Desio 30-04-2017. Al termine di una partita ben giocata e ricca di contenuti tecnici ed agonistici, l’Aquila Trento vince meritatamente contro una combattiva Mia Cantù, inanellando l’undicesimo successo di un girone di ritorno strepitoso, consolidando un quinto posto più che onorevole. La fisicità e l’atletismo degli uomini di Buscaglia, hanno la meglio sulla tecnica e la tenacia degli uomini di Recalcati. Il PalaDesio ribolle della passione di una tifoseria allietata dall’originalità dell’inno di Mameli interpretato da Davide Van De Sfroos, cantautore comasco di grande popolarità in terra brianzola.
Trento parte con il piede sull’acceleratore, facendo intendere dal primo quarto le sue intenzioni. Sono Gomes ed Hogue a mostrare i muscoli e far si che la Dolomiti Energia prenda il largo con un perentorio +11 di prima frazione di gioco. Cantù resta in partita grazie al solito Jajuan jhonson, che onora pienamente la sua ultima partita in maglia canturina. Pilepic lo coadiuva con bravura dalla media distanza.
La seconda frazione si apre con i liberi di Moraschini a cui replica Dowdell per il -10 casalingo (29 a 19) a 8 minuti dall’intervallo. I bianco-blu cercano di reagire con Dowdell, Sutton e Hogue però tengono gli ospiti sul +11 (33 a 22). E’ Callahan, con 4 punti consecutivi, a riportare Cantù sul -9 (35 a 26) nonostante la schiacciata di Hogue. Il contro- break di 6 a 0 esterno, firmato Sutton- Moraschini, permette ai bianco- neri di allungare sul +16 (42 a 26) a metà del secondo quarto. Hogue segna da sotto, Johnson infila un libero, prima dell’appoggio di Shields che vale il +19 trentino (46 a 27). I padroni di casa non mollano e con il tiro pesante di Pilepic e Cournooh si avvicinano sul -15 (46 a 31) a due minuti e mezzo dal termine del primo tempo. Dowdell risponde a Forray, Johnson insacca i personali del -13 interno (48 a 35). Gomes, dalla lunga, tenta di far scappare via la Dolomiti Energia, ma la formazione di coach Recalcati, con Dowdell e Pilepic, rimane sul -13 (51 a 38). E’ proprio Dowdell, con una grande affondata, a far tornare la MIA sul -11 (51 a 40) all’intervallo.
Il secondo tempo inizia bene per Cantù che con la zona 3-2, le bombe di Pilepic e Calathes e la penetrazione di Cournooh si riporta a contatto sul -5 (53 a 48) dopo due minuti e mezzo. Trento non ci sta e con Shields e Sutton riprende 9 lunghezze di vantaggio. Il contro- break di 5 a 0 interno, firmato Calathes- Pilepic, riavvicina i bianco- blu sul -4 (57 a 57) a metà del terzo periodo. I padroni di casa continuano sia nella zona sia nel loro parziale e con Dowdell e la tripla di Cournooh sorpassano sul 58 a 57. Craft, dalla lunetta, replica al contropiede di Pilepic, Flaccadori realizza il tiro pesante del nuovo +2 bianco- nero (62 a 60) a due minuti dalla fine della frazione. Gli ospiti si schierano a loro volta a zona e con Forray e Shields allungano sul +7 (67 a 60). Ancora una volta la MIA non molla e con Acker e Dowdell rientra sul -4 (65 a 69) su cui si chiude il terzo quarto nonostante la schiacciata allo scadere di Sutton.
L’ultimo periodo inizia con la penetrazione di Flaccadori a cui risponde dall’arco Calathes per il -3 casalingo (71 a 68) a sette minuti e mezzo dalla conclusione del match. Sono Shields e Forray a riportare Trento sul +7 (77 a 70). Cantù non ci sta e con Calathes e Cournooh torna a contatto sul -3 (75 a 72) a metà dell’ultima frazione. Gomes colpisce dalla lunga, Cournooh lo imita immediatamente, prima dell’affondata di Shields che vale il +5 esterno (80 a 75). Craft, dalla lunetta, replica a Dowdell, Sutton insacca il +7 bianco-nero (84 a 77) a due minuti e mezzo dal termine della partita. Sono Hogue e Craft che fanno volare la formazione di coach Buscaglia sul +11 (88 a 77) a un minuto dalla sirena chiudendo di fatto la sfida. La bomba di Gomes serve solamente a fissare il risultato finale sul 91 a 77 per la Dolomiti Energia.
Sala Stampa
Massimo Buscaglia
“E’ stata una partita difficile già dall’inizio per tutta una serie di ragioni. La scorsa settimana abbiamo raggiunto i playoff, un obiettivo che avevamo rincorso con tanta energia. Abbiamo tentato di fare dunque in allenamento qualcosa che dal punto di vista tecnico e fisico fosse funzionale alla post season. Cantù chiudeva la stagione in casa. Noi abbiamo iniziato bene il match e nei primi 15 minuti abbiamo dimostrato una certa solidità. Negli ultimi cinque minuti del primo tempo abbiamo però un po’ perso le nostre caratteristiche. In difesa eravamo con le gambe alte e le braccia basse mentre in attacco non eseguivamo più con la stessa efficacia. Ovviamente avendo la MIA dei giocatori di talento ed essendo una squadra ben allenata la gara si è riaperta”.
“Pensavamo – ha continuato l’allenatore di Trento – di avere un impatto migliore nel secondo tempo. Però abbiamo avuto un maggior controllo dei rimbalzi e delle palle perse e più movimento della palla. Inoltre ci siamo accorti di esserci innervositi ed è stato molto positivo che con un paio di time- out ci siamo ricompattati dal punto di vista emotivo. Abbiamo ricominciato a giocare insieme e nel quarto periodo abbiamo concesso molto meno. E’ stata una prestazione con alti e bassi, ma è una vittoria che ci sarà molto utile per il prosieguo della stagione”.
Charlie Recalcati
“Non siamo riusciti a colmare il gap esistente tra le due squadre dal punto di vista della fisicità e dell’atletismo e questo ha permesso a Trento, soprattutto nel primo tempo, di prendere dei vantaggi. A inizio partita abbiamo subito canestro in tante azioni consecutive o direttamente o su rimbalzo in attacco. Abbiamo giocato 6 o 7 minuti facendo sempre segnare gli avversari. E’ stato dunque molto difficile in attacco tenere il loro passo. Abbiamo sofferto particolarmente le situazioni di 1c1, sia in difesa individuale sia a zona. E’ vero che la zona ci ha dato una grossa mano alla fine del primo tempo e nel terzo periodo in cui siamo arrivati a mettere la testa avanti”.
“Per sorpassare – ha continuato l’allenatore canturino – abbiamo dovuto spendere tante energie e purtroppo era abbastanza prevedibile che a un certo punto finisse la benzina. Quando affronti una formazione così atletica devi fare il doppio della fatica per tenere il suo passo. Abbiamo compiuto un buon lavoro difensivo con la zona che è coinciso con il nostro miglior momento offensivo. Nel secondo tempo non abbiamo avuto tanti palloni da giocare con Johnson, perché i nostri avversari sono riusciti a limitarlo, ma sono stati bravi i suoi compagni a trovare delle soluzioni. Siamo arrivati però agli ultimi minuti con poco ossigeno e abbiamo subito un break di 16 a 5”.
MIA Cantù – Energia Dolomiti Trento 77-91
Parziali: 17-28; 23-23; 25-18; 12-22
Serafino Pascuzzi – Ufficio Stampa Pall. Cantù