 13 partite tra gennaio e maggio del 2016. Sotto la guida di coach Sergej Bazarevich, il centro ucraino totalizza 12.8 punti a partita e 8.7 rimbalzi in appena 27’ di media ad incontro.
Al termine della stagione 2015-‘16 il trasferimento ad Avellino, dove diventa molto velocemente l’idolo dei tifosi, i quali lo convincono a restare per l’annata successiva. Tuttavia, Fesenko non ha iniziato nel migliore dei modi la sua seconda stagione in Campania, a causa di un’infiammazione al ginocchio che lo costringerà a saltare anche
il match di sabato con Cantù, dopo lo stop forzato con Pistoia nel turno precedente.
Quanto a Jason Rich, invece, la guardia della Scandone ha vestito i colori biancoblù nella stagione 2008-’09, agli ordini di coach Luca Dalmonte. Il nativo della Florida, al primo anno in Europa, disputò 30 partite a 9.8 punti, 3.2 rimbalzi e 1.5 assist di media, rendendosi spesso protagonista di giocate spettacolari grazie a doti atletiche non comuni. Attualmente, Rich viaggia a 18.5 punti di media in quel di Avellino, al secondo posto della classifica marcatori a pari merito con Jeremy Chappell, capitano della Red October.
Tra gli ex biancoblù insediati in Irpinia figura anche il vice-allenatore Massimiliano Oldoini, assiste di coach “Pino” Sacripanti dai tempi della Juvecaserta e della Nazionale under 20, spalla dello stesso Sacripanti a Cantù tra il 2013 ed il 2015. I due allenatori sono alla nona stagione insieme, la terza sulla panchina di Avellino.