Bologna, 22 ottobre 2017 – Terza vittoria filata per la Virtus Bologna che supera la Dinamo Sassari nel catino bollente del Paladozza. In una gara che ha un po’ ricalcato la trama di questo inizio stagione virtussino. Grande energia, parziale spacca partita (13-0 in avvio di terzo quarto per spingersi fino al +17) che però la partita non la spacca, perché Sassari torna fino al -1. Lì poi sono il killer instinct di Oliver Lafayette e un Michael Umeh (14 punti in 22’) eccellente a fare le giocate che respingono definitivamente la Dinamo, tenuta a sette punti negli ultimi nove minuti.
In mezzo il solito debordante Alessandro Gentile di questo avvio di campionato. Falloso al tiro (6/14), ma tremendamente efficace a strappare rimbalzi e dispensare cioccolatini per i compagni (6 assists che potevano arrivare tranquillamente alla doppia cifra). Pietro Aradori, dormiente per 20’ e poi protagonista del break sopracitato e miglior marcatore dell’incontro. La solidità di Marcus Slaughter, guardiano dell’area bianconera che chiude ogni porta agli avversari (8 punti, 7 rimbalzi, 5 assists, 2 stoppate, 20 di valutazione). La regia del ritrovato Stefano Gentile, solido ed efficace, che con i suoi 18’ ha permesso a Lafayette di arrivare fresco al finale. Bene anche la coppia Rosselli-Ndoja, pur con le inevitabili sofferenze a livello di atletismo. Un po’ più ai margini Kenny Lawson, in una partita che, però, difficilmente poteva essere sua. I bolognesi rimangono nel gruppo delle seconde e superano indenni il primo ostacolo di un trittico terribile, che porterà la prossima settimana Venezia sulle tavole di Piazza Azzarita e il week end successivo manderà a Milano i bianconeri.
Si ferma di nuovo, invece, Sassari che ha subito l’urto di un ambiente davvero caricato a mille, subendo un parziale letale. Se è vero che la Dinamo è stata brava a rientrare dal -17 fino al -1, è altrettanto vero che quello sforzo extra è costato nei momenti decisivi. In cui Bologna ha avuto la forza di trovare sempre il pertugio per segnare, mentre Randolph è compagni hanno sbattuto contro la difesa, finendo per perdere con un divario anche troppo ampio per quanto visto in campo. Certo, non è tutto da buttare. La squadra ha mostrato il potenziale che le si riconosce. Quando Hatcher e Bamforth (solo 18 punti con 5/20 al tiro, ma 7 assists per il secondo) si sono accesi l’attacco ha girato a meraviglia, riaprendo una partita che pareva chiusa.
Poi, come detto, la stanchezza mista a una generale mancanza di esperienza non ha permesso al Banco di chiudere con successo la rimonta, finendo per colare a picco. Buoni segnali sono arrivati dal primo tempo offensivo di Levi Randolph (14 punti) che ha dimostrato di poter segnare con continuità. Shawn Jones ha lavorato bene sul pick and roll, mentre Planinic ha a lungo fatto valere la sua stazza, anche se nel secondo tempo è sparito. Dyshawn Pierre ha lottato come un leone e alla fine chi veramente è mancato all’appello sono stati Stipcevic e Achille Polonara. Il primo non ha mai preso ne dato ritmo ai compagni. Il secondo, dopo un primo tempo discreto, è uscito dalla partita nel momento del break virtussino, per non rientrarci più. Il calendario anche per i sardi ora non sorride particolarmente. Domenica, infatti, arriva Milano sull’Isola. Poi trasferta in casa di una Cremona assetata di vittoria.
La cronaca. Dopo gli applausi meritati a Marco Spissu solita partenza a marce alte della Virtus: Ale Gentile inaugura con un 2+1. Slaughter e Ndoja fanno rapidamente 7-0. Il tappo dal canestro per gli ospiti lo toglie proprio Spissu da dietro l’arco. Randolph e Polonara firmano a loro volta un 7-0 che pareggia e da lì si va a braccetto per un po’. Gentile spinge sul gas per le V Nere, che sprecano qualcosa di troppo da tre punti con Ndoja e Aradori ancora fuori partita. La Dinamo allora prova un mini allungo. Randolph segna un paio di canestri davvero difficili e Polonara è rapace sotto i ferri (13-17). Bologna in attacco batte in testa e va dalla lunetta a cercar fiducia. Le lunghe leve di Planinic sono risorsa fondamentale per Sassari, che al primo mini intervallo è avanti 21-18.
Il momento della gara è favorevole ai sardi che segnano con i proprio lunghi, prima il nazionale croato e poi Jones. Alessandro Gentile rimedia un tecnico che fa scendere i suoi al massimo svantaggio (-5 sul 22-27), ma cambia anche l’inerzia emotiva della gara. Umeh infiamma il pubblico con cinque punti filati. Rosselli ruba palla da rimessa e firma il nuovo sorpasso Virtus. L’intensità bolognese adesso è diversa. Pasquini ruota i suoi uomini, che però picchiano contro una difesa arcigna, arrivando diverse volte al tiro impiccato sui 24’’. Polonara dalla lunetta regala l’ultima parità ai suoi (35-35), poi Ramagli va a bussare in post basso dai suoi due esterni di peso, Gentile e Aradori, che rispondono con sei punti per il mini allungo tamponato solo sulla sirena da Darko Planinic. 41-37 Bologna all’intervallo, con le squadre che tirano 3/20 combinato da tre punti.
Rientro in campo traumatico per la Dinamo. Gli uomini di Pasquini si fanno trovare impreparati da una Virtus che aggredisce la partita con la chiara intenzione di spaccarla in due. Slaughter e Gentile danno il via alla ripresa con quattro punti, poi Aradori si sblocca con una tripla della sue: +11 in un attimo (48-37) e time out Sassari obbligato. La parole di coach Pasquini, però, non smuovono gli animi dei suoi, che continuano a girare a vuoto in attacco e in difesa subiscono ancora triple: di nuovo Aradori, poi Ndoja. 13-0 il parziale totale e 54-37 Segafredo. Altro time out. E questa volta dell’huddle sardo esce una zona 2-3 che rimette in carreggiata gli ospiti. Bologna si limita a cercare il tiro da tre (a segno comunque Aradori e Stefano Gentile), mentre dall’altra parte si accende la coppia Hatcher-Bamforth, che a suon di assist, Shawn Jones il maggior beneficiario, e triple riaccendono la speranza. Pierre fa bottino dalla lunetta. Dopo 30’ è 66-60 Bologna, con Sassari che regge a un quarto da 25 punti e 5/9 da tre punti della Segafredo.
Sassari ci crede. Pierre subito segna da due, poi Hatcher spara un siluro per il -1 che fa tremare le gambe al pubblico bianco nero. Non tremano quelle di Oliver Lafayette, però, che nel momento del bisogno fa ancora quello per cui è stato ingaggiato, prendendo per mano la squadra con tre giocate che scacciano la paura. Due assists al bacio per Rosselli e Lawson (con fallo subito per il lungo californiano) e un canestro in penetrazione per il +6, prezioso come oro. Levi Randolph tiene ancora acceso l’incontro con una tripla, ma Umeh mette la ciliegina sulla torta di un’ottima partita con arresto e tiro vincente e tap in volante da rimbalzo. Slaughter, nel frattempo, è tornato a bullizzare l’area, Gentile a completare la sua partita totale. Il pugno del ko, però, è ancora di Lafayette: tripla dall’angolo, 82-72 a meno di 3’ dal termine. Sassari non rientra più. Titoli di coda.
VIRTUS SEGRAFEDO BOLOGNA – BANCO DI SARDEGNA SASSARI 89-72
Tabellini
Parziali: 18-21; 23-16; 25-23; 23-12.
Progressione: 18-21; 41-37; 66-60; 89-72.
MVP: Dire Alessandro Gentile è ormai ripetitivo. Pietro Aradori ha avuto la mano calda nel parzialone del terzo quarto. Ma la freddezza di Oliver Lafayette nel quarto periodo è stata quella che ha vinto la partita.
WVP: In una giornata difficile per tutto il reparto playmaker sassarese, Rok Stipcevic è sembrato il più in difficoltà di tutti.
Nicolò Fiumi