Agrigento, 3 maggio 2107 – Rimette la serie in equilibrio la Fortitudo Bologna, che dopo la debacle di lunedì sbanca il campo della Moncada Agrigento (57-51 il finale) in una partita che ha lasciato veramente poco all’estetica del gioco, premiando chi, alla fine, ha avuto un briciolo di lucidità in più in mezzo a 40’ sporchi, combattuti e pieni di contatti. Vince meritatamente la Kontatto, che di fatto è stata sempre in vantaggio, pur non riuscendo ad uccidere la partita. Colpa di un attacco che ha balbettato troppo (19 palle perse), molto a causa della difesa avversaria, riuscendo però ad essere abbastanza pungente quando è riuscito ad andare al tiro (15/33 da due, 3/12 da tre, 18/23 ai liberi). La differenza, chiaramente, l’ha fatta la metà campo difensiva, dove gli uomini di Boniciolli hanno dimostrato di aver imparato la lezione di gara 1.
Gambe basse, fuori i muscoli, braccia alte a contestare ogni tiro. Agrigento non segnerà mai più di 14 punti in un quarto, terminando con 2/19 da tre e 16 perse a sua volta. Cancellato dal campo Perrin Buford (2 punti, 1/6 dal campo), che ha costretto Ciani a toglierlo dal campo nel finale, idem con Bell Holter in campo appena 14’ vista la sua impalpabilità sul parquet. Il protagonista delle giocate decisive in attacco è stato Stefano Mancinelli (17 e 10 rimbalzi) che non ha mai avuto paura di tenere in mano palloni pesanti, ha trovato i suoi canestri dal post, guadagnato tiri liberi e infine segnato anche da dietro l’arco. Tutto quello che il gruppo bolognese si aspetta da lui. Dietro hanno faticato tantissimo tutti, con l’eccezione di Ruzzier, che senza strafare ha amministrato la regia, pescando anche la tripla del +9 a inizio ultimo periodo. Passivo Legion, nullo Knox, a tratti deleterio Cinciarini (7 punti, 1/7 al tiro): ma alla fine è comunque bastato per rimettere in piedi la serie che altrimenti si sarebbe terribilmente complicata.
Brusco risveglio per i siciliani, invece, che dopo la scorpacciata di due giorni fa si sono trovati di fronte una squadra completamente diversa e, dal canto loro, probabilmente hanno anche avuto un po’ di braccino corto (diversi tiri aperti sbagliati, 0/8 complessivo da tre per Evangelisti e Chiarastella). Ale Piazza ha riscattato lo 0/7 di lunedì essendo a lungo il migliore in campo dei suoi (15, 6 falli subiti, 4 rimbalzi) e quando nel secondo tempo è calato è salito in cattedra Marco Evangelisti, a cui è mancata solo la mira da tre per giocare una partita perfetta (16 punti, 10 falli subiti, 5/8 da due, 6/6 ai liberi). La tripla, in realtà, era anche arrivata, anticipata, però, di qualche decimo di secondo, da un fallo in attacco di Quirino De Laurentiis, nell’azione che, probabilmente, ha girato definitivamente la partita a circa 4’ dalla fine.
Dopo una lunga rincorsa Agrigento ha in mano la palla del pareggio (50-47 Bologna). L’azione precedente gli arbitri hanno sanzionato un curioso tre secondi a Knox, dopo che una tripla fortunosa di Piazza aveva portato gli uomini di Ciani a contatto. Evangelisti chiama il blocco centrale di Laurentiis, ottiene lo spazio per il tiro. Si alza. Segna. Pubblico in delirio. Ma c’è il fallo di De Laurentiis (grande prova difensiva, non altrettanto in attacco). L’inerzia in pratica si ferma lì.
La Fortitudo rosicchia due punti dai liberi con Mancinelli. Evangelisti risponde alla stessa maniera, ma ancora il capitano della Fortitudo felsinea stampa la tripla del +6, che per un attacco in serata da incubo come quello siciliano è una sentenza. Segnerà solo Evangelisti dai liberi per la Moncada, con l’ultima chance, una tripla dello stesso a 30” sul -4 (51-55), sputata dal ferro.
Esulta Boniciolli che adesso ha due gare in casa da sfruttare al massimo per evitare di tornare in Sicilia per una pericolosissima gara 5. La speranza del coach fortitudino è che finalmente i suoi abbiano imparato la lezione e non debba più assistere a prove desolanti come quelle di gara 1.
In casa Agrigento, invece, ora la consapevolezza è che la strada è terribilmente in salita. Occorre violare il Paladozza per tornare a sognare il passaggio di turno. Serve un’impresa. Serve che l’attacco torni a livelli accettabili. Serve che Perrin Buford torni se stesso. Da sabato avremo le risposte.
FORTITUDO MONCADA AGRIGENTO – FORTITUDO KONTATTO BOLOGNA 51-57
Parziali: 13-16; 13-14; 14-16; 11-11.
Progressione: 13-16; 26-30; 40-46; 51-57.
MVP: Stefano Mancinelli.
WVP: Perrin Buford e Damen Bell Holter.
Nicolò Fiumi