Muoversi su questo terreno quando il campionato deve ancora consumare l’ultima giornata di stagione regolare e dunque i playoff è molto difficile dunque cercherò di essere il più chiaro possibile per non dare ad alcuno la minima possibilità di fraintendimento.
La stagione dell‘EA7 Olimpia Milano è francamente strana. Progettata per far bene tanto in Italia quanto in Europa, è stata una barzelletta piuttosto triste nel Vecchio Continente dove ha distribuito punti a qualunque squadra, vincendo 8 partite su 30 e mostrando davvero – in certe serate – una faccia inaccettabile per giocatori di quel livello che non hanno fatto onore al nome ed alla storia della società. Neanche il sacrificio di Alessandro Gentile che tutti sapevamo sarebbe stato fatto salvo poi salutarlo con commenti di sorpresa quanto mai ipocriti, non è servito a raddrizzare la stagione europea mentre in Italia non è che ci fosse molto da fare: la squadra è più forte punto e basta.
Il primo obiettivo stagionale è stato raggiunto, la Coppa Italia, ora tocca allo scudetto ed anche questo secondo molti addetti ai lavori, compreso il sottoscritto, non dovrebbe essere affare che dovrebbe sfuggire alla squadra di Jasmin Repesa. Però…
Nelle ultime sei giornate l’Olimpia ha avuto un andamento insolitamente brutto: due vittorie e quattro sconfitte. Le vittorie sono arrivate tra le mura amiche del Forum di Assago contro due cosiddette pretendenti al suo titolo, Venezia e Reggio Emilia, ma al Forum è arrivata anche una sonora scoppola con Trento – meno 22 – mentre le altre tre sconfitte sono state a Pistoia, Brindisi e Pesaro. In casa cioè di squadre che avevano obiettivi di alto livello, Pistoia e Brindisi i playoff, Pesaro la salvezza, ottenuta proprio con il 90 a 79 sui milanesi.
Dicono, i soliti cattivoni che girano nell’ambiente, che una volta ottenuta la certezza del primo posto, la squadra di Repesa, abbia un pò mollato i remi e non stia affrontando queste ultime partite con la cattiveria sportiva con la quale ha affrontato le altre. E’ un pensiero legittimo se non è accompagnato da altre insinuazioni che non voglio nemmeno prendere in considerazione. Come quella che dice che queste sconfitte inaspettate hanno in qualche modo cambiato clamorosamente certe previsioni di piazzamenti di quella o quell’altra squadra.
Io penso che in realtà sicuri di essere primi, quelli di Milano abbiano certamente abbassato la tensione – succede a tutte le squadre che arrivano a questo traguardo stagionale con un certo anticipo in tutti gli sport – e che ora si stiano guardando negli occhi per capire quanto e se ne abbiano ancora di forza ed entusiasmo per finire il lavoro dello scudetto. Perché non c’è dubbio che la squadra sia la più forte, ma così tanto più forte che la sconfitta in casa con Trento con quelle dimensioni non si spiega (76-98), la sconfitta a Pistoia per quanto a casa di Enzino Esposito non sia una passeggiata vincere per nessuno e quella a Brindisi, stesso discorso per le squadre di Sacchetti che giocano in casa, non si spiegano nemmeno con le assenze. A meno che non ci sia una grande prestazione degli avversari e certamente c’è stata in entrambi i casi, ed un brutto atteggiamento mentale di Milano, ed anche questo è indiscutibile. Quanto a Pesaro di fronte c’era una squadra orgogliosa col coltello in mezzo ai denti e Milano ha dimostrato altre volte di non amare la battaglia sportiva. Ma tutto questo non spiega e non giustifica.
C’è allora da chiedersi quale sia il pensiero di Repesa che anche se non fa drammi, non credo affatto che sia contento perché le sconfitte non fanno mai bene, specie perché nessuno le programma in nessun momento della stagione e nessuno sa quali possano essere le conseguenze anche di quelle che sembrano non far male come queste ultime quattro. E poi c’è da chiudere la regoular season col derby contro Cantù domenica 7 maggio al Forum.
Insomma siamo ancora sicuri che l’EA7 sia così tanto la unica super favorita per il titolo italiano o c’è spazio per qualche crepa?
Eduardo Lubrano