Noi di All-around.net abbiamo Frank Bertoni e Marco Calvarese che per nostra fortuna si occupano dell’NBA tutti i giorni e che stanno per presentare The Finals NBA 2017 e per raccontarcele una per una, quella tra Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers, i campioni in carica.
Oggi, mercoledì 31 maggio alla vigilia dell’inizio della sfida, sul New York Times, Benjamin Hoffman un esperto di storie di sport – quello che oggi si dice uno storyteller – ha pubblicato un articolo dal titolo:
“Com’è che i Golden State Warriors sono diventati i mascalzoni dell’NBA?”.
Ecco alcune righe del pezzo:
“Alcuni ormai considerano Lebron James allo stesso livello di Michael Jordan, dopo che Lebron con quella di quest’anno, è arrivato alla sua settima finale NBA consecutiva e lui nell’intervista post gara di giovedì ha detto di essere pronto a diventare “il grande cattivo fuori dell’Ovest”. A Las Vegas le quote danno molto sfavoriti i campioni in carica di Cleveland e sui social media non si fa altro che discutere su come i Cavalier possano evitare una pesante mazzata.
I Warriors, per alcuni, sono diventati il “Grande Cattivo” che Cleveland vuole cercare di battere a tutti i costi. Dopo alcuni anni come i cugini carini della Lega, Golden State ha trovato che la sua reputazione è cambiata, si è evoluta, e mentre qualsiasi contromossa contro la squadra si è rivelata ben lontana dall’essere definitiva, a volte ha rivoltato i colpi ricevuti come un tentativo di ricerca della perfezione della sua pallacanestro. Se questo vuol dire che devono diventare i nuovi cattivi, ebbene che sia.”