Lunedì 31 luglio era il termine – secondo i bene informati – entro il quale la Pallacanestro Cantù avrebbe dovuto comunicare a Carlo Recalcati la sanzione disciplinare comminata in seguito alle dichiarazioni a mezzo stampa rilasciate dallo stesso coach e ritenute lesive dell’onore del club.
Secondo tali dichiarazioni il club non avrebbe tenuto informato l’allenatore delle mosse di mercato, o di alcune di esse. Per esempio gli arrivi di Jaime Smith e Randy Culpepper, i due giocatori che proprio avevano aperto la campagna acquisti estiva dei canturini. Recalcati avrebbe, secondo Irina e Dmtry Gerasimenko proprietari del club, ripetutamente criticato le operazioni della società al punto di arrivare a chiedere ai propri avvocati di esplorare la possibilità di licenziamento per giusta causa del coach 72enne.
Una settimana il presidente della Pall. Cantù, Irina, a La Provincia di Como ha detto:” Recalcati? Non lo sento da molto tempo, ci faccia sapere cosa intende fare. Siamo in un momento molto importante per la costruzione del roster, stiamo preparando tutto per essere pronti per la prossima stagione. Non posso forzare ogni decisione dell’allenatore, eravamo d’accordo che saremmo stati in contatto ma non è così. Rispetterò ogni sua decisione, ma io devo pensare a costruire la squadra: non ci sentiamo da un po’, è una situazione che preferiremmo risolvere. Recalcati è il coach, ma quello che sta succedendo non è normale. Sicuramente avrei delle domande da fargli, cose da chiedergli. Quando lui ha fatto richieste, ha ricevuto delle risposte: mi piacerebbe facesse lo stesso. Marcus Landry? E’ un grande giocatore, lo apprezzo moltissimo, ma devo guardare al budget e per noi era troppo costoso. Ho chiesto all’allenatore dei nomi di giocatori meno costosi, ma non ho ricevuto risposta.
A me e Dmitry non piace questa situazione di attacchi continui dall’esterno e di negatività. Preferiamo non parlare ma lavorare ogni giorno all’interno, c’è invece chi parla e non vive la realtà del nostro club, compreso il nostro allenatore. Se c’è qualcuno che pensa di poter fare meglio di noi, venga al nostro posto”.
Insomma per molti sembra difficile che Recalcati possa dare il via al raduno canturino il prossimo 14 agosto. Al suo posto però chi? Sempre secondo il quotidiano brianzolo il sostituto esiste da tempo:”C’è un nome che frulla, da giorni, nella testa di Dmitry Gerasimenko: Ronen Ginzburg. Età, 54 anni da compiere (il 19 settembre). Professione, allenatore di basket. È lui, tecnico del Nymburg, al centro dei pensieri del patron della Pallacanestro Cantù……
Ecco spiegato il gran movimento. Sotto bosco. Gerasimenko sta agendo da solo. Per non bruciare il nome. Per non scottarsi un’altra volta. Perché un’altra volta? Perchè su Ginzburg mise gli occhi già un anno fa, appena finito il campionato targato Sergej Bazarevich.
Con la squadra della Repubblica Ceca, Cantù si era scontrata in Coppa e il piglio dell’allenatore israeliano era piaciuto un sacco.
Tanto da approfondire il discorso. Ginzburg, allora, fu lusingato dall’interesse, poi alla fine preferì il contratto garantito e in essere con Nymburg e il palcoscenico europeo assicurato dalla presenza in Coppa”.