La proposta sarebbe stata avanzata qualche giorno prima delle Finali Nazionali Under 20 Eccellenza a Roseto degli Abruzzi, nell’ultima settimana di aprile. Ed il Consiglio Federale l’avrebbe anche già discussa.
Abolire l’Under 20 d’Eccellenza maschile. Questi ragazzi, sarebbe la motivazione che mi è stata riportata, una volta arrivati a quell’età o sono in grado di giocare tra i senior, oppure che siano liberi di scegliere altre strade, il dilettantismo, serie minori e quant’altro, senza persistere nell’idea di voler per forza essere dei giocatori professionisti di pallacanestro ed essere un peso per le società, che prendono parte ad un ennesimo campionato giovanile, anche se non obbligatorio.
Lanciata così, e non è detto che sia stato proprio questo il tono ed il succo della proposta, sembrerebbe l’ennesimo colpo di mano della nostra pallacanestro contro sè stessa. Perché messa così manca di un pezzo importante. Il dopo.
Perché in molti siamo convinti della necessità non più rimandabile di una riforma, ripeto urgentissima, dell‘intero settore giovanile. Ma deve esserci dietro un progetto, uno studio, un’analisi, non un’idea messa lì per…
Fino ad una decina di anni fa i campionati – al di là del nome che li accompagnava Juniores, Cadetti, Allievi, Propaganda ecc.ecc. – erano legati alle età dispari: Under 19, Under 17, Under 15. Poi si decise che dovevamo adeguarci al resto d’Europa e si passò alle età pari dunque Under 18, Under 16, 14 ecc. ecc. Col campionato Under 21, istituito nel 2001-2 rimasto in vigore fino al 2010, per poi essere trascurato fino al 2016 quando è stato riproposto con la dicitura Under 20.
Però…
A) Il nostro sistema scolastico non è uguale a quello europeo, dunque l’adeguamento sportivo non ha senso se non c’è anche un adeguamento della scuola e questa mi pare una riforma che attenga al governo o alla politica se intende o meno farla. Ammesso che sia giusto adeguarci a quel che accade nel Vecchio Continente anche in questo campo.
B) Di più – e faccio mia l’idea che da anni propugna Fabio Corbani oggi allenatore della Virtus Roma ma in passato allenatore per 7 anni delle giovanili a Milano, 4 a Treviso e 4 a Casalpusterlengo – i nostri ragazzi a scuola fanno una Educazione Fisica che definire irrisoria è fare un complimento e per questo anche sviluppano fisico ed attitudini allo sport più tardi dei loro coetanei europei.
C): le Finali Nazionali dell’U20 sono collocate – perché non c’è altro spazio pare – nella settimana che passa tra l’ultima giornata di stagione regolare e la prima partita di playoff/playout della A2, B e C, dei campionati cioè nei quali è obbligatorio avere gli Under. Le altre finali, U18,16 e 14 si svolgono dopo la fine della scuola guarda caso…
D) Tagliare tanto per tagliare significa anche perdere, è già successo, dei tesserati senza che questo garantisca un aumento della qualità dei giocatori, l’Eccellenza.
Cosa comporta questo? Che le squadre più forti, che hanno anche un importante settore giovanile che magari si sono anche qualificate per la Finali U20, non mandano i loro migliori giocatori alle finali perché ne hanno bisogno per gli allenamenti. E che la maggior parte degli allenatori di tutta Italia non possono andare a vedere questi ragazzi perchè a loro volta impegnati con gli allenamenti.
Dunque vada per l’abolizione del campionato U20 d’Eccellenza purchè abbia dei paletti solidissimi:
1 – chiusura del settore giovanile in coincidenza con la fine del percorso scolastico dei ragazzi ovvero Under 19;
2 – a scendere riforma dei campionati giovanili e dunque ripristino dell’Under 17 ed Under 15.
3 – ripristino perché no? del campionato Under 21 sul modello di un campionato tipo college.
4 – Varie ed eventuali
Anche questa è una proposta messa lì, ma credo ci sia del materiale per riflettere ed adeguare, limare, copiare, sistemare. Non tagliare e basta senza preoccuparsi di quel che accade sotto.
Eduardo Lubrano