Forse alla fine hanno ragione tutti quelli che dicevano che Scafati era la più forte tra le quattro squadre che cercavano la salvezza. Forse in realtà le è bastato avere un giocatore in più degli altri, Yuval Naimy 31 anni da Gerusalemme, playmaker della squadra campana che da quando è arrivato ha cambiato faccia alla Givova ma che soprattutto ha vinto da solo gara 5, 91 ad 86.
Primo quarto all’insegna della totale parità con Scafati che apre le danze con Jackson e Forlì che la segue con Johnson, poi piano piano entrano in gioco tutti gli altri. Ammannato, Santiangeli e Fantoni grazie ai letali P&R che Naimy usa per liberare al tiro i suoi; Adegboye ed Amoroso soprattutto perché Forlì fa più circolazione di palla e cerca molto il suo lungo sotto canestro. Dieci minuti e siamo 25 pari.
Spartito identico nel secondo quarto perché appena una delle due prova ad allungare l’altra risponde sempre con le stesse armi anche se Amoroso gioca un pò di meno perché è in panchina ma Adegboye è ispirato e le cuciture nel punteggio per Forlì sono tutte sue, mentre Scafati trova qualcosa anche da Metreveli che pare trovarsi a meraviglia a rollare dopo aver bloccato per Naimy. C’è qualche palla persa di troppo per tutte e due ma è legittimo, la partita ha un’importanza capitale e qualche sciocchezza è concessa. Il ritorno in campo di Amoroso rimette ancora a posto le cose in chiusura di quarto, anzi Forlì è avanti di due, 45-47.
Il destino della gara si decide dopo l’ennesima parità sul 52 pari dopo 4 minuti di gara. Perché qui Forlì sbaglia tre attacchi di seguito mentre Scafati va a segno due volte con Lupusor,Fantoni e Naimy e siamo 60 a 54. Scafati va a rimbalzo offensivo, Forlì no e sbaglia tanto. Adegboye, marcato anche da Dobbins, rimette in ritmo Amoroso che piazza tre canestri facili da sotto grazie a tre assist del suo play e le cose tornano quasi pari sul 60 a 58 e sul 62 a 60. Ma è l’ultima volta che le due squadre sono così vicine perché Ammannato approfitta di una distrazione clamorosa della difesa romagnola su una rimessa con soli 5 secondi e piazza il 66 a 61 alla fine del terzo periodo.
Il problema per Forlì è che in apertura di quarto Naimy trova la tripla del 69 a 61 e da quale momento la partita diventa una cosa personale tra il play israeliano e la squadra ospite: 15 punti nel quarto e sempre quando la squadra ne ha bisogno spengono ogni velleità forlivese che arriva a meno 5 sul 78 a 73 con Castelli a meno 4’32” e viene subito respinta da cinque punti del numero 10 in maglia gialla Naimy. Poi è 88 ad 84 ma qui Melvin Johnson con 40″ secondi da giocare invece di difendere commette un antisportivo su Jackson che inaugura una serie di liberi che danno modo a Scafati di controllare il finale e chiudere in bellezza e festeggiare.
Eduardo Lubrano