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SAN ANTONIO SPURS | 115-129 | GOLDEN STATE WARRIORS | ![]() |
19:31, 51:65, 78:96 |
Gli Warriors battono 129-115 i rimaneggiati Spurs in gara-4, conquistano le Finals per il terzo anno consecutivo e diventano la prima squadra nella storia NBA a iniziare i playoff con un 12-0.
https://youtu.be/c1RkdGQIR-Q
Una squadra mai vista a livello di concentrazione di talento nella storia della NBA è destinata a lasciare il segno. Ma tra quello che in molti pronosticano e quello che poi realmente accade sul parquet, può esserci molta differenza. Non nel caso dei Golden State Warriors, vincitori per 129-115 anche in gara-4 contro San Antonio, alla terza finale NBA consecutiva e soprattutto ancora imbattuti in questa post-season. Mai nessuno era riuscito a mettere assieme un 12-0 ai playoff, mai da quando anche il primo turno si gioca al meglio delle sette partite. Il volto dell’ennesimo trionfo non poteva che essere lui, Steph Curry: 36 punti, 5 rimbalzi, 6 assist e 5 triple, decisivo con le sue giocate nel regalare oltre dieci punti di vantaggio agli Warriors già nel primo quarto (dominato 31-19), bravi poi a gestire il margine nel corso di una sfida mai realmente in discussione.
Il numero 30 supera così Kobe Bryant per numero di triple segnate ai playoff (295 vs. 292), mentre Golden State diventa assieme ai Lakers l’unica squadra della Western Conference a giocare la terza finale NBA consecutiva, raggiunta quest’anno battendo gli avversari con un margine medio di 16.3 punti – record anche questo, così come i 498 punti realizzati in una serie chiusa in soli quattro incontri. Una macchina da canestri e spettacolo, il meglio che ci si possa augurare di vedere su un campo da basket.