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BOSTON CELTICS | 104-117 | CLEVELAND CAVALIERS | ![]() |
19:30, 39:61, 75:92 |
I 38 punti, 9 rimbalzi e 7 assist di LeBron James guidano al successo 117-104 i Cleveland Cavaliers al TD Garden, sempre in controllo di un match in cui Boston è apparsa stanca e soprattutto non attrezzata per limitare lo strapotere dei campioni NBA in carica.
https://youtu.be/PPAmOWRvcS0
Semplicemente, troppo LeBron per questi Celtics. È “bastato” un 7/7 al tiro nel pitturato nel solo primo quarto per mettere da subito le cose in chiaro: qui comando io, altro che ruggine, disabitudine o lontananza eccessiva dal parquet. I nove giorni di riposo dopo il 4-0 ai Raptors non potevano che far bene al numero 23, così come a tutti i Cavaliers, per nulla intimoriti dal TD Garden e in vantaggio nel match dal primo istante di gioco grazie a due degli 11 punti di un poco incisivo Kyrie Irving, fino alla fine dell’incontro, chiuso con una tripla di Channing Frye, l’undicesima della serata messa a segno da Cleveland.
Sei di esse portano la firma di Kevin Love, chirurgico dall’arco in una sfida chiusa con il suo massimo in carriera ai playoff: per il numero 0 sono 32 punti conditi da 12 rimbalzi, realizzati per lo più in faccia a quel Kelly Olynyk che nell’ultimo incrocio durante la post-season di due anni fa lo aveva messo volutamente ko con un colpo tutt’altro che “di gioco”. L’ex giocatore dei T’wolves diventa così il primo dopo 27 anni, LeBron James a parte, a mettere a referto una gara da 30+10 ai playoff indossando la maglia dei Cavaliers. L’ultimo a riuscirci era stato Brad Daugherty nel 1992 in una gara del primo turno contro i Brooklyn Nets. Ere geologiche fa, un periodo storico arrivato ben prima rispetto all’avvento del regno di King James.