Desio (MB) 22 ottobre 2017. La Red October Cantù ha la meglio sulla Dolomiti Energia Trentino alla fine di un match ben giocato da entrambe le formazioni all’insegna di un sostanziale equilibrio. Il PalaBancoDesio riabbraccia la frangia più facinorosa ed appassionata del tifo: gli Eagles. Il sontuoso primo periodo di Christian Burns, fa capire ai vice campioni d’Italia che quella di questa sera non sarà di certo una passeggiata, anzi…
La Dolomiti riesce ad opporre alla fisicità e dinamicità dei padroni di casa, l’atletismo di Gomes e Sutton . Le rotazioni a disposizione dei due coach danno la possibilità ad altri elementi di recitare bene la loro parte di comprimari. Cournooh, Parrillo, Crosariol da una parte, Silins e Flaccadori dall’altra. All’intervallo lungo si va 45-44.
Jeremy Chappell sale in cattedra all’ingresso delle squadre in campo, siglando 8 pts. nel terzo periodo ben coadiuvato da un ottimo Jaime Smith, dando sicurezza all’intero roster. Gutierrez, Flaccadori, Baldi Rossi garantiscono i punti necessari alla propria squadra per restare attaccata al match. Il terzo periodo si conclude sul 67-63.
Nell’ultimo periodo si decide la partita, quando la migliore condizione dei padroni fisica viene fuori con dei bei giochi e soprattutto alla freddezza dalla lunetta. La Red October centra la seconda vittoria consecutiva sconfiggendo lo scetticismo che la circonda ed avendo la meglio su un avversario non certo facile.
Avvio equilibrato, con le due squadre che si rispondono colpo su colpo fin dai primi minuti di gioco. Burns subito decisivo su entrambi i lati del campo, con triple (due consecutive) e rimbalzi difensivi. 7 pari al 3’. A sbloccare la Red
October ci pensa Smith, suo il canestro del +4 che vale il 12 a 8 per la formazione di casa. Risposta trentina affidata alle mani di Baldi Rossi, specialista nel tiro da fuori. Il lungo ospite firma il controsorpasso per la Dolomiti Energia,
portando avanti i suoi 13 a 12 a metà del primo quarto. Shields per Gomes, ospiti sul +5 grazie all’assist del primo per la schiacciata del secondo. Ma a dare spettacolo è anche la Red October: alley-oop di Cournooh per Crosariol, con
quest’ultimo che inchioda al ferro il -1 nonostante un fallo subito. 20-22 al 10’.
Nel secondo quarto, a partire bene, sono ancora gli ospiti. Grazie ad una prodezza di Flaccadori, la Dolomiti Energia sprinta sul +5 (20-25) ma la risposta dei biancoblù è immediata: piazzato di Crosariol e squadre ad un solo possesso
di distanza. Poco dopo la Red October trova anche il 25 pari grazie ad una “bomba” di Parrillo, tuttavia, la tripla del vice-capitano canturino viene subito “pareggiata” da quella di Silins, che riporta avanti l’Aquila di tre lunghezze. Gli
ospiti pigiano sul pedale dell’acceleratore, puntando tutto sul contropiede. Flaccadori – in campo aperto – viene però fermato da Culpepper, il quale cancella l’avversario con una straordinaria stoppata da dietro. La giocata anima ancor di più la caldissima tifoseria biancoblù, ne beneficia Cantù, trascinata dalla grinta e dalla potenza di Burns. Il numero “23” di casa abbina ottime giocate offensive ad altrettante giocate difensive, come la marcatura sontuosa su Sutton, costringendo l’avversario ad una palla persa sanguinosa. La palla torna nelle mani della Red October: ruggito di Burns e curva di casa in delirio. Cantù chiude il primo tempo sulle ali dell’entusiasmo, avanti 45 a 44 all’intervallo lungo.
Al rientro in campo dagli spogliatoi, due i giocatori già in doppia cifra: Burns da una parte, con 14 punti a referto, e Gomes con 10 per la formazione ospite. In avvio partono bene i padroni di casa, avanti di sei (54-48) nelle prime battute del secondo tempo. Gutierrez però, dall’angolo, realizza il canestro che permette a Trento di restare in scia. Cantù torna comunque avanti di due possessi pieni grazie alla schiacciata di Chappell qualche istante dopo, Red October nuovamente sul +6. Il vantaggio si fa più corposo, è ancora capitan Chappell a suonare la carica, sua la schiacciata del +7 (59-52). Adesso è uno spettacolo a tinte biancoblù: altra schiacciata per i padroni di casa, altri due punti per coach Sodini. Di Culpepper la giocata della partita, una fotocopia di quella vista nel derby con Varese. Cantù vola sul +9, 63 a 54 per la Red October. Negli ultimi minuti del terzo periodo arriva la reazione della Dolomiti ma Cantù è brava a contenerla: Crosariol, con lucidità ed esperienza, serve a Burns un pallone d’oro, che quest’ultimo concretizza con due punti appoggiati al vetro proprio sulla sirena di fine terzo quarto. 67-63 al 30’.
Nella quarta ed ultima frazione è ancora la Red October a farla da padrona, con ferocia e determinazione. I biancoblù, trascinati dal calore del proprio pubblico, partono come avevano finito il terzo quarto, allungando grazie ad una gran tripla di Cournooh. Il numero “5” in maglia bianca risulterà poi essere uno dei migliori del secondo tempo, rendendosi protagonista di alcune giocate davvero significative. Dalle mani di Cournooh nasce l’assist per Chappell che porta avanti Cantù di nove lunghezze (79-70). Ancora Cournooh sugli scudi, sapiente e cinico
nel prendersi anche un fallo di Baldi Rossi, che costa al lungo di Trento un antisportivo. Il punteggio premia meritatamente i locali, 88 a 80 il finale. 10 i palloni recuperati da Cantù (7 dal solo Chappell), contro i 17 persi da Trento, soltanto 8 invece quelli sprecati della Red October. 8 come i falli subiti da un rigenerato Cournooh e 8 come gli assist di Smith, silenzioso ma letale in cabina di regia. Adesso i brianzoli sono attesi da due trasferte consecutive molto complicate, in casa di Avellino prima e di Pistoia poi.
La prossima al “PalaBancoDesio” sarà contro i campioni d’Italia in carica della Reyer Venezia, l’11 novembre alle ore 20:45.
Sala Stampa
Maurizio Buscaglia
“Cantù ha giocato con grande intensità, energia e voglia: lo ha fatto per tutta la partita, e ha meritato di vincere. Noi abbiamo concesso troppo: abbiamo permesso alla Red October di esaltarsi in contropiede, 26 punti subiti in transizione veloce sono troppi per noi in serate come questa. Abbiamo corso a strappi, senza avere continuità e finendo per lasciare troppo campo e troppo entusiasmo a Cantù: abbiamo perso troppi palloni in contropiede, oltre a non aver mai messo in difesa e in attacco la necessaria consistenza all’interno dei 40’. I 24 assist di Cantù sono un dato che significa che loro si sono passati molto bene la palla, ma allo stesso tempo anche che noi abbiamo permesso loro di farlo”.
Red October Cantù-Dolomiti Trento 88-80
Parziali: 20-22; 25-22; 67-63; 88-80
Progressione: 20-22; 45-44; 67-63; 88-80
Serafino Pascuzzi – Ufficio Stampa Cantù