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GOLDEN STATE WARRIORS | 136-100 | SAN ANTONIO SPURS | ![]() |
33:16, 72:44, 106:75 |
In vantaggio dal primo secondo all’ultimo, Golden State infligge a San Antonio un durissimo 136-100 in gara-2, portandosi sul 2-0 nella serie, guidati dai 29 punti di Steph Curry. Le critiche di Popovich verso i suoi giocatori.
https://youtu.be/2GxCMxpoaKw
Un primo quarto da 33-16, segnando 10 dei primi 16 tiri con tre triple di Steph Curry e due di Draymond Green, e altri 39 punti nel secondo quarto, per andare all’intervallo sul 72-44, sul +28, con uno straordinario 11/12 al tiro da parte dei panchinari di coach Mike Brown e già 23 assist di squadra a referto (la miglior prestazione di sempre in un tempo per gli Warriors), che si trasformano in 39 a fine serata, massimo nei playoff 2017 (sono stati assistiti 30 dei primi 38 canestri segnati). Il massacro con cui Golden State maltratta San Antonio (senza Kawhi Leonard e Tony Parker) è tutto in queste cifre, prima ancora che nel 136-100 finale con cui i californiani si portano sul 2-0 nella serie (49-4 il record delle squadre con un vantaggio simile nella storia delle finali di conference) infliggendo a coach Popovich il peggior passivo della propria carriera nei playoff (tanto il -41 sul 127-86 che i 136 punti subiti a fine gara). È una partita dominata dal primo all’ultimo secondo dagli Warriors (quinta volta dall’inizio dei playoff, ci sono state solo altre 5 vittorie wire-to-wire in tutta questa postseason), guidati dai 29 punti con 6/9 da tre di Steph Curry, che aggiunge anche 7 rimbalzi e 7 assist, e da una panchina capace di contribuire con 63 punti, massimo stagionale, con la super prestazione di Patrick McCaw che chiude con 18 punti e 6/8 al tiro con tre triple a segno.