La Vanoli Cremona si fa annichilire dall’atletismo dei padroni di casa della Red October Cantù, che sfoggiano energie insospettabili e ottime percentuali dal tiro dalla lunga distanza, nel clima surreale di un PalaBancoDesio semi vuoto, mentre gli Eagles inscenano una dura contestazione nei confronti dell’attuale dirigenza, disertando le tribune.
Jeremy Chappel indossa i panni del matador, nel corso del primo quarto siglando ben 13 punti, dando sicurezza a tutta la propria squadra comunque ben amalgamata da coach Sodini. In casa Vanoli poco o nulla, evanescente in ogni suo componente con la triade Sacchetti, Drake e Travis ancora troppo lontani dai fasti sassaresi.
In pratica, dopo 20 minuti l’incontro è di fatto chiuso con i padroni di casa ampiamente sopra i 20 a controllare agevolmente il gioco e mettendo in evidenza qualche buona individualità come Michael Qualls, Burns, Smith, Culpepper oltre ad un ottimo Andrea Crosariol.
Per la Vanoli ben poco da salvare. Apparsa inspiegabilmente arrendevole e fragile non credo possa essere competitiva per un campionato di serie A sia pur capitanata dal carismatico coach Sacchetti, i cugini Diener ben lungi dal poter rappresentare i salvatori della patria, sia per un fatto tecnico che di anagrafe. Tutto da rivedere.
Red October Cantù-Vanoli Cremona 97-80
Parziali 25-17, 28-18, 29-24, 15-21
Progressione 25-17, 28-18, 29-24, 97-80
Sala stampa
Marco Sodini, Red October Cantù
“Sono molto soddisfatto della prestazione dell’intera squadra, siamo ancora all’inizio della stagione e veniamo da una settimana molto particolare. Ho visto buone cose sia in difesa che in attacco”
Serafino Pascuzzi