08/05 00:30 | ![]() |
WASHINGTON WIZARDS | 121-102 | BOSTON CELTICS | ![]() |
20:24, 48:48, 90:68 | |||||
08/05 02:00 | ![]() |
HOUSTON ROCKETS | 125-104 | SAN ANTONIO SPURS | ![]() |
34:22, 57:53, 91:76 |
I Rockets si aggiudicano gara-4 125-104 dominando la gara dalla palla a due fino alla sirena, grazie a un ispiratissimo James Harden da 28 punti e 12 assist e alle 19 triple a segno di squadra (6 per Eric Gordon). Gara-5 è ora in programma giovedì notte a San Antonio.
https://youtu.be/xtNlYtfcQAM
La bellezza di 126 e 125 punti nelle due gare vinte, solo 96 e 92 in quelle perse (sotto i 100 punti per la sesta e settima volta in tutta la stagione). Un primo dato per fotografare la serie tra San Antonio e Houston è guardare alla produzione offensiva dei Rockets, che nelle due gare vinte – la prima e la quarta – tirano il 44.1% da tre punti, contro solo il 31.5% nelle due sconfitte. La seconda partita andata in scena al Toyota Center vive di questi dati, e vede la squadra di Mike D’Antoni restare sempre al comando dal primo all’ultimo secondo della contesta, segnando 34 punti in tre delle quattro frazioni di gioco (31-23 il parziale in favore degli Spurs del secondo quarto, l’unico vinto dagli ospiti che così vanno all’intervallo sotto solo di 4 punti, 57-53). Ma 11 punti di Harden nel terzo periodo e 8 bombe a segno su 13 tentativi regalano ai padroni di casa lo strappo decisivo: sopra di 10 nel finale del quarto, arriva un ultimo mini-parziale da 8-3 che porta a +15 il vantaggio entrando negli ultimi dodici minuti, quando due triple su possessi consecutivi di Eric Gordon (per lui 6/9 da tre per 22 punti totali) mettono definitivamente la parola fine alla gara e convincono sia D’Antoni che Popovich a schierare le seconde linee per buona parte del quarto quarto. Il protagonista principale della vittoria dei Rockets è ancora una volta James Harden, che segna 28 punti con 10/18 al tiro e 4 triple a segno ma che soprattutto torna in doppia cifra negli assist (12) dopo essere stato tenuto a 5 in gara-3. L’analisi della prestazione del n°13 di Houston fornisce indicazioni importanti anche in ottica futura: quando marcato da Kawhi Leonard in gara-4, Harden è stato contenuto a 1/5 al tiro (per 6 punti) contro il 9/13 per 22 messo a segno contro il resto degli Spurs. Ugualmente importante il suo ruolo di creatore di attacco per i compagni, che hanno tirato con il 75% dal campo sui suoi scarichi e uno stellare 8/11 da tre punti. Nessun altro giocatore in questi playoff ha regalato assist per canestri da tre più del leader dei Rockets, che è anche secondo dietro solo a Steph Curry (26 contro 28) per numero di triple realizzate in prima persona.
Washington vince 121-102 in rimonta gara-4, piazzando un parziale da 26-0 nel secondo tempo e portando la serie sul 2-2 grazie ai 29 punti di Beal e ai 27 con 12 assist di John Wall.
https://youtu.be/5LR0w5Jww6k
Dopo tante partenze lanciate nel primo quarto andate poi sprecate nelle prime due sfide della serie, gli Washington Wizards hanno voluto vedere lo strano effetto che fa mettersi nei panni degli altri e vincere in rimonta. Gara-4 contro i Celtics viene decisa infatti da un 26-0 di parziale piazzato nel terzo quarto che ha travolto Boston, convinta all’intervallo di poter segnare il punto decisivo del 3-1. Invece dopo il riposo è arrivata la tempesta perfetta, con i padroni di casa letali nel tirare 10/13 dal campo mentre gli altri sbagliavano malamente le cinque conclusioni tentate. Soltanto cinque perché gli altri otto palloni dei Celtics sono finiti nelle grinfie della difesa degli Wizards, pronta a lanciarsi in transizione ogni volta che ne aveva l’opportunità. Alla fine sono 19 i punti del parziale scaturiti da una palla persa di Boston, mentre sulle 18 palle recuperate totali Washington ha messo a segno ben 34 punti. La differenza quindi l’ha fatta chi ha saputo prendersi meglio cura del pallone: “Siamo capaci di generare parziali di questo tipo ogni partita, se vogliamo – commenta soddisfatto un Markieff Morris da 16 punti e 10 rimbalzi -; basta metterli sotto pressione con la nostra difesa asfissiante e volendo possiamo metterne anche 50 di fila qualora dovesse servire”. Per questa volta ne sono bastati la metà, in un match poi controllato sempre oltre i 20 punti di vantaggio dai padroni di casa. Adesso si ritorna al TD Garden di Boston e si riparte da zero: una serie al meglio delle tre, con il pesantissimo fattore campo ancora in mano ai Celtics.