Il GSD 4 Mori Porto Torres non riesce a fare propria la gara-1 della finale playoff della Serie A di basket in carrozzina. In un Palazzetto dello Sport Alberto Mura caldissimo, la spunta la UnipolSai Briantea84 Cantù con il punteggio di 64-61. Una partita bellissima e vibrante, combattuta fino all’ultimo secondo, nella quale il GSD è stato accompagnato in panchina da Amadou Lamine Sene, con coach Sara Cappellini tenuta lontano dal parquet da un problema di salute. Ora l’appuntamento è per gara-2, che si disputerà a Desio domenica 21 alle ore 18:00, anche stavolta sotto l’occhio attento delle telecamere di Rai Sport. Il sogno turritano continua.
Gara da subito scoppiettante, con le due squadre che si affrontano a viso aperto e danno vita ad una serie di canestri dall’arco dei 6,75. Inizia Berdun, proseguono Scott e Bell, poi ancora Berdun e Raimondi. Spettacolo ed emozioni fin dalle prime battute. Cantù trova un vantaggio di 5 lunghezze (18-13) a 2’37” dalla prima sirena, poi il finale del primo periodo è di marca turritana, con Bates sugli scudi e Scott. La prima frazione termina sul 20-18 ospite.
Il secondo periodo inizia con un punto a punto e le due squadre che rimangono vicinissime. La Briantea sprinta a circa metà frazione e si porta sul +7 (33-26) con Ruiz molto preciso dalla lunga distanza, mentre la 4 Mori si rifugia in un timeout. Al rientro in campo è George Bates a prendere per mano i suoi e, con 6 punti consecutivi, riportare i colori sardi sul -1 (32-33), quando mancano 2’30” dall’intervallo. Sulla sirena il GSD ha l’opportunità di mettere il naso avanti, ma il pallone non entra e si va al riposo sul 35-34 per i brianzoli.
Nel terzo periodo la Briantea accelera. Parte subito benissimo e a 6’30” dalla terza sirena il tabellone dice 44-34 per la formazione di coach Bergna. Il GSD soffre, ma non molla e continua a lottare, attendendo il momento propizio per accorciare le distanze. Questo arriva sul finire del quarto, quando Raimondi e Bates chiudono il mini-tempo sul 44-51.
Super Raimondi anche in avvio di ultima frazione. Il capitano turritano infila due canestri consecutivi, poi Pratt firma il 50-51. La gara è di nuovo aperta e le due squadre rimangono vicine. La 4 Mori ha alcune possibilità per riportare il match in parità, ma non riesce a concretizzarle. Rimane lì, fino all’ultimo secondo, sfiorando il pareggio anche sulla sirena, con un tiro impossibile di Scott, come quello che in campionato, nella gara di andata, aveva portato le due squadre al primo tempo supplementare. Stavolta non entra, ma la sfida continua con gara-2.
GSD 4 MORI PORTO TORRES – UNIPOLSAI BRIANTEA84 CANTU’ 61-64
Parziali: 18-20, 16-15, 10-16, 17-13
GSD 4 MORI PORTO TORRES (25/42, 2/6, 5/10 T.L.) – Raimondi 11 (4/7, 1/1), Scott 16 (5/9, 1/5, 3/5 t.l.), Pratt 8 (4/9), Puggioni (0/1 da 2), Bates 24 (11/14, 2/5 t.l.), Conroy n.e., Di Francesco 2 (1/2), Canu n.e., Elia n.e., Ion, Falchi n.e. All. Sene
UNIPOLSAI BRIANTEA84 CANTU’ (19/36, 7/17, 5/11 T.L.) – Raourahi 4 (2/4), Bell 7 (2/3, 1/5), Santorelli 8 (4/7), Sagar 5 (2/5, 1/2 t.l.), Berdun 20 (3/5, 4/8, 2/3 t.l.), Papi 4 (2/5), Schiera n.e., Ruiz Jordan 14 (3/6, 2/4, 2/4 t.l.), Morato, Carossino 2 (1/1, 0/2 t.l.). All. Bergna
LE DICHIARAZIONI POST-PARTITA DEL PRESIDENTE DEL GSD, BRUNO FALCHI
“Abbiamo avuto la possibilità di pareggiare in alcune occasioni e non c’è andata bene. Sono queste piccole cose che, alla fine, hanno portato al risultato finale. Abbiamo giocato alla pari, ma in queste gare sono gli episodi a fare la differenza. Noi non abbiamo sfruttato dei tiri semplici che poi hanno fatto pendere la bilancia dalla parte di Cantù. Ma non è finita, andiamo a Desio fiduciosi. Quando arrivi punto a punto le partite sono un terno al lotto, può andare bene o male. In stagione regolare era andata bene a noi, oggi a loro. Abbiamo vinto due volte in casa loro tra quest’anno e lo scorso, e domenica prossima andremo là per vincere ancora. La squadra era serena, queste partite portano un po’ di tensione, ma dubito che giocatori che hanno vinto medaglie alle paralimpiadi possano essere stati emozionati. Come avevo avuto modo di dire già alla vigilia di questa gara, noi un pezzo di questo Scudetto lo sentiamo già e comunque un po’ nostro. Comunque vada, perchè siamo riusciti a farci amare da una città che, fino ad oggi, non ci conosceva tantissimo. Per noi questo è già un enorme successo e siamo sereni”.
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