Agrigento, 1 maggio 2017 – Nettissima affermazione della Moncada Agrigento in gara 1 degli ottavi di finale playoff di serie A2. I siciliani travolgono nel secondo tempo una Fortitudo Bologna irriconoscibile, mai pervenuta in difesa e che alla fine legge a tabellone un pesantissimo 100-77. Grande partita degli uomini di Franco Ciani che hanno prodotto una prestazione offensiva da mille e una notte: 58% da due, 11/21 da tre, 100 punti segnati, solo cinque palle perse e quattro uomini in doppia cifra, con Buford (21 e 6 rimbalzi con 8/11 al tiro) e Evangelisti (20 con 6/9 dal campo) dominatori assoluti della partita.
L’equilibrio è stato spezzato da un tramortente parziale di 21-0 dei padroni di casa a cavallo tra terzo e quarto periodo, da cui la Fortitudo non ha avuto né la forza, né tantomeno il tempo, di recuperare, alzando la testa a meno di cinque minuti dal termine e trovandosi a un -23 (90-66) effettivamente non più rimediabile. Onore ai siciliani che, con la pressione del sapere di non poter sbagliare nulla nelle prime due partite, hanno giocato con grande faccia tosta, alzando i ritmi, senza paura di scontrarsi contro l’organico decisamente più lungo e attrezzato dei felsinei. Per i primi 20’ è stata partita pari e ne è venuta fuori una gara davvero godibile, con gli attacchi che l’hanno fatta da padrone. Se la Fortitudo bolognese aveva avuto uno scatto migliore dai blocchi di partenza (subito 7-1), i locali non hanno fatto attendere la propria risposta, con un parziale di 14-3 che ha immediatamente rimesso la contesa nella propria direzione, grazie a un Marco Evangelista protagonista (già in doppia cifra al primo intervallo breve).
Per Boniciolli c’è stato l’esordio abbastanza positivo dell’ultimo arrivato, Daniele Cinciarini (13 punti in 26’), che soprattutto nel secondo quarto ha fatto sentire il suo peso. La Kontatto in attacco ha girato bene per 25’ abbondanti: pari a metà a quota 48 ha proseguito a mantenere la contesa in equilibrio fino circa a metà terza frazione, quando è avvenuto il black out che ha chiuso i giochi in anticipo. Colpa di una difesa, come detto, che non si è mai vista e che ha concesso tutto il possibile ad Agrigento. Buford è sembrato un marziano nel secondo tempo e tra le abulie di un Legion scentrato (solo 17’ di campo) e un Mancinelli nervoso e fuori partita (solo due tiri tentati e sei punti complessivi) si è consumato un nuovo tracollo, film già visto diverse volte in regular season e che, in casa bolognese, si sperava potesse non ripetersi da qui in avanti.
La Moncada nel momento in cui ha fiutato l’odore del sangue non si è fatta pregare e, trascinata anche da un ambiente bollente, ha sferrato il cazzotto da KO. Aiutata anche dalle buone cose prodotte da Bucci (12 punti con 3/3 da tre punti) e Quirino De Laurentiis (13 e 7 rimbalzi) uscendo dalla panchina. Alla fine l’unico che non ha veramente inciso sulla partita è stato l’ex di turno Alessandro Piazza, che si è limitato all’ordinaria amministrazione una volta capito che al tiro per lui non era proprio giornata (0/7). Gli ultimi minuti di partita, poi, sono stati solo una buona occasione per i coach di dare riposo ai propri uomini principali e concedere qualche minuto di campo ai ragazzini, anche perché in campo il termometro del nervosismo aveva cominciato ad alzarsi pericolosamente, tra contatti al limite e falli tecnici.
Bologna ha pagato quello che, a seconda delle giornate, può essere un grande pregio o un pericoloso difetto del proprio organico, ossia avere tanti ottimi giocatori, ma nessuno designato a mettersi in spalla la squadra quando la barca comincia a dare segni di cedimento. In tanti hanno giocato discretamente, facendo il proprio compito in maniera diligente, in attacco ovviamente (11 Knox, 9 Ruzzier, 8 Candi, 10 e 6 rimbalzi Gandini), ma nel momento di emergenza nessuno ha alzato il proprio rendimento cercando di trascinare i compagni. E così, mentre Agrigento segnava un canestro dopo l’altro, gli uomini dell’Aquila si guardavano in faccia cercando aiuto reciproco che oggi non è arrivato.
Si torna in campo mercoledì. Agrigento ha mandato un segnale molto chiaro: quest’anno la serie sarà diversa da quella dei passati playoff. Ma i siciliani sanno anche perfettamente che quella di stasera non è stata la vera Fortitudo, che in gara 2 certamente scenderà in campo con tutto un altro spirito, per portare via quel punto in trasferta essenziale per poter passare il turno.
MONCADA AGRIGENTO – FORTITUDO KONTATTO BOLOGNA 100-77
Parziali: 20-20; 28-28; 26-18; 26-11.
Progressione: 20-20; 48-48; 74-66; 100-77.
MVP: Perrin Buford, autore di una prestazione che da buona nei primi 20’ è diventata totalmente dominante nei secondi. Atletismo e pericolosità al tiro, oggi rebus irrisolvibile per gli avversari.
WVP: Alex Legion. Chiamato per dare ben altra sostanza. Parte discretamente poi costeggia la partita finendo travolto dal nervosismo. Boniciolli è costretto a richiamarlo in panchina limitando al massimo i suoi minuti.
Nicolò Fiumi