Bologna, 28 maggio 2017 – Di forza e autorità. Come ancora non si era visto in questi playoff. La Segafredo Bologna impatta al meglio l’esordio con le semifinali playoff vincendo in maniera netta e senza recriminazioni gara 1. Dopo prestazioni altalenanti, alti e bassi e grossi spaventi, oggi Alessandro Ramagli e il pubblico virtussino hanno potuto passare una domenica tranquilla, vedendo una squadra che ha sempre tenuto alta la guardia, fatti salvi un paio di minuti nell’ultimo quarto, dopo aver raggiunto il massimo vantaggio (63-46 a 8’ dal termine). Vittoria convincente insomma, con l’ottimismo che arriva ancora più che dal punto dell’1-0 conquistato dalla qualità della prestazione messa in campo.
Soprattutto la difesa oggi ha battuto un colpo forte, contro una squadra che, in regular season, invece, l’aveva messa in estrema difficoltà. Rotazioni difensive perfette, maggiore solidità sull’uno contro uno. Quando l’attacco ha prodotto dietro la Segafredo ha messo il freno alla Orasì, tenuta a 56 punti con 2/13 da tre e 15 palle perse. L’intensità messa in campo ha portato poi a dominare a rimbalzo offensivo (18 di squadra, 6 per Lawson), garantendosi tanti possessi extra e, di fatto, facendo passare sotto silenzio una serata di tiro pesante estremamente negativa (4/23).
Non semplice trovare un migliore in campo. Non sempre preciso (7/15 al tiro) ma solido Kenny Lawson, vicino alla doppia doppia con 17 punti e 9 rimbalzi. La notizia migliore in casa Virtus, probabilmente, è la gara di Guido Rosselli, tornato ad essere quello ammirato nella prima parte di campionato: 7 punti, 9 rimbalzi, 6 asissts, 17 di valutazione per lui. Bene anche il duo di playmaker Spissu-Gentile (18 punti in coppia), che si è alternato con profitto in campo, ovviando ai problemi di falli che hanno macchiato la partita del piccoletto sardo. Discreto Umeh, un po’ sparito dopo un buon avvio, ma migliore per plus/minus con +17. Eccellenti dalla panchina Spizzichini e Bruttini (13 punti in coppia con 5/6 dal campo).
Ravenna può decisamente recriminare dal canto suo. Non tanto per l’andamento di una partita sempre in mano agli avversari, quanto per le condizioni in cui è arrivata a giocarsi la gara. Con Marks buttato nella mischia ma lontanissimo dalla migliore condizione (4 punti in 15’) e Smith perso per strada nel corso del terzo quarto per via di un problema a un polpaccio (fortunatamente solo crampi), quando fino a quel momento era stato totale dominatore (15+10 in 25’). La fisicità virtussina ha messo in crisi il gioco ravennate, che non ha trovato grandi fortune nei pressi del ferro, mancando di alternative, visti i pessimi numeri da dietro l’arco. Sabatini e Tambone (9 punti totali con 2/14 al tiro) sono state le brutte copie di quelli ammirati sin qui in post season, Masciadri ha giocato con grande generosità ma anche troppe sbavature (10 e 6 rimbalzi, ma 4 perse), l’ultimo a mollare è stato Alberto Chiumenti, che a lungo in post è stata l’unica opzione offensiva per i suoi, chiudendo con 14 punti e 5 rimbalzi. Partita sicuramente storta per i romagnoli che, come detto anche da coach Martino nel post partita, hanno la legittima attesa di presentarsi con tutta un’altra faccia per la gara due di martedì sera.
La partita. Pronti, via e si gioca a viso aperto. Umeh e Ndoja stappano da tre punti per la Virtus, Ravenna risponde con il press a tutto campo e la presenza di Smith, mentre dall’altra parte Lawson ha polveri oltremodo bagnate. Entra e schiaccia Chiumenti per il 13-9 Ravenna, che vede fare l’esordio anche a Derrick Marks. Per Bologna Spissu commette due falli prematuri e deve entrare Gentile, nel frattempo Lawson e Umeh pareggiano a quota 13. Bella partita, lucida in attacco, sporca in difesa. Segna ancora Chiumenti, ben trovato da un Raschi subito in partita. Risponde presente Rosselli. 17 pari al primo mini intervallo.
Smith e Spizzichini da rimbalzo offensivo inaugurano il secondo quarto, poi la Virtus prende un minimo di margine ancora con un canestro in penetrazione di Spizzichini e due liberi di Umeh (23-19). Smith e Chiumenti rispondono presente, per una Ravenna che ha un Marks comprensibilmente con difficoltà a entrare nella contesa. Un paio di buone difese bolognesi forzano palle perse. Va in contropiede Spissu a firmare il +5 per i suoi (30-25), forzando Antimo Martino al primo time out della partita. Sospensione che serve. Sabatini da solo ricuce lo strappo con un assist splendido per Smith e una tripla da sette metri. Dal mazzo di Ramagli, invece, esce Davide Bruttini che mette quattro punti di rapina, ma in difesa, per i bianconeri, il problema porta il nome del vecchio Patron: Gherardo Sabatini è incontenibile con la sua velocità e continua ad andare al ferro a piacimento. Il break però lo mette la Virtus: due canestri di talento di Spissu per cinque punti, poi il jumper sulla sirena di Ndoja. I padroni di casa all’intervallo lungo ci vanno con sette lunghezze di vantaggio (41-32).
Lawson dà subito la prima doppia cifra di vantaggio a Bologna, che poi ha un paio di giri a vuoto, perdonati da Masciadri, impreciso su due triple aperte. Lawson allora si mette sulle spalle l’attacco segnando altri quattro punti, mentre la difesa dietro lavora forte. Tanto forte da indurre gli arbitri a fischiare terzo e quarto fallo molto dubbi (il quarto in particolare) a Marco Spissu. Sul 49-38 Segafredo Antimo Martino ricorre alla zona 1-3-1. Raschi riporta i suoi a -9, poi arriva una magia di Gentile in penetrazione che frutta tre punti. Smith zoppica, Marks continua a stentare. Ndoja sente l’odore del sangue e morde con un bel piazzato. Spizzichini bissa con una tripla e fa 57-42 Segafredo con 1’11” da giocare nel terzo periodo. Masciadri inventa una bel canestro, ma Bologna ha più energia. Su una palla rubata a Tambone Gentile lancia Umeh in campo aperto per segnare sulla sirena il canestro del 59-44 Virtus dopo tre quarti.
Emergenza piena per Ravenna che perde per strada Taylor Smith per crampi. Bologna continua ad andare in contropiede intanto, lanciata dalla difesa. Gentile e Umeh vanno al ferro per il 63-46, poi l’Orasì ha una risposta di orgoglio, dimostrando di non voler lasciare andare la gara. Chiumenti viene pescato bene nei suoi tagli a canestro. Praticamente da solo il lungo romagnolo riporta i suoi sotto la doppia cifra di svantaggio (63-54). L’attacco Virtus improvvisamente si ferma e sopravvive solo grazie alla messe di rimbalzi offensivi catturati, da cui arrivano due liberi vitali di Spissu. Rosselli dalla lunetta mette ulteriore distanza di sicurezza. Lawson segna da sotto. 71-56 a 1’ dal termine. Ravenna alza bandiera bianca.
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ORASI’ RAVENNA 73-57
Parziali: 17-17; 24-15; 18-12; 14-13.
Progressione: 17-17; 41-32; 59-44; 73-57.
MVP: Guido Rosseli.
WVP: Matteo Tambone.
Nicolò Fiumi