Data | Risultato | ||||
---|---|---|---|---|---|
14/05 21:30 | GOLDEN STATE WARRIORS | 113-111 | SAN ANTONIO SPURS | ||
16:30, 42:62, 81:90 |
Gli Warriors vincono una partita meravigliosa, combattuta dal primo all’ultimo secondo, rimontando 25 punti di svantaggio grazie ai 40 punti di Steph Curry e ai 34 di Kevin Durant.
https://youtu.be/nxsD7bguDMM
Una lunga attesa di tre anni per godersi lo spettacolo di una sfida tra Golden State e San Antonio ai playoff, ma le aspettative non sono di certo state tradite. Gli Warriors vincono in volata 113-111 una partita dalla bellezza selvaggia, a tratti caotica e in altri lucida e spietata nel condannare i texani, volati anche sul +25 nel secondo quarto, prima di salutare Kawhi Leonard a causa di una letale doppia storta alla caviglia già infortunata. La miccia che ha acceso le speranze dei padroni di casa, incendiate dai 40 punti di Steph Curry e i 34 di Kevin Durant, travolgenti in un secondo tempo in cui non è bastato il coraggio dei Murray, dei Simmons e dei Ginobili nel tenere a galla una squadra che ha cercato di compensare con la voglia l’evidente differenza alla voce talento.
Coach Popovich nel prepartita aveva detto che il modo migliore per fermare gli Warriors sarebbero state le preghiere; in realtà il suo piano tattico si era rivelato ben più efficace di qualsiasi intervento divino per oltre metà gara, prima che l’11% di possibilità di successo che l’indice di ESPN assegnava a Golden State all’intervallo non prendesse il volo e diventasse una realtà sempre più concreta. Alla fine è 1-0 nella serie per gli Warriors che concludono una rimonta letteralmente mai vista: nei 316 precedenti infatti in cui gli Spurs di Gregg Popovich avevano avuto almeno 25 punti di vantaggio in una partita, alla fine erano sempre usciti da vincitori dal campo. Adesso quel record è 316-1; il modo migliore per introdurre la cronaca di un match meraviglioso.