Tra due anni ci saranno i Mondiali di pallacanestro in Cina. Pochi giorni fa abbiamo dato conto della composizione del girone di qualificazione dell’Italia, riportando anche come le finestre per le qualificazioni saranno durante l’inverno, da novembre a febbraio, sei momenti da novembre 2016 a febbraio 2019.
Tutti presi dalla novità non ci siamo accorti, o forse qualcuno lo ha fatto, che questo nuovo sistema deciso dalla Fiba, la Federazione internazionale che sovrintende alle manifestazioni come i Mondiali e le Olimpiadi, avrebbe creato diversi problemi a club e giocatori.
O meglio che avrebbe creato diversi problemi alle Nazionali. Alla nostra, perché è sempre meglio pensare ai fatti propri. Perché in quei mesi è inutile chiedere all’NBA i giocatori e dunque Gallinari e Belinelli rimarranno negli Stati Uniti.
Ma anche l’Eurolega per bocca del suo CEO, Jordi Bertomeu, si è accodata alla Lega pro americana. In una intervista ad una radio spagnola non poteva essere più chiaro di così:”Abbiamo avuto una riunione un anno e mezzo fa in cui le squadre hanno deciso che non avrebbero preso parte al nuovo progetto FIBA. A luglio ci sarà una nuova assemblea, potremmo dare una mano, soprattutto con l’Eurocup, ma con l’Eurolega sarà molto più difficile. Il problema non può essere nostro ma di chi ha deciso di stabilire un calendario assurdo per una competizione nella quale si sapeva fin dall’inizio che i migliori giocatori non avrebbero potuto partecipare. Non riesco a capire come si possa chiedere ai club europei qualcosa che alle squadre NBA non viene richiesto. Questo progetto non ha alcun senso, sarebbe meglio riconsiderare il tutto“.
Già ma fino ad ora la storia ha dimostrato che quando si tratta di rivedere errori o clamorose imprecisioni commesse, la Fiba non ci sente e non risponde e ci sarebbe da giurare che non lo farà neanche questa volta. Se non fosse che l’importanza commerciale di un Mondiale di basket in Cina, potrebbe far cambiare idea non solo alla Fiba stessa ma anche alle altre parti in causa, trovando accordi vari, “utili”…per tutti.
Noi saremmo messi malissimo. Il nuovo Ct dopo Messina, che lascerà alla fine dei prossimi europei, si troverà, nel caso non intervenisse nulla prima di novembre, senza i due NBA già nominati, ma anche senza Hackett (Olympiacos), Datome (Fenerbahce), Melli (Bamberg), Bargnani forse, e gli italiani di Milano cioè Cinciarini, Pascolo, Fontecchio, Abbas. E c’è da considerare la situazione di Alessandro Gentile, cioè capire cosa farà l’anno prossimo. Insomma chi andrà in Nazionale? Forse gli italiani della Pallacanestro Reggiana se non farà una Coppa – e se nessuno di loro accetterà di andare un una squadra che invece le fa le Coppe – forse qualcuno sin qui escluso sempre all’ultimo momento dalle selezioni, forse una clamorosa infornata di giovani o forse qualcuno dalla A2. Con la possibilità di qualche ritorno clamoroso.
Quel che conta è che questa battaglia tra organizzazioni sportive è arrivata ad un limite non più sopportabile anche perché è chiaro che a nessuno interessa realmente dello sport della pallacanestro ma solamente dei soldi che questo può generare e del relativo potere. E la gente? Chi se ne importa…
Eduardo Lubrano